Il Tar di Palermo ha riconosciuto il diritto di un ricorrente disabile gravissimo a percepire gli arretrati dell'assegno di cura decorrenti dal 91mo giorno dalla presentazione della prima domanda amministrativa.
Accade sovente che all'atto della presentazione della prima istanza, l'organismo di valutazione delle commissioni mediche per il riconoscimento della disabilità gravissima non riconosca subito la condizione necessaria per la percezione dell'assegno di cura.

 Pertanto i disabili sono costretti alla presentazione di nuove istanze nel corso degli anni, sperando che la Commissione, a seguito di una nuova corretta rivalutazione medica riconosca la condizione di disabilità gravissima, necessaria per la percezione dell'assegno di cura.

Qualora il riconoscimento della condizione di disabile gravissimo non risulti da ingravescenza della patologia che affligge il disabile, tale situazione di fatto comporta l'illegittima privazione al disabile di tutte le mensilità dell'assegno di cura decorrenti dalla presentazione della prima istanza. 
Il disabile assistito dallo studio legale Giannola ha pertanto agito per chiedere il riconoscimento dell'assegno di cura con decorrenza dalla prima istanza amministrativa ed ottenuto sentenza per la percezione degli arretrati.

 Il valore della causa è stato valutato dai Giudici – pari a 36.000,00 – stante la natura (lato sensu assistenziale) della prestazione richiesta e considerato l’importo mensile del contributo (1.200,00 euro), dall’ammontare delle somme dovute per due anni ex art. 13, comma 1, c.p.c., secondo il criterio utilizzato dalla giurisprudenza di legittimità per determinare lo scaglione applicabile nelle controversie relative a prestazioni assistenziali (cfr. Cass., sez. un., n. 10455/15; Cass. n. 6457/17).

1 -  sentenza nr. R.G. 266 del 13 maggio 2022

* Marco Valerio - Coordinamento etico nazionale dei caregivers
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