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 ITALIA - ITALIA - Eutanasia su minore. Non volevo che mio figlio facesse da cavia
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Notizia 
5 ottobre 2016 14:09
 
Di Davide - neonato morto nel 2008, a meno di tre mesi, perché affetto da sindrome di Potter, che fa nascere senza reni e apparato urinario -, e della storia dei suoi genitori ha parlato nei giorni scorsi, in un intervento su Repubblica, Umberto Veronesi commentando il caso di eutanasia su minore avvenuto in Belgio. Anche Maria Rita Vigilante e suo marito avevano chiesto che non ci fosse accanimento terapeutico sul loro bambino. E iI tribunale, su richiesta di un medico, privò loro della patria potestà ordinando le cure sul bimbo e allungandogli di qualche giorno la vita. E oggi la donna afferma in una intervista a Repubblica: "Bisogna anche avere il coraggio di lasciare andare le persone che si amano. Anche quelle che si amano più di ogni altra cosa al mondo, più di sé stessi. Una madre non può mai volere allontanarsi da suo figlio. Ma quel male può essere necessario", "non volevamo che ci si accanisse contro di lui. Che diventasse una cavia chissà per cosa. Davide aveva cateteri ovunque, uno se l'è strappato con le sue stesse manine. Che senso aveva?". E delle critiche ricevute in quei giorni dice che, "con l'umiliazione del tribunale, hanno contribuito a calpestare la nostra dignità, la sensibilità di una famiglia che stava per perdere il suo bambino. Questo tipo di dolore è colla indelebile, non potrà andare via mai. Ma vorremmo che a qualcosa possa essere utile. Ad aprire un dibattito serio sull'eutanasia in questo paese. Un dibattito che si affidi alla scienza, alla libertà e che sia libero da ogni pregiudizio. Un dibattito che contribuisca a creare una legge seria, che ponga regole e diritti, e che non consenta a nessuno di soffrire quanto noi". 
 
 
 
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