Buongiorno,
ho una sorella disabile al 100% che è stata inserita a tempo pieno in una residenza protetta pubblica. L'esorbitante retta richiesta è di 160€ al giorno totalmente a carico dei familiari. Infatti, il comune di residenza, a fronte della ns. richiesta di avere un contributo da parte dello stesso, a sua volta ci ha richiesto il calcolo ISEE su tutto il nucleo familiare di cui fa parte mia sorella. Risultando di 25000€ l'ISEE massima per poter avere un contributo, ci è stato conseguentemente indicato che non abbiamo diritto a nessun tipo di supporto da parte del Comune di residenza. Con l'evidenza di non essere in grado di far fronte ad una richiesta di questo genere, (fortunatamente mia sorella è ancora relativamente giovane e senza particolari problemi di salute), ed essendo convinto della totale iniquità della situazione (personalmente ho una famiglia con figli a carico e non ho la possibilità di gestire autonomamente mia sorella), avrei bisogno di qualsiasi consiglio utile per sapere se è possibile intervenire e come su basi legali.
Grazie e cordiali saluti.
Giorgio, da Monza (MB)

Risposta:
Nel suo caso il decreto ISEE consente al richiedente due possibilità: il calcolo ordinario dell'ISEE (che pare essere quello fatto) o il calcolo dell'ISEE sul cosiddetto “nucleo familiare ristretto”. Ciò vuol dire che il beneficiario delle suddette prestazioni, può se vuole, dichiarare ai fini di calcolo ISEE, un nucleo familiare composto da: beneficiario, coniuge, figli minorenni e figli maggiorenni a carico IRPEF. Da quanto ci dice, se sua sorella non ha coniuge o figli l'Isee da considerare avrà ad oggetto i soli suoi redditi e non anche quelli dei suoi genitori o di altri familiari componenti il nucleo.
La scelta di quale ISEE presentare spetta al richiedente, quindi deve verificare quale avete presentato e nel caso ripresentare quello relativo al nucleo ristretto chiedendo una nuova determinazione o una rettifica.