Singapore ha fatto appello a mantenere ferma la lotta contro il narcotraffico nel sudest asiatico ed ha messo sul chi va la' i Paesi della regione per la legalizzazione della cannabis terapeutica. Il vicepremier. Teo Chee Hean, ha allertato gli appartenenti all'Associazione delle Nazioni del sudest asiatico (ASEAN) sul dibattito in corso in vai Paesi sulla depenalizzazione delle droghe per uso terapeutico ed ha chiesto tolleranza zero. “Dobbiamo mantenere gli attuali margini perche' le conseguenze potrebbero essere serie”, ha detto Teo nella presentazione a Singapore di un piano di ASEAN di 10 anni contro la tossicodipendenza. “In virtu' del fatto che il dibattito globale sulle droghe si intensifica, quello che noi sosteniamo come regione e' importante”, ha detto Teo a Channel New Asia. Durante la presentazione del piano, Teo ha segnalato come un pericolo per la regione l'aumento di vendita di droghe attraverso Internet, canale che nel 2015 e' stato utilizzato dal 10% dei consumatori di tutto il mondo, il doppio che nel 2013 secondo uno studio di Global Drug Survey. Il vicepremier ha inoltre sottolineato la necessia' di affrontare la situazione nel Triangolo d'Oro, zona situata tra Myanmar, Thailandia e Laos, dove si concentra la produzione di anfetamina e il 22% di coltivazioni di oppio di tutto il mondo.
ASEAN e' formata da Myanmar, Brunei, Cambogia, Filippine, Indonesia, Laos, Malaysia, Singapore, Thailandia e Vietnam. Tutti questi Paesi penalizzano duramente il traffico di droghe, crimine per cui la maggior parte di loro prevede la pena di morte.