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Auto elettriche. L’impossibile desiderio di una politica distratta
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10 ottobre 2024 13:18
 

Acquistare un’auto elettrica costa un sacco di soldi, e poi bisogna fare i conti sulle difficoltà d’uso per la bassa autonomia della stessa, le poche stazioni di ricarica e i costi delle stesse ricariche.

La politica è ancora decisamente incerta. Dazi da protezionismo anti mercato (oltre il 45%) per contrastare le economiche vetture cinesi che metterebbero in difficoltà le produzioni europee, molto più costose.
Sull'autonomia dei veicoli si legge qua e là che ci sono diverse evoluzioni, ma al momento si tratta di evoluzioni che contribuiscono ad aumentare il costo complessivo di acquisto.
Sulle stazioni di ricarica ci sono aziende impegnate, ma niente di paragonabile con il servizio dei carburanti tradizionali; situazione che, vista la bassa autonomia dei veicoli, aggrava di più la problematicità.
Sui costi delle ricariche… siamo quel che siamo, cioè l’Italia il cui costo dei prodotti energetici è essenzialmente fiscale. In Europa siamo quasi pari a Olanda e Germania, con una spesa di 9,1  euro (costo per 25 minuti di ricarica ogni 100 km, calcolato per una Tesla Model 3). Niente a che vedere con Paesi molto più economici come Islanda, Finlandia, Repubblica Ceca, Ungheria… ma molto meglio di Turchia, Grecia, Estonia e la costosissima (non solo per la luce) Norvegia (18.9).

Insomma un quadro non incoraggiante a livello europeo. Su cui gravano le scadenze del 2025 per la riduzione delle emissioni e del 2035 per il bando totale dei motori a scoppio.

Cosa sta succedendo nelle politiche europee e nazionali in merito? Europa, siamo in alto mare, altrettante maree in italia con l’aggiunta di un costo dell’energia che sembra non vada proprio verso una riduzione (le voci di aumento delle accise sono uno dei tormentoni politici del momento).

Ovviamente in tutti i casi, nonostante la situazione sia chiara, gli eventuali provvedimenti arriveranno all’ultimo momento. E mettiamo la mano sul fuoco che non saranno provvedimenti in cui saranno rispettati gli impegni e avranno un senso economico ed ecologico gli investimenti fatti e fatti fare fino ad oggi, ma solo di rinvio. Un bagno di soldi e di credibilità economica e politica.

Perché non pensarci subito?


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