testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Pillola giorno dopo. Cento euro per una ricetta in policlinico Bari
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
16 marzo 2014 16:41
 
Cento euro per ottenere la prescrizione della pillola del giorno dopo. Nella terra degli obiettori di coscienza succede anche questo. Se sei una donna, ti trovi a Bari e hai bisogno di quella pillola entro 24-48 ore di tempo perché vuoi evitare di rimanere incinta, devi prepararti a un lungo giro tra ospedali e consultori, schivando i pronto soccorsoe il folto esercito degli obiettori. In città, soprattutto nelle ore serali, la ricerca è anche più difficile. Lo sa bene Laura, 35 anni di Bari, che due giorni fa ha vagato per gli ospedali della città insieme al suo fidanzato in cerca di quello che in altri Paesi europei è venduto nei distributori insieme ai preservativi e che in Puglia invece viene considerato alla stregua di una droga proibita che, in certi casi, ha anche costi considerevoli. La disavventura di Laura comincia alle 8 della sera di mercoledì.
Raggiunge in auto il pronto soccorso del reparto di ginecologia del Policlinico: «Cento euro - ripete Laura, ancora sconvolta dall'esperienza - tanto mi hanno chiesto, solo per fare una semplice prescrizione da presentare in farmacia per acquistare la pillola del giorno dopo. Ma io cento euro in quel momento non ce li avevo. Sa cosa mi hanno risposto? "Vada al Di Venere perché lì è gratuito"».E così ha fatto Laura. Si è messa di nuovo in macchina ed è arrivata all'ospedale di Carbonara. «Qui un'altra disavventura.
Mi hanno detto chiaramente: "E inutile che aspetti perché i medici sono tutti obiettori, quindi sicuramente non ti daranno la pillola. Dovrai recarti domattina al consultorio di Carbonara"».
Un'intera serata persa girando di ospedale in ospedale senza risultato. La ricerca è proseguita il giorno dopo. «La mattina sono andata al consultorio di Carbonara, ma anche qui non hanno potuto aiutarmi perché non c'era il medico in grado di fare la prescrizione. Mi hanno consigliato di recarmi al consultorio dalle parti del cinema Armenise, nel centro di Bari. Solo lì alle 12 del giorno dopo ho ricevuto assistenza. Dopo aver ottenuto l'anelata prescrizione sono andata nella più vicina farmacia e ho comprato la pillola del giorno dopo al costo di 12 euro». Dopo 15 ore di ricerche, i viaggi tra Policlinico, Di Venere e consultorio di Bari, Laura ha ottenuto quello che, secondo quanto previsto dalla legge 194 dovrebbe essere ottenuto senza problemi. Anche gli obiettori di coscienza, secondo la norma, non potrebbero opporsi alla prescrizione della pillola del giorno dopo. «Mi aspettavo di trovare assistenza immediata negli ospedali pubblici. Per me era la prima volta e mi sono ritrovata a vagare tra Bari e Carbonara. Ma sono rimasta ancora più sconvolta dal trattamento ricevuto al Policlinico. Penso che pagare un ticket di 100 euro sia davvero esagerato».
Il prezzo così alto della prescrizione è causato dal fatto che all'interno del pronto soccorso di ginecologia del Policlinico la richiesta della pillola del giorno dopo è classificata come un normale "codice bianco" con relativo ticket da pagare. Per ottenere la pillola sono quindi necessari una visita e un'ecografia. «Comprendo pienamente le difficoltà economiche e l'urgenza della ragazza in quel momento - ammette il professore Luigi Selvaggi, primario del reparto - il problema però è che noi qui siamo l'ultimo anello della catena e rispettiamo ciò che ci viene detto di fare. Sulla libera prescrizione della pillola nel pronto soccorso non c'è chiarezza. Il problema si può risolvere solo nel caso in cui la Regione faccia una disposizione con cui permettere a tutti i medici di prescrivere la pillola senza esami e accertamenti. Noi saremmo felicissimi di farlo".
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS