Buongiorno,
è corretto che la struttura dove risiede mia suocera richieda l'ISEE per determinare la retta anche se quest'ultima non fa parte del mio nucleo familiare?
La signora non è economicamente dipendente, ha dei sussidi d'invalidità, ma non rientra nel mio stato di famiglia, ed il fratello di mia moglie dovrebbe essere l'amministratore di sostegno.
A mio avviso i documenti che mia moglie dovrebbe presentare, poichè ha solo redditi da lavoratore dipendente, dovrebbe essere solo il suo CUD.
Non esiste, o almeno credo, un documento del giudice dove sia riportato che la signora è a carico di uno o entrambi i figli.
Non dovrebbero essere sufficienti solo i cud dei de figli?
Non voglio mettere in discussione il principio del sostentamento e del mantenimento dei genitori da parte dei figli, ma mi sembra che debbano essere tenuti in considerazioni i redditi dei figli diretti e non i redditi dell'intero nucleo familiare comprendente quindi anche i redditi relativi a consorti e figli (a meno che uno dei nuclei non decida di avere la signora a carico).
Cosa prevede la normativa?
Ringraziandovi per la pronta risposta
Daniele, da Torino (TO)

Risposta:
Sì, il comune può chiedere l'isee, sebbene poi provvederà allo scorporo della quota aggiuntiva del solo figlio. La vicenda è complessa, le suggeriamo di leggere il nostro approfondimento proprio sulla componente aggiuntiva nell'isee residenziale:
http://www.aduc.it/articolo/rette+rsa+componente+reddito+dei+figli+nell+isee_23758.php