testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Staminali trattate con proteine contro ischemie e tumori cerebrali
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
27 ottobre 2009 13:39
 
Ischemie e tumori cerebrali potranno essere curati con cellule staminali trattate con proteine: lo ha spiegato il ricercatore italiano della Columbia University di New York, Antonio Iavarone, impegnato ora nello studio di 'fattori di trascrizione' TF1 e TF2 dei neuroblastomi dei topi, in una conferenza 'Cellule staminali e tumori cerebrali - Nuovi meccanismi e opportunita' terapeutiche' nell'ambito del Festival della scienza, ascoltata da decine di studenti di scuole superiori di diverse citta' italiane, a Palazzo Ducale di Genova.
'Oggi siamo in fase di prova - ha detto Iavarone, che compie le ricerche con la moglie Anna Lasorella - e per ora non c'e' possibilita' di curare le malattie tumorali perche' conosciamo poco i meccanismi di elaborazione delle cellule staminali'.
L'idea del progetto e' bersagliare le cellule tumorali con cellule staminali 'trattate' e 'in futuro arrivare a ricostruire i neuroni persi da tumori e altre malattie cerebrali come il Parkinson con neuroni da cellule staminali'. La ricerca parte percio' da proteine identificate gia' all'inizio degli anni '90, dette Id, che si trovano nelle cellule staminali dello sviluppo embrionale. Nei tumori infantili al cervello ad esempio si registra una forte presenza dell'Id2. 'L'Id2 che non si blocca nei neuroblastomi infantili puo' essere resa inattiva con la proteina Rb', dice Iavarone. Uno degli studi in corso e' quindi la somministrazione alle cellule tumorali della proteina Huwe1 per bloccare la proteina N-Myc che continua a persistere nelle cellule tumorali: 'nella normalita' la proteina Huwe1 prodotta da un gene serve a distruggere la proteina N-Myc quando si passa alla costruzione dei neuroni. Nei tumori invece N-myc resta e crea cellule tumorali', ha spiegato lo scienziato.
Iavarone ha quindi anticipato alcune sue ricerche in corso sui 'fattori di trascrizione', TF1 e TF2, 'da 6 fattori di trascrizione siano risaliti a 2 che sono i piu' importanti perche' in grado di attivare gli altri e potrebbero essere in grado di bloccare la capacita' di crescita del tumore nei topi.
Preferisco pero' parlarne tra un anno'.
La conferenza e' iniziata parlando della fuga dei cervelli all'estero. 'Andare all'estero serve per comprendere nuove mentalita' e tornare poi per cambiare il nostro Paese - ha commentato Iavarone - il dibattito sulla fuga dei cervelli spesso e' falsata in Italia'.
Iavarone, nato nel '63, si e' laureato all'Universita' Cattolica di Roma e trasferito dal 2001 a New York dove collabora dal '99 con la Columbia University.
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS