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controlli su autocertificazioni per esenzioni da reddito
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Lettera 
17 giugno 2016 0:00
 
Ieri mi è stata recapitata una raccomandata dalla asl nella quale mi viene contestato di aver usufruito nel 2012 di prestazioni specialistiche(tot.€131,95) e ricette farmaceutiche(tot.€4)in regime di esenzione con codice E02 in riferimento ai redditi 2011. Io non ricordo di aver fatto richiesta di esenzione, non trovo i documenti relativi a questa autocertificazione e non so neanche quali siano alcune delle prestazioni specialistiche che ora mi si chiede di pagare.Ho inviato una mail agli uffici dell'anagrafe sanitaria per avere il dettaglio di tali prestazioni ed attendo risposta. Oltre ai 135,95€ mi si chiede di pagare ulteriori 5€ di spese postali e generali per un totale di 140,95€. Nella lettera viene specificato che "eventuali richieste di verifica relative alla quantificazione del reddito del nucleo fiscale calcolata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze verranno valutate in collaborazione con l'Agenzia delle Entrate e/o la Guardia di Finanza". Inoltre: "In ogni caso,l'accertata insussistenza del diritto all'esenzione comporterà anche la comunicazione alle autorità competenti ad erogare la sanzione prevista dall'art.316 ter del codice penale "indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato".
Io mi chiedo come sia potuto succedere, non capisco come fare ad accertarmi che quanto mi viene contestato sia veritiero, in quanto non sono in possesso dell'autocerrtificazione (che non ricordo di aver fatto). Sono preoccupata per la sanzione che potrebbe arrivare. Mi chiedo se anche quando scoprono che un individuo che percepisce la pensione di invalidità da decenni si scopre non essere invalido gli inviano una lettera simile a questa e un bollettino postale in cui deve in un'unica soluzione restituire tutto quanto indebitamente percepito dallo Stato. Come posso muovermi per fare chiarezza in questa faccenda? Entro 30 giorni dal ricevimento dovrò pagare il bollettino.
Esther, da Varazze (SV)

Risposta:
le conviene muoversi subito perche' se le cose stanno come loro dicono, lei ha torto. Vada all'Asl e cerchi di verificare la sua posizione e, inoltre, faccia il dovuto paragone con la sua dichiarazione dei redditi del 2011, che avrebbe dovuto conservare per dieci anni.
 
 
 
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