La premier irlandese Mary Harney ha fatto sapere che non intende porre all'ordine del giorno della presidenza di turno all'Ue , la questione della ricerca scientifica su embrioni e sulle cellule staminali embrionali.
La moratoria posta dall'Ue sulla ricerca e' infatti terminata, e molti, tra i quali Philippe Busquin, commissario alla ricerca, si aspettavano che l'Irlanda avrebbe sollevato il problema. In realta', le cose sembrano diverse. Al termine della presidenza italiana nulla e' stato stabilito, lasciando l'Ue senza leggi chiare in materia.
Un portavoce della Harney, ha fatto sapere in una nota ufficiale: "Alla luce del risultato della riunione del Commissione per la competitivita' (dove non si e' raggiunto un accordo, n.d.r.), e degli eventi che si sono susseguiti, l'Irlanda non ritiene che la discussione del tema possa portarle dei benefici concreti durante la sua presidenza". Il comunicato continua dicendo che gli eventi dell'anno scorso hanno visto protagonisti alcuni Paesi, mentre le posizioni di altri sono state completamente alienate. Da qui, il senso d'impotenza dell'Irlanda nel saper risolvere la complicata faccenda.
Ma la spiegazione non convince tutti. Eamon Ryan, portavoce dei Verdi, spiega: "Non vedo come il bloccarsi per 6 mesi possa aiutare qualcuno. Il Governo irlandese vuole che la discussione vada avanti, ma le posizioni dei singoli non sono supportate dal Fianna Fail (il partito principale). Ecco perche' preferiscono nascondere la testa sotto la sabbia".