testata ADUC
Rette RSA
Scarica e stampa il PDF
Lettera 
2 luglio 2014 0:00
 
Salve, ho mio marito ricoverato in una RSA, ho presentato l'ISEE del nucleo familiare ed è risultato di 10.000,00 euro, mi sentivo in una botte di ferro, invece il Comune di Roma ed esattamente l'ex X Municipio ha valutato l'ISEE individuale di mio marito risultando di 13.600,00; questa somma è data unicamente dalla pensione di invalidità (1.200,00 euro nette) l'indennità di accompagno non fa reddito. Sono rimasta sconvolta perchè mi ritrovo a pagare la somma di 1.835,00 euro per i mesi di 31 giorni, 1775,00 per quelli di 30. Risultato è che dal mio stipendio di 1.000,00 devo tirar fuori alternativamente 50/100 euro, avendo a casa mia figlia disoccupata e due bambini rispettivamente di 3anni e di 4 mesi. Non comprendo questa legge regionale del Lazio, non capisco come è possibile che non venga presa in considerazione l'ISEE più favorevole. Mio marito prende tra pensione e accompagno 1.775,00 euro, io superando di solo 600,00 la quota dei famosi 13.000,00 sono equiparata economicamente a ISEE decisamente più alti. Per quale motivo non si fanno dei scaglioni? perchè noi famiglie oltre al danno di avere i familiari in queste
condizioni dobbiamo pure rimetterci del nostro piccolo stipendio? Sono
veramente disperata perchè non so dove tirare fuori la differenza (anche se piccola), ma è anche vero che è piccolo il mio stipendio. Ho letto delle sentenze del Tar di Firenze, ma nel Lazio?? C'è stata qualche sentenza in merito? Aiutatemi ho urgente bisogno di un consiglio. Contattare un avvocato, sapere se ci sono state sentenze, voglio fare qualcosa per aiutare mio marito di soli 57 anni a vivere meglio a potermi permettere di comprargli un pigiama o i pannoloni visto che quelli a disposizione dalla ASL sono insufficienti insomma un aiuto a lui e a noi. Esiste una class action in merito a questo
problema. Fiduciosa in una vostra risposta
Una moglie disperata
Maria, da Roma (RM)

Risposta:
e' molto difficile aiutarla via mail, poiche' dovremmo conoscere il regolamento comunale applicato, la legge regionale, gli atti del procedimento amministrativo che ha portato alla determinazione della retta. tenga inoltre presente che il provvedimento di determinazione retta, se illegittimo, va impugnato entro 60 giorni dalla effettiva conoscenza dello stesso, ma lei non ci dice di quando e'. Di sicuro le suggeriamo in prima battuta, se non ha copia di tutti gli atti, di richiederli con una raccomandata AR (http://sosonline.aduc.it/scheda/trasparenza+nei+procedimenti+amministrativi+241+90_884.php#Voce_9)
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS