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 ITALIA - ITALIA - Cannabis. Consumo in aumento tra i giovani. Sibioc
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18 ottobre 2016 11:56
 
"Mentre assistiamo a un generale calo a livello nazionale dell'incidenza di consumo di cannabis e cocaina a favore delle droghe sintetiche, il calo non esiste nella fascia d'età 15-19 anni. Sono i teenagers a consumare più cannabis e oggi il laboratorio ha tutte le competenze per la determinazione delle sostanze d'abuso senza difficoltà. Anche dopo 30 giorni possiamo accertare il consumo di cannabis nelle urine, almeno per i consumatori cronici". Così Marcello Ciaccio, presidente della SIBioC alla presentazione del congresso annuale della società scientifica che si terrà a Torino da domani al 20 settembre. Si tratta di un fenomeno italiano che anche una recente indagine del European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs (Espad) ha evidenziato: lo scorso anno il consumo di cannabis tra gli adolescenti è passato dal 9,8% dei 15enni al 37,5% dei 19enni, mentre tra le studentesse si è passati dal 7,6% al 25,5%.
"Oltre alle sostanze d'abuso già note (alcol, eroina, cocaina, cannabis) si sono diffuse nuove sostanze sintetiche, a volte derivate da farmaci in commercio, ma che sono state chimicamente modificate e vendute illegalmente attraverso Internet - rivela ancora Ciaccio -. Nonostante si tratti di sostanze non facilmente identificabili, oggi grazie agli strumenti e alle conoscenze in nostro possesso, siamo in grado di valutare i singoli casi con una certa facilità. Il nostro lavoro è sempre più riconosciuto anche a scopi amministrativi e/o medico legali, come ad esempio per verificare la non idoneità alla guida, determinare i requisiti psicofisici per il rilascio del porto d'armi, accertare lo stato d'ebbrezza o assunzione di sostanze stupefacenti di persone alla guida o di lavoratori con mansioni a rischio". Per far fronte a questi fenomeni, la medicina di laboratorio diventa 'disciplina trasversale', rendendo più efficace la collaborazione tra medici, biologi, giudici, medici legali. "Abbiamo metodologie sempre più precise per determinare la presenza di sostanze d'abuso - conclude Ciaccio -. La qualità e quantità di sostanze nell'organismo e i tempi di assunzione possono essere determinati anche a distanza di settimane in campioni diversi, come sangue, urine, capelli".  
 
 
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