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 ITALIA - ITALIA - Fallite le politiche proibizioniste sulle droghe. Cartello di Genova
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23 novembre 2015 14:56
 
"Aprire una nuova stagione nelle politiche sul consumo, l'abuso e le dipendenze da droghe in Italia". E' questo il messaggio che arriva dal Cartello di Genova, una rete composta da Antigone, Cgil, Cnca, Comunità di San Benedetto al Porto, Coordinamento dei garanti dei diritti dei detenuti, Coordinamento operatori bassa soglia Piemonte, Fondazione Giovanni Michelucci, Forum Droghe, Fp Cgil, Gruppo Abele, Isola di Arran, Itaca, Itardd, La Società della ragione, Legacoopsociali, Lila e Magistratura democratica. "Preso atto del fallimento delle politiche proibizioniste, il cartello avanza una serie di proposte contenute nella 'Carta di Milano 2015', documento elaborato in occasione della conferenza nazionale 'Cambiamo verso sulle droghe. Adesso!', promossa il 20 e 21 novembre nel capoluogo lombardo e patrocinata dal Comune di Milano", scrivono in una nota le Associazioni coinvolte nell'iniziativa. Il Cartello chiede "la completa revisione delle previsioni sanzionatorie, penali e amministrative, stabilite dal testo unico sulle sostanze stupefacenti, ormai vecchio di 25 anni. Le persone che usano sostanze devono essere liberate tanto dal rischio di criminalizzazione penale quanto dalla soggezione a un apparato sanzionatorio amministrativo stigmatizzante e invalidante".
Si propone "l'avvio di un confronto nella società e nel parlamento verso una compiuta regolamentazione legale della produzione e della circolazione dei derivati della cannabis come molti paesi nel mondo stanno facendo". Inoltre richiede "il rilancio e la riorganizzazione dei servizi per le dipendenze pubblici e del privato sociale, attualmente- prosegue la nota- in forte sofferenza, anche con il coinvolgimento della società civile e delle amministrazioni locali, e una stabilizzazione degli interventi della riduzione del danno". Infine, si propone che "la morsa del patto di stabilità interno, che sta strangolando gli enti locali e le Regioni, sia derogabile nel perseguimento di politiche finalizzate alla tutela dei diritti fondamentali della persona- sottolineano le associazioni- come sono quelle destinate a sostenere i percorsi sociali di inclusione delle persone che usano sostanze". Affinché questo cambiamento diverso nelle politiche sia attuabile, "si chiede a governo e parlamento di attivarsi per ridefinire in modo radicale gli indirizzi delle politiche e degli attuali impianti legislativi", conclude la nota. 
 
 
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