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Lettera 
16 novembre 2015 0:00
 
Gent.ma Redazione,
Vi invio in allegato copia della lettera-ingiunzione della Regione Lazio inviata a mia madre che ora ha 95 anni dove le si chiede un rimborso. Di queste lettere ne sono state inviate 500.000 intasando le Poste e rendendo la vita difficile a milioni di contribuenti, per lo più pensionati, che senza meno non troveranno gli scontrini fiscali e pagheranno anche se non dovrebbero per paura o per scoraggiamento. Comunque una " Vessazione " dello Stato che cerca di reperire soldi dai soliti poveracci non avendo la forza politica di colpire i " Grossi e noti evasori". Come potete vedere dagli allegati un solo scontrino porta la data del 25/05/2009 tra tutti quelli imputabili alla Farmacia in questione e questo, come gli altri della stessa farmacia, e stato inserito a scarico sul Mod. 730 redditi 2008 dichiarati nel 2009. Anche mia madre, nella parte operativa io, si troverà costretta a pagare per non incorrere in defatiganti procedure di contestazione. Fuori dalle Poste c'erano i cartelli con i telefoni della Associazione " Difesa dei Consumatori!. Attendo un Vs parere, peraltro sempre prezioso, che mi induce anche per il futuro, visti i tempi a sostenerVi. Cordiali Saluti
Vincenzo, da Roma (RM)

Risposta:
non ci è possibile verificare la correttezza o meno di quella lettera nel suo caso, richiederebbe un'analisi della dichiarazione dei redditi da parte di un commercialista. Detto questo, questa lettera rientra - come lei già sa - in una piu' vasta operazione di recupero di somme non pagate. Quando effettuano queste operazioni, generalmente vanno molto 'all'ingrosso', ed è pertanto possibile che in alcuni casi la richiesta sia illegittima.
Le consigliamo, visto l'importo, di pagare. Questo non le toglie il diritto, ove si accertasse l'illegittimità della richiesta, di agire per riottenere la restituzione dell'indebito. Ma pagando ed eventualmente agendo successivamente per il rimorso, evitate di incorrere nella riscossione da parte della PA, con procedure molto gravose in termini di tempo e costi.
Nel contempo, vi consigliamo di scrivere agli indirizzi riportati sull'avviso bonario, allegando copia degli scontrini, e chiedendo puntuale giustificazione dell'addebito. Ove non riceviate risposte soddisfacenti, vi consigliamo di rivolgervi al Difensore civico regionale:
http://www.consiglio.regione.lazio.it/consiglioweb/argomento.php?vms=111#.Vkga2VgvfDc
 
 
 
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