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Ingresso anziano non autosufficiente in RSA
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Lettera 
14 dicembre 2016 0:00
 
Egregi Signori,
Avrei cortesemente bisogno di un chiarimento da parte vostra riguardo all'inserimento in RSA di anziano non autosufficiente proprietario di immobile:
Mia suocera ottantenne è affetta da anni da demenza senile e un mese fa ha avuto anche un ictus. Adesso non è autosufficiente (ha bisogno di assistenza continua per tutti i bisogni di vita quotidiana: per mangiare, per vestirsi, non cammina, non parla, usa il pannolone, ecc).
Abbiamo chiesto all'assistente sociale del comune di residenza di inserirla in una RSA convenzionata, in quanto non può vivere da sola; nessuno dei tre figli e' in grado di tenerla in casa propria; la pensione e l'importo dell'indennità di accompagnamento dell'anziana non coprono le spese di una casa di riposo privata. Nonostante la signora sia stata riconosciuta non autosufficiente, l'assistente sociale ci nega l'inserimento in RSA convenzionata dicendo che va messa in una casa di riposo privata in quanto proprietaria di un immobile.
Possibile? Premetto che noi NON abbiamo chiesto nessun contributo da parte del comune. Ci risulta che la retta di una Rsa è solitamente formata da due voci:
o quota sanitaria, solitamente totalmente a carico del SSN
o quota alberghiera per il pagamento della quale si richiede una partecipazione economica da parte dell’assistito in base dall'ISEE dell'assistito stesso o con il contributo del comune.
Quindi mia suocera pagherebbe la quota alberghiera con la sua pensione e con l'accompagnamento, senza chiedere il contributo comunale; ma non ha certo i mezzi propri per andare in una casa di riposo privata (il cui prezzo va dai 2500 ai 3000 euro) ed anche i figli non sono in grado di contribuire ad una casa di riposo privata.
E' giusto quello che dice l'assistente sociale: un anziano malato di alzheimer non autosufficiente non ha diritto di andare in RSA convenzionata in quanto proprietario di un immobile? C'è qualche legge che fa questa distinzione tra anziani non autosufficienti?
Grazie
Anna, da Bologna (BO)

Risposta:
No, quanto le viene detto non è legittimo. L'inserimento avviene sulla base di una valutazione multidimesionale, dove il criterio economico ha un valore relativo, e dove l'idee non ha un ruolo determinante. Le consigliamo di leggere questo approfondimento e di confrontarsi con un legale esperto della materia. Se crede il martedì ed il venerdì può parlare con i legali che si occupano dell'argomento usa o venire direttamente a Firenze negli orari della consulenza (15-18):
http://salute.aduc.it/info/rettersa.php
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Ha risposto Claudia Moretti: http://sosonline.aduc.it/info/claudiamoretti.php
 
 
 
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