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 ITALIA - ITALIA - Eutanasia. Procura chiede archiviazione per caso Fabo/Cappato
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Notizia 
3 maggio 2017 10:29
 
"Prendo positivamente atto della richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Milano dopo le indagini svolte nei miei confronti in merito alla morte di Fabio Antoniani". Lo afferma Marco Cappato, promotore della campagna 'Eutanasia legale' e tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni, che nei mesi scorsi si è autodenunciato per avere accompagnato Dj Fabo in una clinica svizzera dove l'uomo si è sottoposto a suicidio assistito. "In attesa della decisione del Gip - ribadisce in una nota - posso confermare che è in corso e continuerà l'azione di aiuto alle persone che vogliono ottenere, in Italia o all'estero, l'interruzione delle proprie sofferenze, eventualmente anche attraverso l'assistenza medica alla morte volontaria in Svizzera". 
"Restiamo in attesa di poter leggere le motivazioni complete formulate dai pm Tiziana Siciliano e Sara Arduini nella richiesta di archiviazione e della decisione del gip. Se però le indagini nei confronti di Marco Cappato portassero a un'archiviazione con le motivazioni che abbiamo potuto leggere dalle notizie stampa, allora potremmo dire che l'azione di disobbedienza civile di Cappato rappresenta un precedente fondamentale". Lo dichiara in una nota Filomena Gallo, segretario dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica. "La Procura entra infatti nel merito del concetto di vita dignitosa e di principi costituzionali e internazionali che sono anche fonte principale. Ciò significa che Cappato, con la sua azione - spiega - ha aperto le porte non tanto e non solo alla possibilità di aiutare le persone affette da malattie irreversibili a interrompere le proprie sofferenze insopportabili in Svizzera, ma a farlo in Italia. È questo l'obiettivo per il quale ci battiamo da sempre". 

 
 
 
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