Intorno all'associazione
Si' alla vita si e' costituito un comitato che intende promuovere un referendum contro la nuova legge sulla ricerca con le cellule staminali. La legge in questione,
votata dal Parlamento nella sessione invernale, consente di fare ricerche con le staminali embrionali purche' si utilizzino soltanto embrioni soprannumerari provenienti dalla fecondazione assistita con il consenso della coppia, e se autorizzate dal ministero della Sanita'.
Il comitato, che comprende anche parlamentari di vari partiti (SVP, EVP, EDU), e' contrario alla legge per motivi etici e di diritto. Secondo l'eticista
Andreas Naef, la ricerca con le cellule staminali embrionali e' di tipo utilitaristico; comporta la distruzione dell'embrione, mentre anche un embrione soprannumerario e' una persona cui spetta tutela e dignita' umana. Invece, con questa legge il Parlamento ha relativizzato un bene assoluto com'e' la dignita' umana. Siamo di fronte a un modo di pensare che implica il rischio di procedere su una strada social-darwinistica tendente alla selezione, e cio' a spese dell'essere umano piu' indifeso.
Il consigliere nazionale della SVP
Alexander Baumann respinge la legge per ragioni di Diritto. La Costituzione elvetica proibisce espressamente la ricerca con gli embrioni, e anche la normativa vigente sulla fecondazione assistita esclude due pratiche che verrebbero invece utilizzate per reperire cellule staminali dagli embrioni. Quindi, la legge sulle staminali aggira la volonta' popolare espressa in precedenza.
Se il legislatore emana una legge incostituzionale e contraria all'etica, allora bisogna chiamare i cittadini ad esprimersi, chiosa
Marlies Naef-Hofmann, presidente dell'associazione
Si' alla vita. Per quanto riguarda la raccolta delle firme Baumann si e' detto certo di riuscire a raccogliere le 50mila firme necessarie entro il termine stabilito: l'8 aprile. Circa l?esito di un eventuale voto, ha detto, "molto dipendera' dai mezzi a nostra disposizione".
Sebbene in autonomia dal gruppo Baumann, anche l'
Appello di Basilea contro la tecnologia genetica alcune settimane fa
ha annunciato il ricorso al referendum contro questa legge.