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 TAILANDIA - TAILANDIA - Thailandia. Un si' alla ricerca sugli embrioni dal comitato di bioetica
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18 marzo 2004 18:09
 
Un comitato di bioetica ha redatto una serie di linee guida per la ricerca sugli embrioni, che ne permettono la manipolazione fino al 14mo giorno dopo il concepimento.
Il documento e' stato pubblicato il 12 marzo, ma non ha valenza legale in tutti i termini dal momento che il Governo non ha ancora preso una posizione ufficiale sulla questione. Nel testo si legge che i ricercatori potranno avere accesso a embrioni creati esclusivamente con mezzi artificiali: quindi tramite fecondazione assistita o trasferimento nucleare somatico.
Secondo gli autori l'obbiettivo non e' solo promuovere la ricerca sulle staminali embrionali, ma, come spiega il dott.Prasit Palitpolkarnpim, "fino a che il governo non vietera' categoricamente di lavorare su embrioni, ci saranno ricercatori che lo faranno. E noi vogliamo solo aiutarli a non incappare i questioni etiche troppo spinose".
Inoltre, secondo il dott. Somchai Suwajanakron del Chulalongkorn Hospital, "e' stato stabilito il limite di 14 giorni proprio perche' l'embrione non e' ancora un feto. E ogni lavoro sara' possibile solo dopo il consenso dei genitori biologici". Il comitato e' stato istituito dal National Centre of Genetic Engineering and Biotechnology nel marzo del 2002, il che significa che ci sono voluti due anni per stilare un documento in grado di soddisfare ricercatori e politici. Il testo infatti non riguarda solo gli embrioni, ma entra anche in temi come la manipolazione e il trasferimento di materiale genetico. Tra le norme piu' importanti vi e' senza dubbio quella sul rispetto della dignita' umana, ma anche il diritto di ognuno alla privacy, e il senso di responsabilita' nei confronti della comunita'.
"Ora non resta che attendere il parere governativo", dice Somsak Chunrasmi, segretario generale della National Health Foundation, "alcuni ricercatori potrebbero non beneficiare delle linee guida fino a quando il Governo non avra' attribuito loro valore legale".
 
 
 
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