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 ITALIA - ITALIA - Biotestamento, il Pdl non molla: durata di cinque anni e dovrà essere raccolto dal medico
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2 marzo 2010 16:09
 
  Il biotestamento dovra' durare cinque anni e a raccoglierlo deve essere il medico di medicina generale. Questa la posizione del Pdl che 'blinda' il testo uscito dal Senato, respingendo tutti gli emendamenti dell'opposizione. Oggi, in commissione Affari sociali il Pd - come riferisce all'Agi Livia Turco, capogruppo dei democratici - ha provato a emendare l'articolo 4 per allungare la durata del testamento biologico e il numero di quanti possono raccoglierlo. "Ma la maggioranza ha respinto ogni istanza, bocciando sei emendamenti dell'opposizione di cui cinque miei e uno dell'Idv". Contrario al vincolo dei cinque anni anche Benedetto Della Vedova, secondo il quale si tratta "di una tagliola insensata". Ma il relatore Di Virgilio difende le scelte della maggioranza: "La raccolta da parte dei medici di medicina generale e' piu' che sensata perche' c'e' una loro strutturazione sul territorio e, comunque, il cittadino puo' scegliere il proprio medico e cambiarlo in qualunque momento. Quanto alla durata, i cinque anni responsabilizzano il cittadino e, come avviene gia' per altri documenti, lo invitano a ricordarsi del rinnovo".

"Trovo controproducente ed inutile la discussione che da settimane occupa i lavori della XII commissione della Camera: questo governo, oscurantista e clericale, ha bloccato, di fatto, il testo sulle Dat da tempo e a poco servono aperture di facciata come quella fatta all'articolo 3". Cosi' Antonio Palagiano, capogruppo Idv in commissione Affari sociali alla Camera, commenta la bocciatura degli emendamenti Idv al testo del testamento biologico.
"Trovo fortemente limitativo il fatto che una dichiarazione anticipata di trattamento possa essere fatta esclusivamente al medico. Un testamento e' un testamento- prosegue il deputato Idv- e come tale puo' essere lasciato anche ad una propria persona di fiducia". Inoltre per Palagiano e' "necessario attribuire alle Dat un valore almeno impegnativo, altrimenti le volonta' del cittadino non saranno prese neanche in considerazione".

 
 
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