La mamma del mio compagno è ricoverata in una struttura di Chiavari. Ha un reddito basso e a breve richiederanno il pagamento del soggiorno che ovviamente non può essere interamente coperto dal reddito della signora. Quindi vogliono che sia il figlio a integrare la cifra. La signora ha una patologia grave con un referto medico di un'aspettativa di vita inferiore ai tre mesi. Ho provato a parlare con le assistenti sociali ma finora non si è raggiunto nulla, anche perchè io e il mio compagno abbiamo la residenza in provincia di Torino, ma il mio compagno sta lavorando a Pisa e la comunicazione con struttura e assistenti sociali che è soprattutto telefonica risulta piuttosto complicata. Io personalmente proprio ieri ho parlato con l'assistente sociale di Santa Margherita Ligure dove la mamma del mio compagno abitava e mi sono trovata a dover alzare la voce poichè questa signora, mentre io cercavo di spiegarle quanto è successo negli ultimi 4 mesi e perchè mi rivolgevo a lei, non faceva altro che parlarmi sopra interrompendomi e oltretutto accusando il mio compagno e i suoi familiari di aver trattato la signora in questione come un pacchetto spostandola di qua e di la... non mi dilungo oltre anche perchè non basterebbero i caratteri per descrivere nel dettaglio tutto ciò che è successo. Ho letto però che non possono chiedere il pagamento al mio compagno ne tantomeno a sua zia (sorella della madre) che ha anche firmato un documento nel quale si impegnava a pagare la retta qualora l'assistito non potesse.
Vi chiedo dunque come poter agire in questa situazione.. e ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
Cordiali saluti
Annamaria, da Nichelino (TO)

Risposta:
ecco un articolo che può chiarirle cosa è richiedibile al figlio del soggetto richiedente la prestazione agevolata:
http://www.aduc.it/articolo/rette+rsa+componente+reddito+dei+figli+nell+isee_23758.php