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 ITALIA - ITALIA - Stamina. Motivazioni sentenza Torino: enorme truffa scientifica
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Notizia 
16 giugno 2015 17:08
 
Una ''enorme truffa scientifica''. Così il giudice di Torino, Potito Giorgio, definisce il 'metodo Stamina' nelle motivazioni della sentenza con cui ha condannato in abbreviato, rispettivamente a sei mesi e due anni, Carlo Tomino dell'Aifa e Marcello La Rosa, ex socio di Vannoni. Nello stesso procedimento lo scorso marzo il padre di Stamina, Davide Vannoni, aveva patteggiato insieme ad altri sei imputati mentre i quattro medici degli Spedali Civili di Brescia non avevano scelto riti alternativi e andranno a processo nel giugno 2016. ''Dai plurimi elementi di prova - scrive il gup - è emersa da un lato l'assoluta inutilità ed inconsistenza scientifica del metodo, e dall'altro addirittura la potenziale pericolosità e nocività dello stesso per i pazienti che vi venivano sottoposti''.
''Emerge chiaramente come l'attività del gruppo del Vannoni per tutto il periodo in cui si è protratta (ossia tra il 2007 e il 2014) ed in tutte le sedi in cui si è dislocato, si sia sempre svolta del tutto al di fuori della normativa vigente, presentando peraltro aspetti di segretezza incompatibili con le più elementari regole deontologiche che dovrebbero disciplinare l'attività medica''. Lo scrive il gup di Torino, Potito Giorgio, nelle motivazioni, depositate oggi, della sentenza con cui lo scorso marzo ha condannato in abbreviato due degli imputati nel processo sul metodo Stamina. Il giudice ha ripercorso le numerose consulenze tecniche disposte nel corso delle indagini e sottolineato che ''si deve ritenere che sia stata raggiunta la prova non solo all'inutilità e della mancanza di fondamento scientifico del cosiddetto metodo Stamina, ma anche alla potenziale nocività e pericolosità dello stesso''.
 
 
 
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