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Integrazione retta casa protetta
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Lettera 
10 settembre 2015 0:00
 
Buon giorno
mia madre ultra sessantacinquenne disabile al 100% è stata inserita in una struttura protetta a gennaio del 2015. Poiché percepisce solo una pensione minima di euro 600 ed è nullatenente, il comune ha posto me come garante per il pagamento della retta, altrimenti non sarebbe stata inserita nella struttura. Io sono figlia unica con uno stipendio da impiegata e devo versare tutti i mesi circa 800 euro per integrare la retta. A gennaio mi era stato detto che avrei dovuto pagare la retta intera in attesa di delibera del comune per eventuale contribuzione ma ad oggi la situazione è sempre la medesima ed il comune non mi da alcun aiuto ne garanzia per il futuro. Mia madre non percepisce neppure l'indennità di accompagnamento che le è stata negata alla prima visita. E' giusto che io debba pagare così tanto di tasca mia, poiché questa situazione mi crea grosse difficoltà, ho una figlia minorenne, non sono sposata ma convivente e io e la mia famiglia non possiamo sopportare questa spesa,
cosa posso fare?
Vi ringrazio per l'aiuto
Maura, da Brescia (BS)

Risposta:
occorre che prenda visione e copia del regolamento locale di inserimento in struttura, ove sono prescritte anche le modalità del calcolo in contribuzione dell'utenza (applicativo del Decreto Isee) della retta di parte sociale.
Se non riesce a comprenderne gli effetti sul suo caso, contatti un legale esperto in materia che possa seguirla nella pratica o nelle eventuali sue fasi successive.
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Ha risposto Claudia Moretti: http://sosonline.aduc.it/info/claudiamoretti.php
 
 
 
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