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 ITALIA - ITALIA - Aborti in calo ma non tra le giovanissime. Istat
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30 dicembre 2016 9:54
 
L'interruzione volontaria della gravidanza nelle donne risulta essere un fenomeno in netta diminuzione, tranne che nelle giovanissime. Nell'Annuario Statistico Italiano pubblicato oggi, l'Istat certifica che tra il 1980 e il 2013 il tasso dell'abortivita' e' diminuito di circa il 50% per tutte le classi di eta', con la sola eccezione delle ragazze tra i 15 e i 19 anni, per le quali la riduzione e' stata pari all'11 per cento. Nel 2013 sono le donne giovani (25-29 anni) a mostrare valori piu' elevati, con quasi 12 interruzioni di gravidanza ogni mille donne. Un contributo considerevole viene dato dall'aumento della presenza delle donne straniere in Italia, che hanno una struttura per eta' piu' giovane delle italiane e una propensione all'aborto piu' elevata. Nel 2013 il 33,4% degli interventi si riferisce a donne con cittadinanza non italiana, tra le quali il gruppo piu' numeroso e' quello delle romene, seguito dalle donne cinesi, albanesi, marocchine e peruviane. Sempre nel 2013 il numero piu' elevato di aborti si e' registrato nel Nord-Ovest, che presenta un tasso standardizzato pari a 9,0 casi ogni mille donne, seguito dal Centro con 8,7; il valore piu' basso e' quello delle Isole (6,5). Per quanto riguarda invece l'abortivita' spontanea, l'Istat sottolinea che il fenomeno risulta in forte crescita ed e' collegato all'eta' media piu' avanzata delle donne in stato di gravidanza. Il numero assoluto dei casi registrati e' passato da 56.157 riferiti all'anno 1982, a 72.376 nell'anno 2013 con un aumento del 28,9%. 
 
 
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