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 ITALIA - ITALIA - Dipendenze. Fict: basta indifferenza politica
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Notizia 
30 gennaio 2017 15:16
 
"Non è più tollerabile l'indifferenza colpevole della politica sulla questione dipendenze!": Luciano Squillaci, presidente della Federazione Italiana Comunità Terapeutiche (Fict) che rappresenta 43 centri e oltre 600 servizi sul territorio nazionale, chiede "la giusta attenzione al fenomeno droga, l'immediata nomina di un preciso riferimento governativo e la convocazione della conferenza nazionale".
Squillaci sintetizza così il grande disagio degli operatori delle dipendenze: "è da più di un anno che gridiamo a gran voce la necessità che il Governo assuma su di sé il compito di indirizzo delle azioni di contrasto alle dipendenze patologiche, conferendo una delega politica specifica all'interno della Presidenza del Consiglio o di altro Ministero, ma ad oggi continuiamo a rimanere privi di qualsivoglia risposta". Una omissione che ha determinato "l'oblio delle dipendenze". Da oltre 10 anni infatti non viene convocata la Conferenza Nazionale, che per legge andrebbe invece convocata ogni 3 anni e che "avrebbe la finalità di dettare indirizzi necessari ad orientare il legislatore verso una ridefinizione della normativa di settore che è ferma agli anni 90'".
"Attualmente disponiamo di un Dipartimento Politiche Antidroga senza indirizzi politici e quindi senza un programma di lavoro che guardi al futuro. Peraltro un Dipartimento svuotato di contenuti e di personale, abbandonato alla buona volontà di chi sino ad oggi lo ha diretto, che evidentemente da sola non può certo bastare" denuncia Squillaci.
Squillaci mette poi in evidenza il problema-profughi. "Anche su questo fenomeno, sotto l'aspetto dipendenza, temo che ci sia una certa 'cecità politica'. Infatti, al di là di un sistema di accoglienza che continua a risultare assolutamente inadeguato e troppo centrato sull'emergenza, possiamo facilmente ipotizzare, sulla base dell'esperienza dei nostri servizi, che se anche solo un 20% dei profughi nei prossimi anni impatterà sul sistema dei servizi per le dipendenze per problemi di alcol e droga, il rischio di far saltare il banco sarà altissimo. Se non impostiamo oggi politiche di integrazione e di intervento, domani saremo sommersi da un problema che può essere invece preventivamente intercettato ed affrontato" conclude.
 
 
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