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Negazione alla richiesta di cambio residenza per anziano disabile ricoverato in R.s.a.
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Lettera 
14 gennaio 2009 0:00
 
Mi rivolgo a voi, dopo aver tanto girato per uffici, devo cambiare la residenza a mio padre che dal mese di ottobre è ricoverato in r.s.a. Per ovvi motivi economici ha dovuto lasciare il suo appartamento in affitto. La cifra è necessaria per garantirsi la permanenza nella struttura. I suoi unici introiti sono la pensione sociale e l'assegno di accompagno. Il comune di provenienza è il comune di Roma che ha prontamente inviato alla struttura tutta la documentazione necessaria ma il problema è sorto con il comune della provincia in cui è sita L'R.S.A. che ha citato una legge che li autorizza ad accettare la residenza di un individuo dopo due anni di degenza. Mi sono rivolta ad un altro comune sempre in provincia e pur avendo presentato la dichiarazione di degenza atta a dimostrare il motivo dell'assenza mi hanno inviato una A/R con motivi ostativi per non aver trovato la persona in casa.Cosa fare? Fin qui ho potuto seguire alla lettera tutte disposizioni di legge, ma a quale comune presenterò il prossimo modello ISEE? Il comune di Roma Sosterrà mio padre per sei mesi e dopo? Mi dicono che è una situazione ingarbugliata, un intreccio burocratico ma per lui è sopravvivenza! Purtroppo non sono a conoscenza di dettagli legali e disposizioni di legge che mi consentano di risolvere da sola la situazione Vi prego di aiutarmi.
Antonietta, da Roccagiovine (RM)

Risposta:
crediamo che la residenza possa esser presa a prescindere dal consenso della Rsa, dal momento che riguarda una situazione di fatto relativa a solo suo padre. Le consigliamo di effettuare una richiesta formale all'ufficio del comune dove si trova la Rsa, depositando la certificazione di ricovero.
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