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 ITALIA - ITALIA - Paolo Ravasin: no all'alimentazione artificiale forzata, no all'accanimento terapeutico
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Notizia 
15 febbraio 2010 17:04
 
"Dico no all'alimentazione artificiale. No all'accanimento terapeutico. Ci penso tutti i giorni, sarei felice di incontrare un medico che mi togliesse il tubo, che mi facesse l'iniezione per addormentarmi e togliermi il tubo. Ma io non conosco nessun dottore che lo possa fare. Amici e fratelli non trovano il coraggio". Paolo Ravasin, 48 anni, malato di Sla, davanti alle telecamere Vanguard di Current, aggiunge un ulteriore appello al suo testamento biologico che ha affidato al web col sostegno del sito lucacoscioni.it e radioradicale.it.
Domani alle 21.10, il terzo appuntamento del ciclo internazionale 'Vanguard Human Rights' affronta il tema dell'eutanasia con un reportage firmato dalla giornalista Roberta Zunini. Ideato e prodotto da Davide Scalenghe, che conduce da studio, 'Vanguard HR' si concentra su controversi casi di violazione dei diritti umani: al centro di questa puntata la questione sensibile del diritto all'autodeterminazione della persona. Dal Belgio all'Italia, Roberta Zunini mette a confronto due realtà europee opposte: quella belga in cui il rispetto della libertà di scelta del malato incurabile ha portato nel 2002 alla legalizzazione dell'eutanasia e quella italiana in cui nemmeno il cosiddetto testamento biologico o disposizione di trattamento anticipato, stato ancora definito in termini di legge.

 
 
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