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Richiesta arretrati Rsa
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Lettera 
30 settembre 2016 0:00
 
Mia madre residente nel Comune di Roma, invalida al 100% con indennità di accompagno riconosciuta dall'INPS con regolari verbali, da tre anni si trova ricoverata in una RSA. A partire dal luglio 2014, dopo il riconoscimento dell'invalidità, le è stata versata la quota parte degli arretrati relativi all'indennità di accompagnamento dal 07/2014 al 02/2015 per poi ricevere con regolarità mensile detti versamenti. La RSA ha chiesto una cifra arretrata di circa 7.300,00 euro, che il Municipio di residenza ha omesso di versare a partire proprio dal luglio 2014, e in base alle nuove disposizioni normative, dopo nostra presentazione nell'autunno 2015 del nuovo ISEE, ha triplicato la retta mensile includendo la compartecipazione della componente aggiuntiva - cioè il sottoscritto unico figlio della ricoverata, non residente con la medesima, non convivente e non facente parte dello stesso nucleo familiare, che, fra l'altro, a partire dal mese di marzo 2016, dopo 24 anni di lavoro, si è visto modificare il proprio contratto di impiego da full-time a part-time, con le immaginabili e devastanti conseguenze economiche.
Inoltre, in base alle ultime sentenze del TAR e del Consiglio di Stato del Lazio, nonché alla determinazione del nuovo tetto di reddito, è stato richiesto il nuovo ISEE 2016 per il ricalcolo della retta mensile.
La richiesta di chiarimenti ai dirigenti del municipio di riferimento sia telefonicamente - con repliche vaghe e toni sgarbati - sia in forma scritta, è caduta nel vuoto e vorrei capire se la pretesa della somma arretrata sia legittima o meno, ipotizzando la non retroattività di un simile provvedimento.
Aaaaa, da Roma (RM)

Risposta:
ci pare assai singolare che la retta sia addirittura triplicata per la sola componente aggiuntiva relativa al figlio. Se non ha tutti gli atti in mano, ne faccia richiesta di accesso amministrativo: http://sosonline.aduc.it/scheda/trasparenza+nei+procedimenti+amministrativi+241+90_884.php#Voce_9.
Per comprendere la correttezza del computo della quota, la possibilità di chiedere una rivalutazione per il futuro e l'opportunità o meno di resistere ad una eventuale richiesta di pagamento giudiziale da parte della RSA occorre che si rivolga ad un legale di sua fiducia, documenti alla mano.
 
 
 
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