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 ITALIA - ITALIA - Droga. Aifa: distinguere terapie da legalizzazione
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Notizia 
30 giugno 2016 18:10
 
"Distinguere completamente la questione delle legalizzazioni dall'uso terapeutico della cannabis". Perché in merito a quest'ultimo "siamo ancora poco competenti ma vediamo che gli effetti coprono aspetti clinici per i quali i pazienti non hanno altri farmaci". Lo ha detto oggi il direttore generale dell'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) Luca Pani, di fronte alle Commissioni Affari Sociali e Giustizia della Camera, nel corso di un'audizione nell'ambito della discussione della risoluzione sullo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze. "La conoscenza sugli effetti medici della cannabis che abbiamo non è adeguata alla quantità di effetti che l'estratto della pianta mostra di avere. Questo non vuol dire che non vada usata, anzi, perché sappiamo che agisce in aree in cui farmaci chimici tradizionali non arrivano, come per ipertonie e spasmi della sclerosi multipla, ma anche malattie del motoneurone e glaucoma resistente". Quindi "se avessimo prodotti di qualità con regolare Autorizzazione alla Commercializzazione e realizzati in Italia, in un posto ispezionato dall'Agenzia del farmaco, potrebbe avere vantaggi, sicuramente economici, rispetto ai prodotti che ora importiamo dall'Olanda". Quanto al rendere lo Stabilimento militare di Firenze un'officina farmaceutica nazionale, una sorta di hub per la produzione di farmaci orfani per malattie rare, così come chiede la risoluzione a prima firma Paola Boldrini (Pd), si tratta di "una decisione auspicabile" e "che ci trova totalmente d'accordo". Tanto più oggi, aggiunge Pani, "a fronte di farmaci costosi i cui corrispettivi generici potrebbero non trovare aziende interessate alla produzione". Ovviamente, ha concluso, "se l'istituto diventerà azienda farmaceutica verrà trattata a tutti gli effetti come tale, con oneri e onori e ispezioni del caso". 
 
 
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