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Gli stormi di uccelli e il guano
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Comunicato di Primo Mastrantoni
7 novembre 2016 12:12
 

 Arriveranno, tra poco, gli storni. A migliaia soggiorneranno nella Capitale d'Italia. L'effetto piacevole e' quello delle evoluzioni di gruppi che si spostano all'unisono. Spettacolo da lasciare a bocca aperta, ma insieme agli storni arrivano anche i prodotti indesiderati: le feci. Negli anni passati si chiusero tratti del lungotevere e si procedette a una pulizia approfondita. Nelle feci degli storni, che ricoprono il manto stradale, puo' annidarsi il germe della tubercolosi. Oltre a rendere scivolose le strade e a colpire i poveri passanti,  gli escrementi degli storni possono contenere il mycobacterium tubercolosis avio, un ceppo parente del germe della tubercolosi umana, che e' resistentissimo: essendo ricoperto da uno strato ceroso, puo' rimanare mesi nelle feci che gli storni lasciano sulle strade e che una volta seccati, vengono polverizzati, trasportati dal vento e respirati dall'uomo insieme al batterio. La soluzione sarebbe quella di una frequente pulizia delle strade e, per evitare una sgradevole "pioggia", dotare le fermate degli autobus di pensiline, specialmente nelle zone a rischio, oltre che ad una azione preventiva di allontanamento o confinamento degli uccelli.
Sollecitiamo la sindaca, Virginia Raggi, a disporre le opportune operazioni di protezione e pulizia.

 
 
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