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Rette Case di riposo
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Lettera 
25 ottobre 2016 0:00
 
Buon giorno,
chiedo aiuto in quanto io ho mio padre, malato di alzheimer, ricoverato dal 5 ottobre u.s. presso una RESIDENZA PROTETTA DEMENZE ALZHEIMER gestita da un'associazione di più comuni.
Dal 07/09 al 05/10 è stato ricoverato in ospedale dove ci hanno detto che non era assolutamente più possibile gestirlo a casa e che dovevamo trovare quanto prima una struttura...nel frattempo però dovevamo fare assistenza a mio padre 24h su 24 perchè era “poco tranquillo” e loro non potevano seguirlo. Così io e mia madre abbiamo passato quasi un mese in ospedale giorno e notte rischiando di dare di matto!
Il 12/09 abbiamo fatto l'UVM e con questa io e mia madre abbiamo iniziato a guardarci in giro cercando una struttura che lo accogliesse in tempi ovviamente rapidi.
Dopo varie peripezie finalmente lo abbiamo ricoverato presso il centro x malati di Alzheimer. E fin qui tutto bene... Lui è curato, seguito e coccolato solo che, unico neo, la retta è alquanto costosa... al netto dei contributi regionali si parla di circa 70 euro al giorno... Troppi per le tasche dei miei genitori...
Considerando che mio padre ha una pensione di 1.150,00 euro più l'indennità di accompagnamento (circa 500 euro) per coprire le spese della retta mia madre deve mettere vicino circa 450/500 euro ogni mese. Nel giro di qualche mese andrà ad esaurire quello che i miei sono riusciti ad accantonare nel giro di una vita di lavoro... poi dovrà vendere la casa o meglio darla un pezzetto alla volta al comune di residenza.
Infatti quando il 21/09 sono andata a parlare con l'assistente sociale del comune di residenza dei miei mi ha fatto presente non solo che se avessimo chiesto il contributo comunale per pagare la retta le cose sarebbero andate troppo per le lunghe e che avendo fretta di ricoverare mio padre era meglio se firmavamo la garanzia delle rette con la quale io mi accollavo x intero le spese. Ma mi ha specificato anche che se avessi chiesto il contributo comunale la pensione di mio padre (tranne 500 euro che avrebbero lasciato a mia madre per vivere) + l'accompagnatoria + una percentuale che dovevo mettere io in quanto figlia sarebbero andate per pagare la retta il restante l'avrebbe si messo il comune ma avvalendosi della proprietà della casa dei miei...
Quindi io un domani dovrei eventualmnte riscattare la quota della casa.
Oggi per caso ho letto sul vostro sito che la retta, trattandosi di un caso di Alzheimer dovrebbe essere pagata dal servizio sanitario secondo quanto riportato dalla sentenza della Cassazione n. 4558 del 2012. Cercando meglio ho trovato però che tale sentenza è stata annullata dal Tribunale di Padova (n 2552/16)
Ora non so cosa fare, se pagare la retta fino a che ci sarà possibile e poi si vedrà...appellarmi alla sentenza della cassazione e vedere se il servizio nazionale ci viene incontro...o non so!
Non so davvero più dove sbattere la testa!Per favore datemi una mano!
Ringraziando per qualsiasi informazione utile saluto cordialmente
Fulvia, da Aquileia (UD)

Risposta:
la sentenza della Corte di Cassazione che ha letto non parla genericamente di malati di Alzheimer, ma solo di coloro che, afflitti dalla malattia, siano in condizioni di gravità tali da richiedere cure salvavita giorno e notte e prestazioni che possano considerarsi in tutto e per tutto di natura sanitaria. In tal caso è il Sistema Sanitario a doversene fare carico. La sentenza di Padova che cita è solo un altro parere della giurisprudenza e non ha alcun potere annullatorio di quanto detto dalla Corte di Cassazione che, ovviamente, in quanto ad autorevolezza, conta di più.
Occorre che chieda il contributo al Comune competente e valuti le possibilità legali all'esito della risposta delle istituzioni. Si faccia assistere da un legale di sua fiducia nel suddetto percorso.
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Ha risposto Claudia Moretti: http://sosonline.aduc.it/info/claudiamoretti.php
 
 
 
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