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 FRANCIA - FRANCIA - Eutanasia/Lambert. Umberto Veronesi: giudici corretti
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25 giugno 2014 12:37
 
''Il caso di Vincent Lambert non è un caso di eutanasia. Non si tratta della richiesta lucida e cosciente di un malato terminale che chiede di porre fine alla sua esistenza. Questo è un caso di sospensione di trattamenti che mantengono una condizione di vita artificiale. Ricorda, piuttosto, la vicenda di Eluana Englaro. In questo senso la decisione dei giudici francesi appare comprensibile''. Lo afferma Umberto Veronesi in un'intervista a Repubblica. ''La maggior parte del mondo occidentale basa i sui atteggiamenti sul tema di fine vita sulla autodeterminazione della persona. Ma quando la persona non può esprimersi l'unica soluzione è il testamento biologico, cioè l'espressione anticipata delle proprie volontà, da utilizzare in caso di perdita improvvisa delle proprie facoltà mentali. Senza un testamento biologico è inevitabile si scateni il dibattito su cosa su sia giusto e cosa no'', osserva Veronesi, secondo cui una buona legge dovrebbe ''innanzitutto riconoscere il valore giuridico del testamento biologico. Poi medici, educatori e politici dovrebbero promuoverlo presso la popolazione''.
 
 
 
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