Si discute, alla Camera dei Deputati, la proposta di legge in materia di aree protette che modifica la precedente normativa (L.394/1991). Alcune contraddizioni sono evidenti.
Da una parte si vieta di svolgere attività di prospezione, ricerca, estrazione e sfruttamento di idrocarburi liquidi e gassosi e dall'altra si tassano ulteriormente le fonti rinnovabili. Ci riferiamo, in particolare a una tassa aggiuntiva che riguarda gli impianti idroelettrici che rappresentano il 48% delle fonti rinnovabili.
Un'altra anomalia della proposta di legge e' dovuta al fatto che la tassa e' prevista una tantum che, pero', diventa semper a causa di successivi dispositivi che prevedono versamenti per il primo anno e per le annualità a seguire.
Possibile che non si riesca a fare una legge coerente e che non aumenti le tasse che poi si scaricano sull'utente?