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8 ottobre 2016 13:18 - savpg8801
Le ultime generazioni hanno subìto, ma anche accettato, se non desiderato, un annichilimento dei valori comportamentali di esistenza.La libertà di fare sempre ciò che si vuole e possibilmente in "toto", è il Vangelo odierno. La società dei diritti in simbiosi con la società virtuale del web. Le "amicizie" inventate appena si legge una frase di un qualsiasi postante in qualsiasi delle centinaia di "social-network".
Le più grandi risate(forzate), le più idiote bambinesche cretinate, le maggiori offese e parolacce spesso si leggono(ovviamente per sola documentazione ed esame del fenomeno) in questi milioni di form postati minuto per minuto picchiettando con velocità sulle tastiere senza fare, magari, attenzione all'inciampo, ma per l'obbligo di essere sempre presenti e connessi.
E si asserisce che tutto è normale, che fa parte dell'evoluzione, che non è vero che il cervello si sposti verso una parziale(o settoriale) atrofia.
Valori in cui il godimento, l'egoismo, l'arroganza, il senso di intangibilità, la percezione che tutto sia dovuto e che del mondo non ne importi nulla, sono queste le caratteristiche che informano, chi ha maggiore età (ma non per questo sia per forza vissuto in periodi paradisiaci), di un futuro prossimo non certo auspicabile, ma che i più giovani forse accetteranno comunque come normale.
8 ottobre 2016 9:41 - alessandro1413
Pienamente daccordo con lucillafiaccola e savpg, poi non capisco perche´prendere spunto dai ristoratori spagnoli quando in patria la casistica sarebbe molto ricca di situazioni. La societa´ si e´ imbastardita in tutti i suoi livelli e ceti, questi esempi potrebbero valere per qualsiasi attivita´ commerciale o di servizi in cui vi e´ un costante rapporto fra cliente/utente e azienda/ente.
Il fatto che tutti ormai possano permettersi cene, viaggi, vacanze, svaghi, senza alcun mezzo per comprenderne l´essenza ma solamente per mode massificate dai media, ha appiattito il livello della societa´, una volta uno non scolarizzato evitava per sua propria iniziativa di "avventurarsi"
in determinate situazioni che non comprendeva o che riteneva di livello superiore al proprio, oggi il bassissimo livello della qualita´ della scolarizzazione, la perenne e diffusa coscienza da protagonismo, l´edonismo e il narcisismo fanno si che questi elementi, una volta rari, siano oggi "massa", provate a piazzarvi davanti ad una scuola media alle ore 13 e ammirate quelle figure in attesa dei propri pargoli, no, non vi siete sbagliati, non sono le selezioni del grande fratello, ahime´ sono i genitori d´oggi, figli di FB...
7 ottobre 2016 14:35 - savpg8801
Chissà per quali ragioni i ristoranti, le osterie, le bettole, gli agriturismo, le mense finte, le degustazioni, di città, campagna, mare e montagna sono milioni e milioni?
Per il motivo che la gente è sempore fuori di casa e che fa? magna, spende, beve, crapula, scaffa, poi si vanta di averne provati migliaia e di non essere mai contento se dovesse fermarsi. Una sorta di cibo-dipendenza.
Perchè sorgono fiere e manifestazioni quali cibus magna eno gastro? addirittura a Milano milioni di affamati gastrodipendenti colà si sono recati a spendere, a smascellarsi, a far commenti, a facebookkare i risultati e le foto di inverosimili opere d'arte quali la fine del mondo dell'esistenza. Già.. a spendere migliaia e migliaia di euro annui, e tantissimi non battono ciglio, ma al costo di una pizzata rompono l'anima per un aumento di tariffa acqua o di canone tv.
La "cultura" più anziana appena in senso definito comportamentale, è sempre stata quella di usufruire di ristoranti allorchè ce ne fosse assoluta necessità tipo un viaggio, un'uscita per lavoro, qualche festa importante all'anno, e poco altro. Ora si deve mangiare fuori nove giorni su sette. Poi la gente, anche quelli che non potrebbero spendere, dichiarano che è normale, che sennò non sei inserito, che la figura del tirchio non la faccio, che i miei soldi ed anche quelli presi a prestito me li mangio come voglio e regalo la grassa mercede ai cuochi e agli osti della malora che poi ne danno una parte allo stato( col kaiser). E non tralasciamo le ciberie per centinaia di milioni di animali che si sono voluti, ma che hanno anche imposti.
Adesso un giovanetto a cominciare dall'asilo, fa feste, specie a ristoranti o altro, almeno cento-duecento volte all'anno e i genitori non battono ciglio- dediti come sono anch'essi alla crapula. Ecco il vero paese di bengodi ambìto da tutti i migratori, a cominciare dagli albanesi degli anni settanta ottanta che vedevano la nostra tv ricca di vita e godimenti.
Poi facciamo le punte e le pulci a qualche cattivone pretenzioso che con un po' più di grinta vorrebbe meglio ripagati i tanti soldi che butta.
6 ottobre 2016 19:22 - lucillafiaccola1796
queste cose possono capitare in spagna dove i ristoratori non sono riciclatori. In italia sono loro gli arroganti che trattano il "cliente" come un subordinato ultimo in grado e neance gli fanno la ricevuta fiscale.
Ma poi, se uno deve inginocchiarsi per pagare una pietanza in un ristorante ce a casa sua è più buona, ce ci va a fare? E' masochista e a noi i maso non piacciono, cosi come non ci piacciono i sadici.
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