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 ITALIA - ITALIA - Staminali. Procura Torino: truffa e associazione a delinquere per Stamina Foundation
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Notizia 
20 agosto 2012 11:29
 
Somministrazione di farmaci imperfetti, pericolosi per la salute pubblica, truffa e associazione per delinquere: sono i reati ipotizzati dalla Procura della Repubblica di Torino che ha chiuso le indagini preliminari sulle attivita' della onlus Stamina Foundation.
Nell'inchiesta, avviata circa tre anni fa e coordinata dal pm Raffaele Guariniello, sono indagate 13 persone, fra le quali alcuni medici e il presidente della Stamina Foundation, Davide Vannoni, di 42 anni.
La Procura di Torino ipotizza che le terapie collegate alla Stamina Foundation, alle quali sono state sottoposte alcune decine di pazienti, non siano rispondenti alle norme di tutela e garanzia della salute pubblica. Inoltre, i pm ipotizzano che ciascun paziente abbia versato alla Stamina Foundation somme di denaro fra i 30.000 e i 50.000 euro. Alcuni dei pazienti hanno presentato esposti-denuncia alla magistratura.
Nell'inchiesta la Procura ha ricostruito l'attivita' della Stamina Foundation, a partire dalle prime iniziative che furono avviate a Torino, in locali in via Giolitti.
La Stamina Foundation e' coinvolta nella vicenda della bambina di due anni, malata di atrofia muscolare dalla nascita, alla quale e' stata bloccata la cura sperimentale con cellule staminali alla quale era sottoposta nell'ospedale di Brescia.
Il blocco e' stato disposto, lo scorso 15 maggio, dall'Aifa (Agenzia Italiana del farmaco) dopo un'ispezione congiunta dei Carabinieri del Nas e degli ispettori dell'Aifa nei laboratori dell'ospedale di Brescia.
Per rimuovere il blocco deciso dall'Aifa, i genitori della bambina hanno presentato un ricorso al Giudice del lavoro di Venezia, che dovrebbe esaminare la vicenda martedi' prossimo, 21 agosto.
Dopo il blocco disposto a maggio, il Ministro della salute, Renato Balduzzi, ha disposto un'indagine amministrativa e un'ispezione da parte degli ispettori dello stesso Ministero della Salute e dell'Aifa, insieme al Centro nazionale Trapianti e ai Carabinieri del Nas.
A seguito di questa nuova ispezione e' stato redatto un nuovo rapporto che e' ora al vaglio della Procura della Repubblica di Torino.

'Solo chi e' passato attraverso la sofferenza di un parente o di un amico stretto dalla morsa di una malattia per la quale non esiste speranza puo' percepire l'abominio che c'e' nel bloccare le cure sperimentali che hanno provocato il miglioramento del quadro clinico di una bambina affetta da una forma neurodegenerativa potentissima'. Lo afferma Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera, in riferimento ad caso di una bambina gravemente malata ma in miglioramento grazie ad una cura sperimentale con cellule staminali adulte presso l'ospedale di Brescia. Secondo il quotidiano 'La Repubblica', la bambina (Celeste il nome), due anni, malata di atrofia muscolare dalla nascita si sarebbe vista bloccata la terapia in seguito a una inchiesta che ha coinvolto la onlus Stamina foundation che collabora con l'ospedale di Brescia per le cure a base di staminali.
'Da sempre l'uomo di fronte al dolore,cosi come in guerra e nelle situazioni piu' estreme, appiattisce tutte le differenze, sia quelle politiche sia quelle religiose perche' recupera l'antica essenza dell'Humanitas - aggiunge - Peccato che il pm Guariniello non abbia minimamente avvertito il richiamo a questa ancestrale solidarieta' fra uomini. E cosi ha impedito da maggio di somministrare alla bambina le uniche cure che le hanno provocato considerevoli miglioramenti, cure basate sul trapianto di cellule staminali'.
'Sara' un caso ma le staminali costano pochissimo, nessuno per ora puo'farci business sopra e dunque nessuna casa farmaceutica urla allo scandalo se le sperimentazioni di un accreditato laboratorio sono sospese per mano di un magistrato - conclude - Il tempo perduto sono attimi di vita sottratti sia per quantita'di giorni ma soprattutto per qualita'. Non solo due mesi andati perduti per la bambina in questione, ma due mesi in cui non si sono curati altri piccoli pazienti e in cui la bambina e'peggiorata. Io credo che - per usare la stessa metafora del padre- chi nel deserto ti impedisce di bere l'acqua, attenta alla tua vita'

 
 
 
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