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Maiali clonati: le 'opportune' cautele del ministro Sirchia
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Comunicato 
4 gennaio 2002 19:31
 
Il ministro della Salute Girolamo Sirchia ha invitato i malati a non farsi prendere da facili entusiasmi di fronte alla notizia dell'avvenuta clonazione di maiali geneticamente modificati in vista di un loro uso come fonte di organi da trapiantare negli esseri umani. La preoccupazione espressa dal Ministro e' che l'eccessivo trionfalismo con cui la notizia e' stata riportata dalla stampa induca a pensare un'immediata chiusura delle liste d'attesa per i trapianti.
Pur condividendo la preoccupazione del Ministro non possiamo non chiedergli perche' non si sia altrettanto impegnato nel divulgare un altrettanto importante monito sui rischi degli xenotrapianti, lanciato in questi giorni da molti esperti del settore.
Secondo autorevoli esponenti della comunita' scientifica mondiale infatti, il trapianto di organi e tessuti tra specie diverse porta con se' un importante rischio di trasferire da una specie all'altra virus e altre forme patogene, il cui impatto sulla salute pubblica e' difficilmente prevedibile. Valga ad esempio il caso a tutti noto dell'HIV, il virus che causa l'AIDS. Come e' noto si ritiene che questo virus, altamente patogeno per l'uomo, sia stato a lui trasmesso dalle scimmie, nelle quali non dava origine ad una malattia altrettanto grave.
Nello specifico caso del trapianto di organi dal maiale all'uomo, secondo gli esperti e' tuttora da valutare la possibilita' di trasferimento all'uomo del virus PERV, che ospite del maiale da milioni di anni si e' ormai integrato nel suo genoma.
Tutto questo il Professor Girolamo Sirchia, che prima ancora che ministro e' un illustre medico, non puo' non saperlo e non capiamo perche' la sua preoccupazione per l'eventuale frustrazione delle aspettative dei pazienti in attesa di trapianto (ricordiamo che circa 5700 persone in lista di attesa per un trapianto muoiono ogni anno nel mondo) non lo induca ad affrontare in modo meno superficiale la questione.
Invitiamo il ministro ad amministrare con meno paternalismo e piu' laicita', permettendo, a chi opera in Italia la ricerca nel settore dei trapianti e delle terapie cellulari, di utilizzare le cosiddette 'tecniche di clonazione terapeutica' anche sugli gli embrioni umani sovrannumerari. Embrioni che invece Sirchia ha destinato alla spazzatura, reiterando lo scorso dicembre il decreto che proibisce la clonazione di materiale umano anche a scopi di ricerca.
 
 
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