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 ITALIA - ITALIA - Fecondazione artificiale, Greco (European Hospital): legge 40 disumanizzante
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Notizia 
21 settembre 2011 14:31
 
"Le restrizioni della legge 40 del 2004" sulla fecondazione assistita "hanno provocato la fuga di pazienti all'estero e il fenomeno del 'turismo procreativo'". Le audizioni degli esperti sentiti dalle commissioni del Senato sono state "occasioni sciupate, ascolti venati di ipocrisia". E "gli sforzi di avere una legislazione aggiornata, al passo con i tempi e gli altri Paesi avanzati, sono stati disattesi attraverso decisioni che hanno avuto il solo effetto di disumanizzare questi trattamenti". Lo afferma Ermanno Greco, direttore del Centro di medicina e biologia della riproduzione dell'European Hospital di Roma, dove e' in corso il congresso 'Umanizzazione della procreazione medicalmente assistita: dalle tecniche alla persona'.
Secondo Greco, il compito della comunita' scientifica di fronte alle coppie che si sottopongono a procedure di Pma per riuscire a concepire un figlio e' "rimettere al centro del nostro agire quotidiano la persona, il paziente, con tutti i suoi desideri irrealizzati". Questo "significa applicare nel modo piu' rigoroso la ragione della nostra missione, che e' quella di curare e al tempo stesso di alleviare le sofferenze". Ma il processo di umanizzazione non riguarda soltanto la responsabilita' dei medici, precisa l'esperto.
Con tutti gli attori del sistema, compresi "formatori, opinione pubblica, divulgatori e giornalisti", e' necessario "accettare un confronto pacato e costruttivo, alimentare nel segno di un reciproco rispetto un dibattito" per dare il "segno tangibile del desiderio di aprirsi senza pregiudizi a tematiche delicate e coinvolgenti le piu' diverse sensibilita', al di la' del quadro scientifico". Tornando all'aspetto normativo, Greco ha anche ricordato come "la sentenza 151 della Corte Costituzionale", che ha bocciato alcuni articoli della legge 40, "ha ridato speranza ai pazienti italiani.
Greco, riporta una nota, si e' detto inoltre "fiducioso che la Regione Lazio, chiamata a valutare i centri di procreazione medicalmente assistita, metta in campo criteri di competenza e affidabilita' ponendo al centro la salute del paziente e del nascituro".
Secondo l'esperto, "alla luce della professionalita' offerta dai centri privati, occorre che la Regione Lazio realizzi convenzioni con le realta' migliori, eliminando cosi' una volta per tutte quell'inutile contraddizione tra pubblico e privato. Questo - ha aggiunto - per garantire la migliore assistenza ai cittadini per evitare il fenomeno del turismo procreativo interregionale".
Infine, Greco ha replicato alle critiche dal mondo cattolico: "Come credente non posso pensare che chi ha avuto l'opportunita' e la fortuna di poter portare la felicita' in tante famiglie debba essere considerato un terribile peccatore". (Adnk)
 
 
 
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