C'e differenza tra il regolamentare per il bene di tutti con
regole ben precise di salvaguardia ed invece,spingere
all'uso,per attuare una speculazione vergognosa ... chi
vuol rovinarsi col gioco e comunque libero di farlo,non e
stato mai perseguitato dal proibizionismo,o le sue
problematiche fatte aumentare a dismisura,come e accade con
le sostanze,ma se ti do la possibilità ogni dieci metri di
giocare,di invogliarti,martellandoti anche con
pubblicità,ovunque e su ogni mezzo di
comunicazione,informazione,di cosa stiamo parlando ? non
facciamo gli gnorri,un po di onestà intellettuale ! sloot e
grattini hanno agganciato un infinità di persone in una
situazione di recessione,ma non diciamo baggianate,e stata
messa su una speculazione immonda,giocando sulla psicologia
e debolezza umana "ECCEDENDO" ed ora si vorrebbe fare la
stesa cosa sulla canapa,monopolizzandola e scippandola per
la seconda volta dal suo stato naturale di patrimonio
dell'umanità a costo zero ! Un sistema che sta arrancando
su multe,gioco d'azzardo,speculazione sui vizi ecc ci stanno
obbligando a tassarci da soli,spalancate gli occhi,siamo
governati da disperati che non hanno più misura sulle cose
! Ripeto chi vuol giocare,lo può fare liberamente,qui si
parla di non incentivare,di non innescare speculazione,non
di vietare,poi diventa difficile tornare indietro,per questo
non dovrebbe nemmeno passare il monopolio sulla canapa,senza
la possibilità della coltivazione personale,la quale,
abbatte o frena,la speculazione indotta dal proibizionismo o
da monopoli i quali hanno solo interesse a procurasi nuovi
clienti,nell'economia basata sulla follia e su speculazioni
vergognose !
14 settembre 2016 21:31 - ennius 4531
L’olio di Cannabis ha trattato l’epilessia già 173 anni
fa
Ogni giorno leggo articoli di scoperte scientifiche sulle
proprietà mediche della Cannabis, questa mattina ho letto
un articolo su come il CBD è “una medicina miracolosa per
l’epilessia pediatrica”.
Amylea Nunez, due mesi, è stata la paziente più giovane
cui è stato prescritto l’olio di Cannabis. Tuttavia, lei
non è stata la paziente più giovane a essere stata
trattata con l’olio di Cannabis per l’epilessia
pediatrica, questa non è una nuova scoperta, si tratta
semplicemente di una riscoperta.
È possibile leggere la storia straordinaria della piccola
Amylea: la neonata supera le crisi convulsive dopo essere
diventata la più giovane paziente ad assumere l’olio di
Cannabis.
William_Brooke_O’Shaughnessy_1Dr WB O’Shaughnessy (link
al documento originale)
Nel 1840, medici dell’epoca vittoriana trattavano i
pazienti con estratti di Cannabis per molte malattie, tra
cui tinture per il trattamento di bambini affetti da
epilessia.
Uno dei miei preferiti era il pioniere dr. William Brooke
O’Shaughnessy MD (Medicinae Doctor), un medico irlandese,
chirurgo, professore di chimica, scienziato e innovatore, è
stato un pioniere della ‘terapia endovenosa’ lui era
stato accreditato per l’introduzione della Cannabis nella
medicina occidentale.
O’Shaughnessy si laureò nel 1829 con un dottorato in
medicina presso l’Università di Edimburgo. Nel 1831, alla
giovane età di 22 anni, aveva studiato il colera e il suo
lavoro anticipatore ha portato allo sviluppo di fluidi da
somministrare per via endovenosa e alla terapia di
sostitutiva degli elettroliti.
Nel 1833, O’Shaughnessy si trasferisce a Calcutta, in
India a lavorare per la British East India Company
(Compagnia Britannica delle Indie Orientali), durante la sua
permanenza nella città indiana sviluppato nuove tecniche di
estrazione dei cannabinoidi, che ha approntato e usato per
il trattamento di pazienti affetti da, colera, tetano, come
analgesico, per i reumatismi e nell’epilessia dei
neonati.
In India, ha studiato inizialmente la farmacologia botanica
e chimica, pubblicando il suo primo articolo sulla Cannabis
medica nel 1839.
Nel suo articolo “Sui preparativi della Canapa Indiana, o
Gunjah”, pubblicato sul Provincial Medical Journal
(l’attuale British Medical Journal, una delle prime
riviste di medicina generale al mondo) a Londra il 4
febbraio 1843, O’Shaughnessey riporta il caso di un
bambino, poco più di un mese, cui ha somministrato una
tintura a base di etanolo (alcool ) di Cannabis.
Ricordate per favore che questo è stato scritto 173 anni
fa.
8 settembre 2016 11:45 - RUFUS333
bisogna insegnare fin dalle elementari la prevenzione contro
tutte le sostanze negative,alcool,fumo,gioco
d'azzardo,droghe
altrimenti solo fuffa,il proibizionismo è il peggio del
peggio,==criminalità
6 settembre 2016 13:43 - ennio4531
IL MAGGIOR SINDACATO DI POLIZA ITALIANA SI SCHIERA :
LEGALIZZARE LA CANNABIS E' UNA BUONA IDEA
Dopo la Direzione nazionale antimafia e il presidente
dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone anche il
maggior sindacato di polizia, il Siulp, prende posizione
aprendo alla possibilità di una legalizzazione della
cannabis. Il segretario generale del sindacato, Felice
Romani, ha affermato: «Se la cannabis fosse somministrata
attraverso un circuito legale sarebbe meno pericolosa e non
conterrebbe quegli additivi chimici e inquinanti che fanno
più danni dello stesso principio attivo. Oggi la
microcriminalità, o criminalità diffusa, è alimentata
soprattutto dai giovani che proprio per procurarsi queste
sostanze si rivolgono al mercato nero e commettono reati
come furti, scippi e rapine, i più odiosi nel sentire
comune».
Siamo ancora lontani da ciò che accade negli Usa, dove i
poliziotti contro il proibizionismo hanno fondato
un’associazione che finanzia campagne per la
legalizzazione e per spiegare come essa sia fondamentale per
permettere alle forze dell’ordine di liberare risorse
economiche ed umane per perseguire i reati più gravi, ma la
presa di posizione del Siulp, che con oltre 25mila iscritti
è il più rappresentativo tra i sindacati di polizia,
rappresenta sicuramente una notizia rilevante che era
tutt’altro che scontata nel panorama italiano: a quanto
pare non tutti i poliziotti italiani trovano intelligente
continuare a impegnare buona parte delle pattuglie per
inseguire ragazzini con due grammi di erba in tasca.
Altri sindacati di polizia si sono invece espressi
contrariamente ad ogni ipotesi di legalizzazione. Tra questi
il Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) che in un comunicato
ha affermato che «vietare l’uso delle droghe di qualsiasi
tipo e’ la concretizzazione di una scelta etico-morale che
mira a ridimensionare la cultura dello sballo e la
promozione dei falsi valori e degli stili di vita decadenti
e degenerativi». Per la cronaca il Sap è lo stesso
sindacato al cui congresso venne riservata un’ovazione ai
poliziotti condannati per l’uccisione di Federico
Aldovrandi.
3 settembre 2016 18:31 - lucillafiaccola1796
non è che un fuori di testa può arrogarsi il "diritto" in
questo caso il "rovescio" di fare come gli pare e quando gli
pare tutte le azzate che gli vengono in testa. Ed il cattivo
esempio alle altre $cimmie che vedono acà zia e gli piglia
la fantasia? Ma solo Noi non possiamo fare come azzo ci pare
perché rispettiamo le regole del Buon Senso Logico e così
faceno non solo non danneggiamo nessuno, ma facciamo la cosa
giusta d'esempio a tutti?