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 GRAN BRETAGNA - GRAN BRETAGNA - Le ricerche scientifiche finanziate con soldi pubblici, devono essere accessibili a chiunque. Progetto di legge del Governo
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Notizia 
17 luglio 2012 12:13
 
Sapere e' potere e nella scienza questa conoscenza si dimostra in un solo modo: pubblicando. Ma questo introduce un fattore alieno nella ricerca in se' e in chi la finanzia, cioe' gli editori delle riviste. Per esempio, se un ricercatore scopre una molecola, la prima cosa che fara' e' inviare il suo lavoro ad una pubblicazione scientifica. Solo in seguito parlera' coi suo colleghi del proprio lavoro e dei suoi risultati. E questi ultimi dovranno pagare, in molti casi, una sottoscrizione alla specifica rivista, se vogliono l'articolo. L'editoria specializzata non solo e' responsabile del supporto cartaceo della ricerca, ma talvolta gli da' un valore aggiunto: la revisione del risultato da parte di altri scienziati. Questo e' quanto da' una certa garanzia facendo si' che alcune pubblicazioni siano piu' prestigiose di altre.
Ma Internet ha cambiato questo andazzo: cosi' come con la stampa generalista, ci sono web, che hanno un crescente prestigio, che rendono accessibile a chiunque cio' che pubblicano. E qui si pone una domanda: perche' un editore deve trarre un beneficio da una ricerc che e' stata possibile grazie al denaro pubblico? Una domanda che ha caratterizzato la controversia, e il movimento di chi si batte per un libero accesso e' in crescita.
Un maggiore impulso lo ha dato il Governo britannico che, entro due anni, decidera' che tutti gli studi scientifici pubblicati che abbiano avuto sovvenzioni con denaro pubblico devono essere accessibili a chiunque gratuitamente. La decisione, che segue pedissequamente le raccomandazioni fatte a giugno da un gruppo di esperti con a capo Janet Finch, e' la conseguenza della crescente opposizione nei media scientifici al business di alcune pubblicazioni con i propri lavori.
 
 
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