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 CANADA - CANADA - Aiuto medico a morire. Approvata definitivamente la legge
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Notizia 
18 giugno 2016 8:24
 
Dopo diverse settimane di dibattito politico, il Senato canadese ha votato venerdi' 17 giugno la legalizzazione dell'aiuto medico a morire, levando l'ultimo ostacolo prima dell'entrata in vigore di questa legge, che era stata approvata gia' dalla Camera dei Comuni. Il Canada diventa quindi uno di quei rari Paesi dove i medici sono legalmente autorizzati ad aiutare alcuni dei loro malati a morire.
Senza arrivare fino all'eutanasia come in Olanda, in Belgio o in Lussemburgo, rifiutando di parlare come in Svizzera di suicidio medicalmente assistito, il Canada apre questa possibilita' per le persone adulte che chiedono di mettere fine alle proprie sofferenze.
I senatori hanno votato 44 a 28 il progetto sull'aiuto medico a morire, cedendo alle pressioni del governo liberale del primo ministro Justin Trudeau, che controlla la Camera bassa. Il governo ha insistito per restringere l'applicazione alle sole persone adulte consenzienti di cui la morte sia “ragionevolmente prevedibile”, mentre il Senato ha sostenuto l'estensione alle persone con sofferenze intollerabili ma la cui aspettativa di vita non sia precisata.
La legge entrera' in vigore dopo che avra' ottenuto il “via libera reale”
Presentata dopo l'annullamento da parte della Corte Suprema di un divieto di suicidio medicalmente assistito nel 2015, questa legge entrera' in vigore dopo quello che si chiama “via libera reale” del governo generale -che rappresenta la regina Elisabetta II, capo dello Stato canadese-, una formalita'.
Il gesto va meno lontano rispetto alle raccomandazioni di uno speciale comitato parlamentare che aveva proposto di fornire questo aiuto medico a morire a dei minori responsabili e maturi o a dei pazienti con turbe psicologiche.
“L'aiuto medico a morire e' una cosa difficile, complessa e profondamente personale -hanno sottolineato in una dichiarazione comune i ministri della Giustizia e della Sanita', Jody Wilson-Raybould e Jane Philpott-. La legge stabilisce un giusto equilibrio tra l'autonomia personale di coloro che intendono fruire all'aiuto medico a morire e la protezione delle persone vulnerabili”. 
 
 
 
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