Mia moglie si è operata per alluce valgo ad entrambi i piedi in struttura privata. A distanza di 8 mesi gli esiti sono purtroppo negativi con presenza di dolore e tumefazioni che consentono solo spostamenti brevi e scarsa autonomia. Il chirurgo non sa fornire spiegazioni nè proporre terapie e soluzioni,salvo condividere la delusione per l'intervento " non riuscito ". E' stata visitata anche da altri chirurghi che non hanno messo in luce errori grossolani e manifesti,salvo un approccio chirurgico antiquato e da loro non condiviso.Per valutare l'opportunità o meno di un'eventuale azione di rivalsa,è più indicato il parere di un medico legale o di un avvocato?
Duccio, da Firenze (FI)
Risposta:a mio avviso è opportuno l'intervento di un legale di concerto con un medico legale qualificato per esaminare i referti precedenti alla operazione, quelli successivi comprensivi della cartella clinica, e verifichi lo stato attuale al fine di una valutazione sulla sussistenza di un nesso di causa tra l'operazione e i traumi e dolori presenti oggi.
E' utile inviare una lettera di messa in mora alla struttura ove sua moglie ha eseguito l'intervento manifestando quanto sopra, chiedendo di comunicare i recapiti e riferimenti della loro assicurazione per avviare l'iter di accertamento dei danni.
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Ha risposto Laura Cecchini:
http://sosonline.aduc.it/info/cecchini.php