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Retta rsa, regolamento comunale di Settimo Milanese illegittimo?
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Lettera 
11 agosto 2010 0:00
 
Buonasera
Vi scrivo ponendoVi il seguente problema.
Mia Mamma, classe 1930 (anni 80)residente a SETTIMO MILANESE MI non è più autosufficiente e al momento le abbiamo affiancato una persona giorno e notte pensionata con la pensione di reversibilita' di mio papa' circa 550 euro al mese è in attesa di ricovero in RSA (con diverse domande in corso in varie strutture) con domanda di invalidita' e accompagnamento in corso siamo 2 figli sposati e non conviventi con la stessa.
Abbiamo visto la Vs pagina riguardante le rette RSA ed abbiamo notato che la stessa dovrebbe essere ripartita 50% SSN e 50% comune di residenza (Settimo Milanese).
Vi allego il regolamento relativo scaricato oggi dal sito del comune e mi sembra che Vi siano delle notevoli discrepanze con quanto da Voi indicato,
in quanto il comune richiede anche l' ISEE dei familiari tenuti agli alimenti,
(art 20 -- PENA LA DECADENZA DELLA DOMANDA) e pone anche dei vincoli economici.
ora non sappiamo come comportarci:
dobbiamo proseguire con l'inserimento in RSA poi chiedere il contributo comunale e solo in seguito fare ricorso??
O dobbiamo procedere in procedere in altro modo??
E se la domanda di invalidita' non viene accettata??
Il comune puo' insistere con le sue richieste??
Purtroppo non abbiamo redditi milionari e pertanto dobbiamo valutare con attenzione tutte le varie variabili con le loro conseguenze. Vi ringrazio e rimanendo in attesa di chiarimenti vi porgo i miei più distinti saluti.
Dario, da Cislago (VA)

Risposta:
crediamo che il regolamento sia illegittimo. Fra l'altro la Lombardia e' una regione il cui Tribunale Amministrativo ha dato in proposito ragione agli utenti e in una possibile azione legale, ad oggi, con ogni probabilita' annullerebbe la normativa comunale in questione. Le consigliamo pero' di tacere fino a che non avra' ottenuto l'inserimento definitivo e solo dopo di procedere con la richiesta di giusta applicazione della norma nazionale in materia di riparto degli oneri di degenza in Rsa. Nel caso di rifiuto, potra' impugnare al Tar Lombardia il provvedimento illegittimo.
 
 
 
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