testata ADUC
Associazione Solidarieta' Aids: vogliamo raccogliere testamenti biologici
Scarica e stampa il PDF
Lettera 
20 settembre 2007 0:00
 
Gentili amici di Aduc, L'Asa, Associazione Solidarieta' Aids, e' attiva a Milano da oltre venti anni. In breve, si occupa di sostegno psicologico, fornisce informazioni sul piano medico e su quello legale, organizza momenti di incontro e aggregazione. Inoltre segue un decennale programma di intervento in Camerun. "Essepiu'" e' il bimestrale dell'associazione, gratuito, che viene distribuito principalmente negli ospedali cittadini nell'ambito dei reparti che si occupano di Hiv e malattie correlate. Da alcuni numeri, oltre al consueto aggiornamento sulle terapie e ad altre informazioni, abbiamo aperto una breve campagna informativa sul tema del testamento biologico, maturando l'idea di diventare, come ASA, "depositari" dei testamenti biologici di coloro, tra gli associati, che siano interessati a compilare il proprio. Potete darci una opinione in merito e suggerirci quali opportune modalita' sia meglio seguire? Inoltre, si possono incontrare problemi legali di qualunque genere? Grazie cordiali saluti.
Essepiu', da Milano

Risposta:
La validita' del testamento biologico e' legata all'articolo 32 della Costituzione, che recita in parte: "Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge." In questo articolo, la giurisprudenza e la dottrina hanno individuato il concetto di "consenso informato", che impedisce a qualunque medico di sottoporre un paziente a qualsiasi cura se esso non e' stato informato ed abbia dato il proprio consenso. Poiche' la costituzione non distingue fra pazienti "senzienti" ed "insenzienti", e' ovvio che questi ultimi hanno come unico strumento per l'esercizio di questo diritto una volonta' scritta in precedenza, come il testamento biologico. Contrariamente ad altri Paesi pero', che hanno inquadrato il diritto in una legge specifica, in Italia questa legge non esiste. Quindi le modalita' con cui sottoscrivere il testamento biologico sono libere. Ovviamente, noi consigliamo che questo documento sia il piu' possibile chiaro ed ufficiale, onde prevenire eventuali obiezioni sulla sua validita'. Per esempio, e' importante firmare il testamento di fronte a testimoni, e magari nominare al suo interno un tutore della volonta' del malato. Puo' anche fare questo atto di fronte ad un notaio, come consiglia ad esempio la Fondazione Veronesi. Probabilmente non e' necessario, ma certamente puo' aiutare. Infine, puo' essere utile depositare il testamento biologico presso una organizzazione che eventualmente puo' farsi garante della volonta' del malato, presentando il testamento biologico al momento opportuno e magari facendo sentire la propria voce per ottenerne il rispetto. Ora pero', c'e' da dire che, in mancanza di una legge specifica attuativa, alcuni sostengono che tale documento non abbia valore. Noi riteniamo che la Costituzione debba essere attuata, ed una legge specifica ha solo il compito di rendere piu' semplice e sicuro l'esercizio di un diritto fondamentale che gia' esiste. Siamo anche convinti che la gran parte dei giudici garantirebbe l'applicazione della volonta' del malato, esclusa ovviamente una patente richiesta di eutanasia attiva. Ma molti medici, di fronte ad una richiesta ad esempio di sospensione di trattamenti vitali, probabilmente rifiuterebbero per paura di finire nei guai con i familiari del paziente e la giustizia Ed un giudice potrebbe dargli ragione, in quanto il medico e' costretto ad operare in un vuoto legislativo. Nonostante tutto, noi riteniamo che sia indispensabile scrivere un proprio testamento. Anche solo informare i medici della propria volonta' puo' informare le sue decisioni mediche, anche se in maniera "discreta" e non apparente. Inoltre, piu' persone redigono un proprio testamento biologico, piu' la giustizia ed il legislatore faranno attenzione alla questione. Per vostra informazione, questo e' il nostro modulo di testamento biologico: clicca qui Questa la nostra proposta di legge in discussione al Senato: clicca qui
 
 
LETTERE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS