testata ADUC
Il no del ministro della Sanita' pone un freno alle speranze di migliaia di malati e apre le frontiere ad una emigrazion
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
22 agosto 2001 19:01
 
Il no del ministro della Salute, Girolamo Sirchia, all'uso delle cellule staminali per la clonazione umana terapeutica, pronunciato questa mattina in un dibattito al Meeting di Rimini, e' un freno alle speranze di migliaia di malati perche', a differenza di quanto si sta gia' muovendo in Gran Bretagna e in Usa, l'Italia, impedendo l'uso di quegli embrioni che gia' ci sono e che in alternativa dovrebbero essere buttati, si preferisce scegliere la strada della de-responsabilizzazione di fronte alla potenzialita' dell'innovazione scientifica in campo medico.
Secondo il ministro, se passa questo principio, passerebbe la legittimazione della soppressione degli anziani, gli anencefali e i malati terminali. Senza entrare nello specifico degli esempi del ministro, e' bene ricordare che se ci si pone nella logica di impedire qualcosa che potrebbe dare una vantaggio, solo perche' potrebbe essere foriero di situazioni presumibilmente svantaggiose, sarebbe bene fermare il mondo e tutta la ricerca scientifica: se l'essere umano e' al centro e domina la politica e la scienza, e' a lui che bisogna dare fiducia per un uso appropriato delle scoperte e delle innovazioni. In questo approccio (che non sembra essere quello del nostro ministro) c'e' quella dose di pericolo e incertezza che e' una caratteristica della vita e della lotta per impedire che la malattia e la morte abbiano sempre il sopravvento.
E non e' -come dice il ministro Sirchia- "sono stato tacciato di essere integralista, ma non lo sono", perche' per non essere qualcosa bisogna dimostrare perche' non lo si e', non solo proclamarlo. Perche' qui si tratta proprio di qualcuno che aspira ad attuare compiutamente i principi della propria ideologia nella vita politica, economica e sociale (integralista, per l'appunto); e se questo e' un ministro della Repubblica italiana (non dello Stato del Vaticano), sta assolvendo male al suo compito. Una lezione e un esempio in merito non arriva da una setta di fanatici che vorrebbe clonare l'essere umano, ma dallo stesso presidente Usa, George W.Bush, che, nel suo Paese non ha posto nessun blocco in materia, ma si e' limitato a definire l'intervento economico dello Stato.
Per concludere, se il Governo e il Parlamento dovessero dare un seguito alla determinazione odierna del ministro, non si farebbe altro che aprire nuove forme di migrazione degli italiani verso l'estero (ironia della sorte, anche verso quella sorta di non-estero che e' la Gran Bretagna). Dopo l'emigrazione economica e culturale, avremmo voluto risparmiarci quella sanitaria, anche perche' quest'ultima l'abbiamo ampiamente sperimentata negli anni '970 quando l'aborto in Italia era vietato, e per non spendere soldi che molte donne non avevano o per non finire sotto i ferri di praticoni, l'unica alternativa era andare in Francia, Svizzera e Gran Bretagna.
Per quanto ci riguarda siamo pronti ad organizzare nuovi viaggi della speranza e del diritto.
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS