I territori Usa nel Pacifico/Micronesia hanno approvato leggi simili a quelle di alcuni Stati Usa per la legalizzazione della marijuana. Nel 2013, Cary Peterson, lobbista del Senato e recentemente presidente del Eurasia-America Development Program (EADP) ha iniziato a lavorare diplomaticamente con l'Albania (conosciuta come la capitale europea della cannabis) per lo sviluppo della cannabis terapeutica nei territori Usa e a Cuba. Lo scorso anno, parlando con alcuni delegati delle Nazioni Unite, Peterson ha chiesto uno specifico intervento per ovviare alle difficolta' di creare una nuova opportunita' di sviluppo con risvolti in educazione, agricoltura e turismo nelle piccole nazioni delle isole della Micronesia.
Peterson ha fatto sapere quanto e' stato lungo ottenere l'approvazione necessaria per il principio attivo della cannabis, approvazione che e' ancora in corso: “L'educazione e' il primo, e piu' importante, degli aspetti...”. Il solo nominarla, mostra come l'educazione sulla marijuana sia molto piu' efficace rispetto alla diffusa isteria di massa, considerando il fatto che il possesso di piccole quanita' di marijuana e' foriera di una diffusa carcerazione. Secondo Peterson, le decisioni del Dipartimento di Giustizia hanno un profondo impatto su come la societa' percepisce il fenomeno.
In sostanza, i membri dell'EADP -gli Stati Usa che vi fanno parte, Onu e Ue, associazioni non-governative, governi locali e nazionali degli Stati Federati della Micronesia e Albania- beneficeranno delle decisioni prese lo scorso 3 luglio perche' si proceda. Presentando la legalizzazione del cannabinolo, il componente non-psicoattivo della cannabis, Petersone ha rilevato: “Questa e' la maggiore opportunita' per gli Usa, la Micronesia, l'Albania, e il mondo intero. Gli Stati federati della Micronesia saranno i primi in tutto il territorio e i Paesi della regione Asia-Pacifico affiliati agli Usa, a legalizzare il cannabinolo e ad operare con piu' incisivita' per aiutare i popoli della Micronesia. Dobbiamo solo cominciare con l'aiuto di Dio, credo che oggi comincia una nuova e prosperosa era per la Micronesia”.