Vent’anni fa solo un quarto della popolazione era
favorevole alla legalizzazione. La quota, in crescita dal
2007, oggi è al 46%. Un terzo degli italiani resta
totalmente contrario
Legalizzare o non legalizzare la cannabis? Il dibattito ha
una lunga storia che origina dagli ultimi decenni del secolo
scorso. Dal 1997 a oggi l’accordo o il disaccordo sulla
legalizzazione delle droghe leggere ha subito una
significativa evoluzione. Quattro lustri fa solo un quarto
della popolazione era favorevole a tale ipotesi. Una
posizione minoritaria che è rimasta tale fino a metà del
primo decennio del XXI secolo. A partire dal 2007 (anno
successivo alla legge Fini-Giovanardi e agli inasprimenti
punitivi da essa introdotti) si registra una costante salita
dei favorevoli, che arrivano a un terzo dell’opinione
pubblica nel 2010, per salire al 43% nel 2014 (anno in cui
la Consulta boccia la Fini-Giovanardi) e al 46% di
quest’anno. Nell’arco di venti anni è avvenuto un
deciso mutamento di opinione, con il raddoppio della spinta
aperturista, mentre il fronte avverso ha vissuto un
progressivo prosciugamento.
Il tema presenta differenti sfaccettature. Le droghe leggere
– ha affermato recentemente Roberto Saviano – sono merce
di scambio tra terroristi e organizzazioni criminali. Per
questo la legalizzazione indebolirà le mafie.
argomento che convince buona parte dell’opinione pubblica
(50%) e che va analizzato con attenzione. I favorevoli alla
legalizzazione per colpire le mafie sono maggiormente
presenti tra gli elettori del Pd e dei Cinquestelle, ma ne
troviamo una buona quantità anche tra le fila degli
elettori di Forza Italia e della LegaNord. Complessivamente,
i contrari “senza se e senza ma” alla legalizzazione
sono un terzo degli italiani, mentre un quinto resta in
bilico tra le due posizioni.
Se è vero che nel Paese sull’argomento incontriamo delle
maggioranze politicamente identificabili, è altrettanto
vero che esso taglia tangenzialmente tutti i partiti. Gli
elettori della LegaNord, ad esempio, appaiono divisi in due
nette fazioni di peso equipollente, mentre quelli di Forza
Italia risultano leggermente più schierati per il no (anche
se di soli 4 punti). Nel Paese esiste, allo stato attuale,
una maggioranza relativa (e non assoluta) a favore della
legalizzazione, mentre le posizioni di netta contrarietà,
nel corso del tempo, hanno perso parte della spinta
propulsiva
Cambiando punto di osservazione e passando dalla politica
alla dimensione generazionale, possiamo osservare che la
faglia di separazione sulla legalizzazione scorre lungo
l’asse dell’età. Tra gli under 34 anni, infatti, la
maggioranza dei favorevoli è assoluta (56%), mente tra gli
over 55 le posizioni avverse a ipotesi liberazioniste
restano, di sei punti, superiori a quelle aperturiste. Anche
in questo caso possiamo parlare di un’evoluzione nel tempo
degli atteggiamenti, determinata dal permanere su posizioni
di apertura da parte dei giovani e dell’accedere alle
classi di età maggiori di quanti, negli scorsi venti anni,
avevano già espresso posizioni favorevoli alla
liberalizzazione.
In piena coerenza con questa evoluzione troviamo il favore,
da parte dell’opinione pubblica, dell’ipotesi della
produzione e della vendita della cannabis sotto il controllo
del Monopolio di Stato (sempre con il chiaro obiettivo di
tagliare l’erba sotto i piedi alla criminalità
organizzata).
Per completare il quadro è utile ricordare il favore, quasi
unanime, per l’uso terapeutico della cannabis. In questi
anni, quindi, è avvenuto un triplice processo di mutamento
tra gli italiani. Si è infragilito il senso di
pericolosità di questa sostanza e il suo essere anticamera
all’uso delle droghe pesanti; si è via via
de-ideologizzato il confronto, relegando le posizioni
oltranziste alle parti minoritarie di entrambi gli
schieramenti; si è insediato un senso d’inefficacia delle
misure repressive, con l’insediarsi di un atteggiamento
più pragmatico, volto ad affrontare il tema in modo
razionale e con l’aspirazione a colpire e destabilizzare
le fonti di reddito e gli spazi di manovra della
criminalità.
27 agosto 2016 16:55 - ennius4531
... ennio4531 é solo un'ombra tossica che si attacca da
parassita ai nickname degli altri scimmiottandoli
approfittando del carente controllo da parte di Aduc dei
nuovi nick.
Che lo Stato accetti di immettere ulteriore pattume ludico
sul mercato legale rappresenta una ulteriore violazione
delle norme costituzionali che impongono allo Stato in base
all'art.32 di ...
'La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto
dell'individuo e interesse della collettività..' .
L'interesse della collettività va tutelato anche da chi,
scambiando per diritti i propri capricci, può rappresentare
un pericolo per gli altri come le ricerche specialistiche
hanno evidenziato alla faccia delle maggioranze o minoranze.
Da Aduc
Notizia 12 maggio 2016 11:56
USA - Cannabis legalizzata. Incidenti stradali
raddoppiati
Incidenti stradali raddoppiati negli Stati americani che
hanno recentemente legalizzato la marijuana fra chi fa uso
di questa sostanza. Lo rivela l'ultima ricerca della AAA
Foundation for Traffic Safety, secondo cui i limiti di legge
sul consumo di cannabis consentito per guidare sono
arbitrari e non supportati dalla scienza, cosa che potrebbe
tradursi in un pericolo concreto per gli automobilisti.
Washington è stato uno dei primi Stati a legalizzare l'uso
ricreativo di marijuana, e questi risultati sollevano
preoccupazione, dato che almeno altri 20 Stati Usa stanno
considerando di fare la stessa scelta quest'anno. La
Fondazione ha esaminato proprio la situazione dello Stato di
Washington, che ha legalizzato la marijuana nel dicembre del
2012. I ricercatori hanno scoperto che la percentuale di
conducenti coinvolti in incidenti mortali che avevano
recentemente consumato cannabis è più che raddoppiata:
dall'8 al 17% tra il 2013 e il 2014.
E' inoltre emerso che un conducente su 6 coinvolto in
incidenti mortali nel 2014 aveva recentemente usato
marijuana. "Questo aumento significativo è allarmante", ha
detto Peter Kissinger, presidente e Ceo della Fondazione
AAA. "Washington deve servire come 'caso studio' per aprire
gli occhi su quello che può verificarsi negli altri Stati
per quanto riguarda la sicurezza stradale, dopo la
legalizzazione della droga".
Altra ricerca ..
La Cannabis triplica gli incidenti mortali sulle strade .
Incidenti mortali che coinvolgono l’uso di marijuana sono
triplicati nell’ultimo decennio, lo sostengono i
ricercatori in Rapporto elaborato dalla Mailman School of
Public Health della Columbia University.
Chi assume marijuana guida più o meno allo stesso modo di
chi ha abusato di alcol, ha spiegato Jonathan Adkins, vice
direttore esecutivo dell’Associazione Governors Highway
Safety. Si altera la capacita’ di giudizio, riduce la
vista e rende una persona più distratta e con più
probabilità di correre rischi durante la guida.
"E ‘un campanello d’allarme per noi nella Sicurezza
stradale”, ha detto Adkins . “La legalizzazione della
cannabis sta per diffondersi ad altri stati. Non è nemmeno
una questione di parte, a questo punto. La nostra previsione
è questa situazione diventerà la norma piuttosto che
l’eccezione”.
27 agosto 2016 10:52 - ennio4531
CANNABIS LEGALE L'ITALIA COMINCIA A CREDERCI
Vent’anni fa solo un quarto della popolazione era
favorevole alla legalizzazione. La quota, in crescita dal
2007, oggi è al 46%. Un terzo degli italiani resta
totalmente contrario
Legalizzare o non legalizzare la cannabis? Il dibattito ha
una lunga storia che origina dagli ultimi decenni del secolo
scorso. Dal 1997 a oggi l’accordo o il disaccordo sulla
legalizzazione delle droghe leggere ha subito una
significativa evoluzione. Quattro lustri fa solo un quarto
della popolazione era favorevole a tale ipotesi. Una
posizione minoritaria che è rimasta tale fino a metà del
primo decennio del XXI secolo. A partire dal 2007 (anno
successivo alla legge Fini-Giovanardi e agli inasprimenti
punitivi da essa introdotti) si registra una costante salita
dei favorevoli, che arrivano a un terzo dell’opinione
pubblica nel 2010, per salire al 43% nel 2014 (anno in cui
la Consulta boccia la Fini-Giovanardi) e al 46% di
quest’anno. Nell’arco di venti anni è avvenuto un
deciso mutamento di opinione, con il raddoppio della spinta
aperturista, mentre il fronte avverso ha vissuto un
progressivo prosciugamento.
Il tema presenta differenti sfaccettature. Le droghe leggere
– ha affermato recentemente Roberto Saviano – sono merce
di scambio tra terroristi e organizzazioni criminali. Per
questo la legalizzazione indebolirà le mafie.
argomento che convince buona parte dell’opinione pubblica
(50%) e che va analizzato con attenzione. I favorevoli alla
legalizzazione per colpire le mafie sono maggiormente
presenti tra gli elettori del Pd e dei Cinquestelle, ma ne
troviamo una buona quantità anche tra le fila degli
elettori di Forza Italia e della LegaNord. Complessivamente,
i contrari “senza se e senza ma” alla legalizzazione
sono un terzo degli italiani, mentre un quinto resta in
bilico tra le due posizioni.
Se è vero che nel Paese sull’argomento incontriamo delle
maggioranze politicamente identificabili, è altrettanto
vero che esso taglia tangenzialmente tutti i partiti. Gli
elettori della LegaNord, ad esempio, appaiono divisi in due
nette fazioni di peso equipollente, mentre quelli di Forza
Italia risultano leggermente più schierati per il no (anche
se di soli 4 punti). Nel Paese esiste, allo stato attuale,
una maggioranza relativa (e non assoluta) a favore della
legalizzazione, mentre le posizioni di netta contrarietà,
nel corso del tempo, hanno perso parte della spinta
propulsiva
Cambiando punto di osservazione e passando dalla politica
alla dimensione generazionale, possiamo osservare che la
faglia di separazione sulla legalizzazione scorre lungo
l’asse dell’età. Tra gli under 34 anni, infatti, la
maggioranza dei favorevoli è assoluta (56%), mente tra gli
over 55 le posizioni avverse a ipotesi liberazioniste
restano, di sei punti, superiori a quelle aperturiste. Anche
in questo caso possiamo parlare di un’evoluzione nel tempo
degli atteggiamenti, determinata dal permanere su posizioni
di apertura da parte dei giovani e dell’accedere alle
classi di età maggiori di quanti, negli scorsi venti anni,
avevano già espresso posizioni favorevoli alla
liberalizzazione.
In piena coerenza con questa evoluzione troviamo il favore,
da parte dell’opinione pubblica, dell’ipotesi della
produzione e della vendita della cannabis sotto il controllo
del Monopolio di Stato (sempre con il chiaro obiettivo di
tagliare l’erba sotto i piedi alla criminalità
organizzata).
Per completare il quadro è utile ricordare il favore, quasi
unanime, per l’uso terapeutico della cannabis. In questi
anni, quindi, è avvenuto un triplice processo di mutamento
tra gli italiani. Si è infragilito il senso di
pericolosità di questa sostanza e il suo essere anticamera
all’uso delle droghe pesanti; si è via via
de-ideologizzato il confronto, relegando le posizioni
oltranziste alle parti minoritarie di entrambi gli
schieramenti; si è insediato un senso d’inefficacia delle
misure repressive, con l’insediarsi di un atteggiamento
più pragmatico, volto ad affrontare il tema in modo
razionale e con l’aspirazione a colpire e destabilizzare
le fonti di reddito e gli spazi di manovra della
criminalità.
26 agosto 2016 19:30 - ennius4531
. ennius4531 é solo uno furbastro parassita che si
impossessa dei nickname degli altri ( differenziandosi solo
per uno spazio bianco all'inizio del nick ) approfittando,
se ne deduce, del carente controllo da parte di Aduc
nell'accettazione dei nuovi nick.
Intanto la ricerca specialistica , alla faccia delle
maggioranze o minoranze, ci dice che ...
Da Aduc
Notizia 11 ottobre 2013 18:54
"Dire "si'" alla marijuana aumenta le probabilita' di
concedere un "si'" anche ad altre tipologie di stupefacenti
piu' pericolose, secondo un nuovo studio statunitense che ha
coinvolto un campione di 29054 studenti delle scuole
superiori.
Dai dati e' emerso che fumare marijuana rende piu'
possibilisti e meno giudicanti relativamente all'uso di
altre droghe piu' pesanti, come cocaina, crack, LSD, eroina,
anfetamine ed ecstasy. In pratica, l'assunzione di una droga
rende meno critici rispetto all'assunzione di altre
droghe.
Chi fuma marijuana tende ad essere meno giudicante in
particolare verso l'utilizzo delle cosiddette droghe
"socialmente accettabili" come LSD, anfetamine ed ecstasy.
Gli studenti dal background socio-economico piu' elevato
sono apparsi piu' tolleranti verso gli stupefacenti socially
acceptable mentre le donne in generale sono risultate piu'
inclini a dire "no" a droghe come cocaina, crack, LSD e
ecstasy.
Lo studio e' stato condotto da Joseph Palamar della New York
University e pubblicato su Prevention Science."
26 agosto 2016 18:23 - ennio4531
CANNABIS LEGALE L'ITALIA COMINCIA A CREDERCI
Vent’anni fa solo un quarto della popolazione era
favorevole alla legalizzazione. La quota, in crescita dal
2007, oggi è al 46%. Un terzo degli italiani resta
totalmente contrario
Legalizzare o non legalizzare la cannabis? Il dibattito ha
una lunga storia che origina dagli ultimi decenni del secolo
scorso. Dal 1997 a oggi l’accordo o il disaccordo sulla
legalizzazione delle droghe leggere ha subito una
significativa evoluzione. Quattro lustri fa solo un quarto
della popolazione era favorevole a tale ipotesi. Una
posizione minoritaria che è rimasta tale fino a metà del
primo decennio del XXI secolo. A partire dal 2007 (anno
successivo alla legge Fini-Giovanardi e agli inasprimenti
punitivi da essa introdotti) si registra una costante salita
dei favorevoli, che arrivano a un terzo dell’opinione
pubblica nel 2010, per salire al 43% nel 2014 (anno in cui
la Consulta boccia la Fini-Giovanardi) e al 46% di
quest’anno. Nell’arco di venti anni è avvenuto un
deciso mutamento di opinione, con il raddoppio della spinta
aperturista, mentre il fronte avverso ha vissuto un
progressivo prosciugamento.
Il tema presenta differenti sfaccettature. Le droghe leggere
– ha affermato recentemente Roberto Saviano – sono merce
di scambio tra terroristi e organizzazioni criminali. Per
questo la legalizzazione indebolirà le mafie.
argomento che convince buona parte dell’opinione pubblica
(50%) e che va analizzato con attenzione. I favorevoli alla
legalizzazione per colpire le mafie sono maggiormente
presenti tra gli elettori del Pd e dei Cinquestelle, ma ne
troviamo una buona quantità anche tra le fila degli
elettori di Forza Italia e della LegaNord. Complessivamente,
i contrari “senza se e senza ma” alla legalizzazione
sono un terzo degli italiani, mentre un quinto resta in
bilico tra le due posizioni.
Se è vero che nel Paese sull’argomento incontriamo delle
maggioranze politicamente identificabili, è altrettanto
vero che esso taglia tangenzialmente tutti i partiti. Gli
elettori della LegaNord, ad esempio, appaiono divisi in due
nette fazioni di peso equipollente, mentre quelli di Forza
Italia risultano leggermente più schierati per il no (anche
se di soli 4 punti). Nel Paese esiste, allo stato attuale,
una maggioranza relativa (e non assoluta) a favore della
legalizzazione, mentre le posizioni di netta contrarietà,
nel corso del tempo, hanno perso parte della spinta
propulsiva
Cambiando punto di osservazione e passando dalla politica
alla dimensione generazionale, possiamo osservare che la
faglia di separazione sulla legalizzazione scorre lungo
l’asse dell’età. Tra gli under 34 anni, infatti, la
maggioranza dei favorevoli è assoluta (56%), mente tra gli
over 55 le posizioni avverse a ipotesi liberazioniste
restano, di sei punti, superiori a quelle aperturiste. Anche
in questo caso possiamo parlare di un’evoluzione nel tempo
degli atteggiamenti, determinata dal permanere su posizioni
di apertura da parte dei giovani e dell’accedere alle
classi di età maggiori di quanti, negli scorsi venti anni,
avevano già espresso posizioni favorevoli alla
liberalizzazione.
In piena coerenza con questa evoluzione troviamo il favore,
da parte dell’opinione pubblica, dell’ipotesi della
produzione e della vendita della cannabis sotto il controllo
del Monopolio di Stato (sempre con il chiaro obiettivo di
tagliare l’erba sotto i piedi alla criminalità
organizzata).
Per completare il quadro è utile ricordare il favore, quasi
unanime, per l’uso terapeutico della cannabis. In questi
anni, quindi, è avvenuto un triplice processo di mutamento
tra gli italiani. Si è infragilito il senso di
pericolosità di questa sostanza e il suo essere anticamera
all’uso delle droghe pesanti; si è via via
de-ideologizzato il confronto, relegando le posizioni
oltranziste alle parti minoritarie di entrambi gli
schieramenti; si è insediato un senso d’inefficacia delle
misure repressive, con l’insediarsi di un atteggiamento
più pragmatico, volto ad affrontare il tema in modo
razionale e con l’aspirazione a colpire e destabilizzare
le fonti di reddito e gli spazi di manovra della
criminalità.
26 agosto 2016 14:13 - ennius4531
. ennius4531 é solo uno furbastro parassita che si
impossessa dei nickname degli altri ( differenziandosi solo
per uno spazio bianco all'inizio del nick ) approfittando,
se ne deduce, del carente controllo da parte di Aduc
nell'accettazione dei nuovi nick.
Intanto la ricerca specialistica , alla faccia delle
maggioranze o minoranze, ci dice che ...
Da Aduc
Notizia 11 ottobre 2013 18:54
"Dire "si'" alla marijuana aumenta le probabilita' di
concedere un "si'" anche ad altre tipologie di stupefacenti
piu' pericolose, secondo un nuovo studio statunitense che ha
coinvolto un campione di 29054 studenti delle scuole
superiori.
Dai dati e' emerso che fumare marijuana rende piu'
possibilisti e meno giudicanti relativamente all'uso di
altre droghe piu' pesanti, come cocaina, crack, LSD, eroina,
anfetamine ed ecstasy. In pratica, l'assunzione di una droga
rende meno critici rispetto all'assunzione di altre
droghe.
Chi fuma marijuana tende ad essere meno giudicante in
particolare verso l'utilizzo delle cosiddette droghe
"socialmente accettabili" come LSD, anfetamine ed ecstasy.
Gli studenti dal background socio-economico piu' elevato
sono apparsi piu' tolleranti verso gli stupefacenti socially
acceptable mentre le donne in generale sono risultate piu'
inclini a dire "no" a droghe come cocaina, crack, LSD e
ecstasy.
Lo studio e' stato condotto da Joseph Palamar della New York
University e pubblicato su Prevention Science."
21 agosto 2016 12:49 - ennius4531
... il disagiato23 é solito usare gli ammalati per
giustificare canna per tutti e mi attribuisce ,
inventandosele, espressione di derisione nei loro riguardi
che sono frutto di ombre del suo comprendonio afflitto da
neuroni affumicati.
Nulla di nuovo sotto questo sole alla luce di numerose
ricerche che hanno messo in evidenza comportamenti schizoidi
di simili soggetti portati ad intimidire le controparti
invocando la loro cancellazione dal forum e anche con
chimeriche minacce legali .
Alcune chicche dell'impegno del disagiato23 , che mentre
invoca rispetto degli ammalati dichiarandosi loro scudiero,
usa espressioni dispregiative nei loro riguardi e suggerisce
pratiche ai sani sul come ci si deve cannare al meglio forte
della sua esperienza ultraventennale...
______________________________________________
7 settembre 2015 18:15 - Starfighter23
TORNA A PULIRE IL CULO AI TOSSICI IN COMUNITA' COGLIONE
MUCCIOLENNIO
28 agosto 2015 15:13 - Starfighter23
.....
LA STORIA CHE IL VAPORIZZATORE LO USANO SOLO I MALATI E' UN
ENORME PUTTANATA,E' IL MIGLIOR MODO CHE STARE HIGH E' LA
PROVA STA NEL FATTO CHE IN TUTTE LE CANNABIS CUP LA GIURIA
TESTA I SAMPLE DI CANNABIS TUTTI CON IL VAPORIZZATORE,QUINDI
CREDIMI NON SAI DI COSA PARLI,COSA CREDEVI CHE LA GIURIA SI
METTEVA A ROLLARE 3000 CANNE DI CARTA PER TESTARE I SAMPLES?
......
hai mai fatti dabbing?sai cos'e'?al momento e' la tecnica
piu usata qui per consumare cannabis,tutti vaporizzano
estratti su bracieri di titanio e ceramica con dei
bubbler,questa cosa e' fa femminucce???sai di cosa parlo? "
"Senti ho 40 anni e ho consumato cannabis da quando ho 14
anni .."
' .. non potrai mai goderti i piaceri della cannabis..'.
____________________________________________
.... pifferaio ....
21 agosto 2016 4:54 - Starfighter23
.....Per cui, se esiste il divieto, chiedo scusa di aver
pensato male.....
PER LA PRIMA VOLTA IL NOSTRO DEFICENTE DI FIDUCIA CHIEDE
SCUSA DOPO AVER DIFFAMATO L'AVVOCATO DI NANNA PER AVER
MONTATO IL CASO AD ARTE
FACCIAMO I COMPLIMENTI A QUESTO SCIACALLO CHE DOPO AVER
FATTO IRONIA SUL CASO PELLEGRINI ADESSO PROVA ANCHE A
SCUSARSI,ENNIUS4531 IL PAPPAGALLO PREFERITO DELLO STAFF DI
ADUC DROGHE CHE LI FORNISCE IL MATERIALE DI PROPAGANDA
Per cui, se esiste il divieto, chiedo scusa di aver pensato
male, ma se tale divieto non esiste,questo significa che il
caso Pellegrini é stato montato ad arte.......
COME SI VEDE SI CONTINUA A DUBITARE E A DARE DEL BUGIARDO E
MONTATORE DI CASI ALL'AVVOCATO DI NANNA,VORRA DIRE CHE IL
NOSTRO VECCHIETTO VERRA' A RISPONDERNE NELLE SEDI
OPPORTUNE,PER LE GRAVI AFFERMAZIONI FATTE,FACENDOSI BEFFA
SUL CASO PELLEGRINI,IO FOSSI IN TE FAREI UNA RETTIFICA
...Dubito che il magistrato abbia vietato a Pellegrini
l'assunzione di farmaci cannabinoidi pena il ritorno in
carcere.
Ho l'impressione che il caso sia sfruttato per altri
evidenti scopi
IMBECILLE4531 PARLACI DEI MINORENNI CHE CURATE A BOTTE DI
XANAX E BENZODIAZEPINE PER CURARE UNA PRESUNTA DIPENDENZA DA
CANNABIS NEI VOSTRI CENTRI
OCCUPATI DI TRATTAMENTI PENSIONISTICI COME TI E' CONSUETO
FARE FIGLIO DI PUTTANA,NON MI RISULTA CHE LA CANNABIS SIA UN
ARGOMENTO PER SETTANTENNI SUONATI COME TE
PULISCITI IL CULO CON I TUOI STUDI MONTATI E COMMISSIONATI
AD ARTE DA SCIACALLI DI MERDA COME TE IDIOTA4531
..spiazzato dai fatti, non gli rimane che affabulare ovvero
suonare il... piffero...
IL PIFFERO LO SUONA TUA MADRE E TUA MOGLIE DA MOLTO TEMPO,E'
UNO DEI LORO PASSATEMPI PREFERITI
NON ABBIAMO BISOGNO DI VENDITORI DI PENTOLE USATE DELLA TUA
SPECIE
SEI L'UNICO DEFICENTE DELLA RETE CHE HA IL CORAGGIO DI
DERIDERE FABRIZIO PELLEGRINI,TI TORNERA' TUTTO CONTRO E
SPERA DI NON CAPITARMI MAI DI FRONTE,PERCHE' FARESTI MESI DI
OSPEDALE CON UNA CANNUCCIA IN BOCCA,BECCHINO DI MERDA
...Dubito che il magistrato abbia vietato a Pellegrini
l'assunzione di farmaci cannabinoidi pena il ritorno in
carcere.
Ho l'impressione che il caso sia sfruttato per altri
evidenti scopi
Per cui, se esiste il divieto, chiedo scusa di aver pensato
male, ma se tale divieto non esiste, questo significa che il
caso Pellegrini é stato montato ad arte........
TORNA A SCIACQUARE IL CULO DEI TOSSICI OSPITI DEI TUOI
CENTRI FIGLIO DI PUTTANA,TI TORNERA' TUTTO CONTRO,CERCATI SU
GOOGLE COSA VUOL DIRE AVERE IL KARMA SPORCO COME IL CATRAME
20 agosto 2016 23:12 - ennius4531
... il disagiato23 é solito usare gli ammalati per
giustificare canna per tutti e mi attribuisce ,
inventandosele, espressione di derisione nei loro riguardi
che sono frutto di ombre del suo comprendonio afflitto da
neuroni affumicati.
Nulla di nuovo sotto questo sole alla luce di numerose
ricerche che hanno messo in evidenza comportamenti schizoidi
di simili soggetti portati ad intimidire le controparti
invocando la loro cancellazione dal forum e anche con
chimeriche minacce legali .
Alcune chicche dell'impegno del disagiato23 , che mentre
invoca rispetto degli ammalati dichiarandosi loro scudiero,
usa espressioni dispregiative nei loro riguardi e suggerisce
pratiche ai sani sul come ci si deve cannare al meglio forte
della sua esperienza ultraventennale...
______________________________________________
7 settembre 2015 18:15 - Starfighter23
TORNA A PULIRE IL CULO AI TOSSICI IN COMUNITA' COGLIONE
MUCCIOLENNIO
28 agosto 2015 15:13 - Starfighter23
.....
LA STORIA CHE IL VAPORIZZATORE LO USANO SOLO I MALATI E' UN
ENORME PUTTANATA,E' IL MIGLIOR MODO CHE STARE HIGH E' LA
PROVA STA NEL FATTO CHE IN TUTTE LE CANNABIS CUP LA GIURIA
TESTA I SAMPLE DI CANNABIS TUTTI CON IL VAPORIZZATORE,QUINDI
CREDIMI NON SAI DI COSA PARLI,COSA CREDEVI CHE LA GIURIA SI
METTEVA A ROLLARE 3000 CANNE DI CARTA PER TESTARE I SAMPLES?
......
hai mai fatti dabbing?sai cos'e'?al momento e' la tecnica
piu usata qui per consumare cannabis,tutti vaporizzano
estratti su bracieri di titanio e ceramica con dei
bubbler,questa cosa e' fa femminucce???sai di cosa parlo? "
"Senti ho 40 anni e ho consumato cannabis da quando ho 14
anni .."
' .. non potrai mai goderti i piaceri della cannabis..'.
____________________________________________
.... pifferaio ....
20 agosto 2016 8:56 - Starfighter23
.....Per cui, se esiste il divieto, chiedo scusa di aver
pensato male.....
PER LA PRIMA VOLTA IL NOSTRO DEFICENTE DI FIDUCIA CHIEDE
SCUSA DOPO AVER DIFFAMATO L'AVVOCATO DI NANNA PER AVER
MONTATO IL CASO AD ARTE
FACCIAMO I COMPLIMENTI A QUESTO SCIACALLO CHE DOPO AVER
FATTO IRONIA SUL CASO PELLEGRINI ADESSO PROVA ANCHE A
SCUSARSI,ENNIUS4531 IL PAPPAGALLO PREFERITO DELLO STAFF DI
ADUC DROGHE CHE LI FORNISCE IL MATERIALE DI PROPAGANDA
Per cui, se esiste il divieto, chiedo scusa di aver pensato
male, ma se tale divieto non esiste,questo significa che il
caso Pellegrini é stato montato ad arte.......
COME SI VEDE SI CONTINUA A DUBITARE E A DARE DEL BUGIARDO E
MONTATORE DI CASI ALL'AVVOCATO DI NANNA,VORRA DIRE CHE IL
NOSTRO VECCHIETTO VERRA' A RISPONDERNE NELLE SEDI
OPPORTUNE,PER LE GRAVI AFFERMAZIONI FATTE,FACENDOSI BEFFA
SUL CASO PELLEGRINI,IO FOSSI IN TE FAREI UNA RETTIFICA
...Dubito che il magistrato abbia vietato a Pellegrini
l'assunzione di farmaci cannabinoidi pena il ritorno in
carcere.
Ho l'impressione che il caso sia sfruttato per altri
evidenti scopi
IMBECILLE4531 PARLACI DEI MINORENNI CHE CURATE A BOTTE DI
XANAX E BENZODIAZEPINE PER CURARE UNA PRESUNTA DIPENDENZA DA
CANNABIS NEI VOSTRI CENTRI
OCCUPATI DI TRATTAMENTI PENSIONISTICI COME TI E' CONSUETO
FARE FIGLIO DI PUTTANA,NON MI RISULTA CHE LA CANNABIS SIA UN
ARGOMENTO PER SETTANTENNI SUONATI COME TE
PULISCITI IL CULO CON I TUOI STUDI MONTATI E COMMISSIONATI
AD ARTE DA SCIACALLI DI MERDA COME TE IDIOTA4531
..spiazzato dai fatti, non gli rimane che affabulare ovvero
suonare il... piffero...
IL PIFFERO LO SUONA TUA MADRE E TUA MOGLIE DA MOLTO TEMPO,E'
UNO DEI LORO PASSATEMPI PREFERITI
NON ABBIAMO BISOGNO DI VENDITORI DI PENTOLE USATE DELLA TUA
SPECIE
SEI L'UNICO DEFICENTE DELLA RETE CHE HA IL CORAGGIO DI
DERIDERE FABRIZIO PELLEGRINI,TI TORNERA' TUTTO CONTRO E
SPERA DI NON CAPITARMI MAI DI FRONTE,PERCHE' FARESTI MESI DI
OSPEDALE CON UNA CANNUCCIA IN BOCCA,BECCHINO DI MERDA
...Dubito che il magistrato abbia vietato a Pellegrini
l'assunzione di farmaci cannabinoidi pena il ritorno in
carcere.
Ho l'impressione che il caso sia sfruttato per altri
evidenti scopi
Per cui, se esiste il divieto, chiedo scusa di aver pensato
male, ma se tale divieto non esiste, questo significa che il
caso Pellegrini é stato montato ad arte........
TORNA A SCIACQUARE IL CULO DEI TOSSICI OSPITI DEI TUOI
CENTRI FIGLIO DI PUTTANA,TI TORNERA' TUTTO CONTRO,CERCATI SU
GOOGLE COSA VUOL DIRE AVERE IL KARMA SPORCO COME IL CATRAME
18 agosto 2016 0:24 - ennius4531
... il disagiato23 é solito usare gli ammalati per
giustificare canna per tutti e mi attribuisce ,
inventandosele, espressione di derisione nei loro riguardi
che sono frutto di ombre del suo comprendonio afflitto da
neuroni affumicati.
Nulla di nuovo sotto questo sole alla luce di numerose
ricerche che hanno messo in evidenza comportamenti schizoidi
di simili soggetti portati ad intimidire le controparti
invocando la loro cancellazione dal forum e anche con
chimeriche minacce legali .
Alcune chicche dell'impegno del disagiato23 , che mentre
invoca rispetto degli ammalati dichiarandosi loro scudiero,
usa espressioni dispregiative nei loro riguardi e suggerisce
pratiche ai sani sul come ci si deve cannare al meglio forte
della sua esperienza ultraventennale...
______________________________________________
7 settembre 2015 18:15 - Starfighter23
TORNA A PULIRE IL CULO AI TOSSICI IN COMUNITA' COGLIONE
MUCCIOLENNIO
28 agosto 2015 15:13 - Starfighter23
.....
LA STORIA CHE IL VAPORIZZATORE LO USANO SOLO I MALATI E' UN
ENORME PUTTANATA,E' IL MIGLIOR MODO CHE STARE HIGH E' LA
PROVA STA NEL FATTO CHE IN TUTTE LE CANNABIS CUP LA GIURIA
TESTA I SAMPLE DI CANNABIS TUTTI CON IL VAPORIZZATORE,QUINDI
CREDIMI NON SAI DI COSA PARLI,COSA CREDEVI CHE LA GIURIA SI
METTEVA A ROLLARE 3000 CANNE DI CARTA PER TESTARE I SAMPLES?
......
hai mai fatti dabbing?sai cos'e'?al momento e' la tecnica
piu usata qui per consumare cannabis,tutti vaporizzano
estratti su bracieri di titanio e ceramica con dei
bubbler,questa cosa e' fa femminucce???sai di cosa parlo? "
"Senti ho 40 anni e ho consumato cannabis da quando ho 14
anni .."
' .. non potrai mai goderti i piaceri della cannabis..'.
____________________________________________
.... pifferaio ....
17 agosto 2016 23:53 - Starfighter23
.....Per cui, se esiste il divieto, chiedo scusa di aver
pensato male.....
PER LA PRIMA VOLTA IL NOSTRO DEFICENTE DI FIDUCIA CHIEDE
SCUSA DOPO AVER DIFFAMATO L'AVVOCATO DI NANNA PER AVER
MONTATO IL CASO AD ARTE
FACCIAMO I COMPLIMENTI A QUESTO SCIACALLO CHE DOPO AVER
FATTO IRONIA SUL CASO PELLEGRINI ADESSO PROVA ANCHE A
SCUSARSI,ENNIUS4531 IL PAPPAGALLO PREFERITO DELLO STAFF DI
ADUC DROGHE CHE LI FORNISCE IL MATERIALE DI PROPAGANDA
Per cui, se esiste il divieto, chiedo scusa di aver pensato
male, ma se tale divieto non esiste,questo significa che il
caso Pellegrini é stato montato ad arte.......
COME SI VEDE SI CONTINUA A DUBITARE E A DARE DEL BUGIARDO E
MONTATORE DI CASI ALL'AVVOCATO DI NANNA,VORRA DIRE CHE IL
NOSTRO VECCHIETTO VERRA' A RISPONDERNE NELLE SEDI
OPPORTUNE,PER LE GRAVI AFFERMAZIONI FATTE,FACENDOSI BEFFA
SUL CASO PELLEGRINI,IO FOSSI IN TE FAREI UNA RETTIFICA
...Dubito che il magistrato abbia vietato a Pellegrini
l'assunzione di farmaci cannabinoidi pena il ritorno in
carcere.
Ho l'impressione che il caso sia sfruttato per altri
evidenti scopi
IMBECILLE4531 PARLACI DEI MINORENNI CHE CURATE A BOTTE DI
XANAX E BENZODIAZEPINE PER CURARE UNA PRESUNTA DIPENDENZA DA
CANNABIS NEI VOSTRI CENTRI
OCCUPATI DI TRATTAMENTI PENSIONISTICI COME TI E' CONSUETO
FARE FIGLIO DI PUTTANA,NON MI RISULTA CHE LA CANNABIS SIA UN
ARGOMENTO PER SETTANTENNI SUONATI COME TE
PULISCITI IL CULO CON I TUOI STUDI MONTATI E COMMISSIONATI
AD ARTE DA SCIACALLI DI MERDA COME TE IDIOTA4531
..spiazzato dai fatti, non gli rimane che affabulare ovvero
suonare il... piffero...
IL PIFFERO LO SUONA TUA MADRE E TUA MOGLIE DA MOLTO TEMPO,E'
UNO DEI LORO PASSATEMPI PREFERITI
NON ABBIAMO BISOGNO DI VENDITORI DI PENTOLE USATE DELLA TUA
SPECIE
SEI L'UNICO DEFICENTE DELLA RETE CHE HA IL CORAGGIO DI
DERIDERE FABRIZIO PELLEGRINI,TI TORNERA' TUTTO CONTRO E
SPERA DI NON CAPITARMI MAI DI FRONTE,PERCHE' FARESTI MESI DI
OSPEDALE CON UNA CANNUCCIA IN BOCCA,BECCHINO DI MERDA
...Dubito che il magistrato abbia vietato a Pellegrini
l'assunzione di farmaci cannabinoidi pena il ritorno in
carcere.
Ho l'impressione che il caso sia sfruttato per altri
evidenti scopi
Per cui, se esiste il divieto, chiedo scusa di aver pensato
male, ma se tale divieto non esiste, questo significa che il
caso Pellegrini é stato montato ad arte........
TORNA A SCIACQUARE IL CULO DEI TOSSICI OSPITI DEI TUOI
CENTRI FIGLIO DI PUTTANA,TI TORNERA' TUTTO CONTRO,CERCATI SU
GOOGLE COSA VUOL DIRE AVERE IL KARMA SPORCO COME IL CATRAME
16 agosto 2016 14:31 - ennius4531
... il disagiato23 é solito usare gli ammalati per
giustificare canna per tutti e mi attribuisce ,
inventandosele, espressione di derisione nei loro riguardi
che sono frutto di ombre del suo comprendonio afflitto da
neuroni affumicati.
Nulla di nuovo sotto questo sole alla luce di numerose
ricerche che hanno messo in evidenza comportamenti schizoidi
di simili soggetti portati ad intimidire le controparti
invocando la loro cancellazione dal forum e anche con
chimeriche minacce legali .
Alcune chicche dell'impegno del disagiato23 , che mentre
invoca rispetto degli ammalati dichiarandosi loro scudiero,
usa espressioni dispregiative nei loro riguardi e suggerisce
pratiche ai sani sul come ci si deve cannare al meglio forte
della sua esperienza ultraventennale...
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7 settembre 2015 18:15 - Starfighter23
TORNA A PULIRE IL CULO AI TOSSICI IN COMUNITA' COGLIONE
MUCCIOLENNIO
28 agosto 2015 15:13 - Starfighter23
.....
LA STORIA CHE IL VAPORIZZATORE LO USANO SOLO I MALATI E' UN
ENORME PUTTANATA,E' IL MIGLIOR MODO CHE STARE HIGH E' LA
PROVA STA NEL FATTO CHE IN TUTTE LE CANNABIS CUP LA GIURIA
TESTA I SAMPLE DI CANNABIS TUTTI CON IL VAPORIZZATORE,QUINDI
CREDIMI NON SAI DI COSA PARLI,COSA CREDEVI CHE LA GIURIA SI
METTEVA A ROLLARE 3000 CANNE DI CARTA PER TESTARE I SAMPLES?
......
hai mai fatti dabbing?sai cos'e'?al momento e' la tecnica
piu usata qui per consumare cannabis,tutti vaporizzano
estratti su bracieri di titanio e ceramica con dei
bubbler,questa cosa e' fa femminucce???sai di cosa parlo? "
"Senti ho 40 anni e ho consumato cannabis da quando ho 14
anni .."
' .. non potrai mai goderti i piaceri della cannabis..'.
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.... pifferaio ....
15 agosto 2016 20:38 - Starfighter23
.....Per cui, se esiste il divieto, chiedo scusa di aver
pensato male.....
PER LA PRIMA VOLTA IL NOSTRO DEFICENTE DI FIDUCIA CHIEDE
SCUSA DOPO AVER DIFFAMATO L'AVVOCATO DI NANNA PER AVER
MONTATO IL CASO AD ARTE
FACCIAMO I COMPLIMENTI A QUESTO SCIACALLO CHE DOPO AVER
FATTO IRONIA SUL CASO PELLEGRINI ADESSO PROVA ANCHE A
SCUSARSI,ENNIUS4531 IL PAPPAGALLO PREFERITO DELLO STAFF DI
ADUC DROGHE CHE LI FORNISCE IL MATERIALE DI PROPAGANDA
Per cui, se esiste il divieto, chiedo scusa di aver pensato
male, ma se tale divieto non esiste,questo significa che il
caso Pellegrini é stato montato ad arte.......
COME SI VEDE SI CONTINUA A DUBITARE E A DARE DEL BUGIARDO E
MONTATORE DI CASI ALL'AVVOCATO DI NANNA,VORRA DIRE CHE IL
NOSTRO VECCHIETTO VERRA' A RISPONDERNE NELLE SEDI
OPPORTUNE,PER LE GRAVI AFFERMAZIONI FATTE,FACENDOSI BEFFA
SUL CASO PELLEGRINI,IO FOSSI IN TE FAREI UNA RETTIFICA
...Dubito che il magistrato abbia vietato a Pellegrini
l'assunzione di farmaci cannabinoidi pena il ritorno in
carcere.
Ho l'impressione che il caso sia sfruttato per altri
evidenti scopi
IMBECILLE4531 PARLACI DEI MINORENNI CHE CURATE A BOTTE DI
XANAX E BENZODIAZEPINE PER CURARE UNA PRESUNTA DIPENDENZA DA
CANNABIS NEI VOSTRI CENTRI
OCCUPATI DI TRATTAMENTI PENSIONISTICI COME TI E' CONSUETO
FARE FIGLIO DI PUTTANA,NON MI RISULTA CHE LA CANNABIS SIA UN
ARGOMENTO PER SETTANTENNI SUONATI COME TE
PULISCITI IL CULO CON I TUOI STUDI MONTATI E COMMISSIONATI
AD ARTE DA SCIACALLI DI MERDA COME TE IDIOTA4531
..spiazzato dai fatti, non gli rimane che affabulare ovvero
suonare il... piffero...
IL PIFFERO LO SUONA TUA MADRE E TUA MOGLIE DA MOLTO TEMPO,E'
UNO DEI LORO PASSATEMPI PREFERITI
NON ABBIAMO BISOGNO DI VENDITORI DI PENTOLE USATE DELLA TUA
SPECIE
SEI L'UNICO DEFICENTE DELLA RETE CHE HA IL CORAGGIO DI
DERIDERE FABRIZIO PELLEGRINI,TI TORNERA' TUTTO CONTRO E
SPERA DI NON CAPITARMI MAI DI FRONTE,PERCHE' FARESTI MESI DI
OSPEDALE CON UNA CANNUCCIA IN BOCCA,BECCHINO DI MERDA
...Dubito che il magistrato abbia vietato a Pellegrini
l'assunzione di farmaci cannabinoidi pena il ritorno in
carcere.
Ho l'impressione che il caso sia sfruttato per altri
evidenti scopi
Per cui, se esiste il divieto, chiedo scusa di aver pensato
male, ma se tale divieto non esiste, questo significa che il
caso Pellegrini é stato montato ad arte........
TORNA A SCIACQUARE IL CULO DEI TOSSICI OSPITI DEI TUOI
CENTRI FIGLIO DI PUTTANA,TI TORNERA' TUTTO CONTRO,CERCATI SU
GOOGLE COSA VUOL DIRE AVERE IL KARMA SPORCO COME IL CATRAME
15 agosto 2016 12:20 - ennius4531
.... il disagiato23 é solito usare gli ammalati per
giustificare canna per tutti e mi attribuisce ,
inventandosele, espressione di derisione nei loro riguardi
che sono frutto di ombre del suo comprendonio afflitto da
neuroni affumicati.
Nulla di nuovo sotto questo sole alla luce di numerose
ricerche che hanno messo in evidenza comportamenti schizoidi
di simili soggetti portati ad intimidire le controparti
invocando la loro cancellazione dal forum e anche con
chimeriche minacce legali .
Alcune chicche dell'impegno del disagiato23 , che mentre
invoca rispetto degli ammalati dichiarandosi loro scudiero,
usa espressioni dispregiative nei loro riguardi e suggerisce
pratiche ai sani sul come ci si deve cannare al meglio forte
della sua esperienza ultraventennale...
______________________________________________
7 settembre 2015 18:15 - Starfighter23
TORNA A PULIRE IL CULO AI TOSSICI IN COMUNITA' COGLIONE
MUCCIOLENNIO
28 agosto 2015 15:13 - Starfighter23
.....
LA STORIA CHE IL VAPORIZZATORE LO USANO SOLO I MALATI E' UN
ENORME PUTTANATA,E' IL MIGLIOR MODO CHE STARE HIGH E' LA
PROVA STA NEL FATTO CHE IN TUTTE LE CANNABIS CUP LA GIURIA
TESTA I SAMPLE DI CANNABIS TUTTI CON IL VAPORIZZATORE,QUINDI
CREDIMI NON SAI DI COSA PARLI,COSA CREDEVI CHE LA GIURIA SI
METTEVA A ROLLARE 3000 CANNE DI CARTA PER TESTARE I SAMPLES?
......
hai mai fatti dabbing?sai cos'e'?al momento e' la tecnica
piu usata qui per consumare cannabis,tutti vaporizzano
estratti su bracieri di titanio e ceramica con dei
bubbler,questa cosa e' fa femminucce???sai di cosa parlo? "
"Senti ho 40 anni e ho consumato cannabis da quando ho 14
anni .."
' .. non potrai mai goderti i piaceri della cannabis..'.
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.... pifferaio ....
14 agosto 2016 16:50 - Starfighter23
.....Per cui, se esiste il divieto, chiedo scusa di aver
pensato male.....
PER LA PRIMA VOLTA IL NOSTRO DEFICENTE DI FIDUCIA CHIEDE
SCUSA DOPO AVER DIFFAMATO L'AVVOCATO DI NANNA PER AVER
MONTATO IL CASO AD ARTE
FACCIAMO I COMPLIMENTI A QUESTO SCIACALLO CHE DOPO AVER
FATTO IRONIA SUL CASO PELLEGRINI ADESSO PROVA ANCHE A
SCUSARSI,ENNIUS4531 IL PAPPAGALLO PREFERITO DELLO STAFF DI
ADUC DROGHE CHE LI FORNISCE IL MATERIALE DI PROPAGANDA
Per cui, se esiste il divieto, chiedo scusa di aver pensato
male, ma se tale divieto non esiste,questo significa che il
caso Pellegrini é stato montato ad arte.......
COME SI VEDE SI CONTINUA A DUBITARE E A DARE DEL BUGIARDO E
MONTATORE DI CASI ALL'AVVOCATO DI NANNA,VORRA DIRE CHE IL
NOSTRO VECCHIETTO VERRA' A RISPONDERNE NELLE SEDI
OPPORTUNE,PER LE GRAVI AFFERMAZIONI FATTE,FACENDOSI BEFFA
SUL CASO PELLEGRINI,IO FOSSI IN TE FAREI UNA RETTIFICA
...Dubito che il magistrato abbia vietato a Pellegrini
l'assunzione di farmaci cannabinoidi pena il ritorno in
carcere.
Ho l'impressione che il caso sia sfruttato per altri
evidenti scopi
IMBECILLE4531 PARLACI DEI MINORENNI CHE CURATE A BOTTE DI
XANAX E BENZODIAZEPINE PER CURARE UNA PRESUNTA DIPENDENZA DA
CANNABIS NEI VOSTRI CENTRI
OCCUPATI DI TRATTAMENTI PENSIONISTICI COME TI E' CONSUETO
FARE FIGLIO DI PUTTANA,NON MI RISULTA CHE LA CANNABIS SIA UN
ARGOMENTO PER SETTANTENNI SUONATI COME TE
PULISCITI IL CULO CON I TUOI STUDI MONTATI E COMMISSIONATI
AD ARTE DA SCIACALLI DI MERDA COME TE IDIOTA4531
..spiazzato dai fatti, non gli rimane che affabulare ovvero
suonare il... piffero...
IL PIFFERO LO SUONA TUA MADRE E TUA MOGLIE DA MOLTO TEMPO,E'
UNO DEI LORO PASSATEMPI PREFERITI
NON ABBIAMO BISOGNO DI VENDITORI DI PENTOLE USATE DELLA TUA
SPECIE
SEI L'UNICO DEFICENTE DELLA RETE CHE HA IL CORAGGIO DI
DERIDERE FABRIZIO PELLEGRINI,TI TORNERA' TUTTO CONTRO E
SPERA DI NON CAPITARMI MAI DI FRONTE,PERCHE' FARESTI MESI DI
OSPEDALE CON UNA CANNUCCIA IN BOCCA,BECCHINO DI MERDA
...Dubito che il magistrato abbia vietato a Pellegrini
l'assunzione di farmaci cannabinoidi pena il ritorno in
carcere.
Ho l'impressione che il caso sia sfruttato per altri
evidenti scopi
Per cui, se esiste il divieto, chiedo scusa di aver pensato
male, ma se tale divieto non esiste, questo significa che il
caso Pellegrini é stato montato ad arte........
TORNA A SCIACQUARE IL CULO DEI TOSSICI OSPITI DEI TUOI
CENTRI FIGLIO DI PUTTANA,TI TORNERA' TUTTO CONTRO,CERCATI SU
GOOGLE COSA VUOL DIRE AVERE IL KARMA SPORCO COME IL CATRAME
14 agosto 2016 15:54 - ennius4531
Dire "si'" alla marijuana facilita il consumo di altre
droghe...
Da Aduc
Notizia 11 ottobre 2013 18:54
"Dire "si'" alla marijuana aumenta le probabilita' di
concedere un "si'" anche ad altre tipologie di stupefacenti
piu' pericolose, secondo un nuovo studio statunitense che ha
coinvolto un campione di 29054 studenti delle scuole
superiori.
Dai dati e' emerso che fumare marijuana rende piu'
possibilisti e meno giudicanti relativamente all'uso di
altre droghe piu' pesanti, come cocaina, crack, LSD, eroina,
anfetamine ed ecstasy. In pratica, l'assunzione di una droga
rende meno critici rispetto all'assunzione di altre
droghe.
Chi fuma marijuana tende ad essere meno giudicante in
particolare verso l'utilizzo delle cosiddette droghe
"socialmente accettabili" come LSD, anfetamine ed ecstasy.
Gli studenti dal background socio-economico piu' elevato
sono apparsi piu' tolleranti verso gli stupefacenti socially
acceptable mentre le donne in generale sono risultate piu'
inclini a dire "no" a droghe come cocaina, crack, LSD e
ecstasy.
Lo studio e' stato condotto da Joseph Palamar della New York
University e pubblicato su Prevention Science."
14 agosto 2016 10:00 - rottenhmajer
Gnegno 06-31-31
Il nostro emissario delle 'ndrine.
Quanto ti danno per sparare cazzate e continuare a rovinare
i nostri figli?
13 agosto 2016 17:34 - ennius4531
Da Aduc 12 novembre 2014 10:52
USA - Uso di marijuana puo' far ridurre la massa cerebrale.
Studio.
Fumare marijuana in giovane eta' puo' avere conseguenze di
lungo termine sul cervello, e persino ridurre il quoziente
intellettivo: lo rivela uno studio dei ricercatori della
University of Texas.
... "E' una ricerca complessa e interessante che mostra come
l'utilizzo frequente di marijuana, soprattutto in giovane
eta', ha significative conseguenze negative sul cervello",
ha sottolineato Weiss, precisando che tali risultati
rappresentano una sfida alla convinzione diffusa che la
cannabis sia una droga innocua. .....".
Ecco, il disagiato23 con i suoi sodali ne sono un'ulteriore
conferma ....
12 agosto 2016 11:48 - rottenhmajer
Gneggno 06-31-31
Il pifferaio dei miei coglioni!!
Ha provato a fare il pifferaio vomitando valanghe di
cazzate, imbrattando di inutili caratteri. che nessuno ha
mai letto con fanta ricerche di improbabili università, che
uno quando vede quel nick di merda, salta tutto a piè pari.
E non se lo è mai cagato nessuno e nessuno lo conforta
dandogli appoggio.
Calloni-Tontu. Meschino.
da pifferaio a sorcio.
Alternato.
Una volta se la suona e una volta si segue se stesso e le
sue cazzate.
E ci crede sempre di piu'
L'ignoranza personificata in un nick.
Bruttissima l'ignoranza.
Certo peveraccio. Lui ci crede alla cazzate che riporta
quà. E convinto. Ed in piu' si becca anche 10 cents per
ogni 100 mila parole che scrive..un eroe
dell'anti-canapa.
Amico delle mafie e dei delinquenti che vivono di canapa
illegale.
Che sia un emissario delle 'ndrine?
9 agosto 2016 14:36 - ennius4531
.. ennio4531 é solo un'ombra tossica che si attacca da
parassita ai nickname degli altri scimmiottandoli
approfittando del carente controllo da parte di Aduc dei
nuovi nick..
La sinistra, dalla mente massificata, chiede la
legalizzazione dell'erba magica in quanto le hanno
raccontato che così si appare progressisti..
Dire "si'" alla marijuana facilita il passaggio ad altro
pattume ludico ....
Da Aduc
Notizia 11 ottobre 2013 18:54
"Dire "si'" alla marijuana aumenta le probabilita' di
concedere un "si'" anche ad altre tipologie di stupefacenti
piu' pericolose, secondo un nuovo studio statunitense che ha
coinvolto un campione di 29054 studenti delle scuole
superiori.
Dai dati e' emerso che fumare marijuana rende piu'
possibilisti e meno giudicanti relativamente all'uso di
altre droghe piu' pesanti, come cocaina, crack, LSD, eroina,
anfetamine ed ecstasy. In pratica, l'assunzione di una droga
rende meno critici rispetto all'assunzione di altre
droghe.
Chi fuma marijuana tende ad essere meno giudicante in
particolare verso l'utilizzo delle cosiddette droghe
"socialmente accettabili" come LSD, anfetamine ed ecstasy.
Gli studenti dal background socio-economico piu' elevato
sono apparsi piu' tolleranti verso gli stupefacenti socially
acceptable mentre le donne in generale sono risultate piu'
inclini a dire "no" a droghe come cocaina, crack, LSD e
ecstasy.
Lo studio e' stato condotto da Joseph Palamar della New York
University e pubblicato su Prevention Science."
8 agosto 2016 0:42 - ennio4531
Cannabis, la Toscana si schiera per la legalizzazione
Approvata una mozione di Sì Toscana. Il Pd sprona il
Parlamento e sostiene la causa: "Mettere fine all'anarchia
che domina il mercato della cannabis"
Il consiglio regionale si schiera a favore della
legalizzazione della Cannabis. Oggi sono state approvate
dall'Assemblea toscana due mozioni sull'argomento. La prima
di Sì Toscana a Sinistra e la seconda del Pd. Entrambi i
testi hanno avuto il via libera a maggioranza con i voti di
Pd, Sì Toscana a Sinistra e M5s, la contrarietà di Lega
Nord, Forza Italia e FdI. E l’astensione di alcuni
consiglieri del Pd.
Al momento la questione è ferma in Parlamento, con una
proposta firmata da oltre 200 parlamentari, che a settembre
inizierà di nuovo il suo iter in aula.
La mozione di Sì Toscana a Sinistra è a favore della
legalizzazione della cannabis e dei suoi derivati. La
mozione impegna la Giunta a farsi portavoce nei confronti
del Parlamento in modo che i provvedimenti di legalizzazione
della coltivazione, della lavorazione e della vendita della
cannabis e dei suoi derivati possano avere un iter rapido e
positivo.
“Il nostro atto - dichiarano i Consiglieri Tommaso Fattori
e Paolo Sarti - deriva da una profonda convinzione, che è
la medesima della Direzione nazionale Antimafia, ovvero che
rendere legale l’utilizzo della cannabis, pur con tutte le
garanzie a tutela della salute dei cittadini, specie dei
minori, avrebbe ricadute positive in termini di deflazione
del carico giudiziario, di liberazione di risorse
disponibili per forze dell’ordine e magistratura per il
contrasto di altri fenomeni criminali e, infine, di
prosciugamento di un mercato che, almeno in parte, è di
appannaggio di associazioni criminali agguerrite” .
Approvata anche una mozione del Pd che impegna l’Esecutivo
regionale ad attivarsi presso il Parlamento nazionale per
arrivare con celerità all’approvazione della legge che
regolamenta l’uso e la coltivazione della cannabis.
"Legalizzare non significa - ha spiegato la consigliera
regionale del Pd Alessandra Nardini - deregolamentare,
bensì mettere fine all'anarchia che domina il mercato della
cannabis. Serve regolamentare la filiera della cannabis:
coltivazione, vendita, consumo. E rafforzarne l'uso anche a
scopo terapeutico. Dalla Toscana, terra apripista e
lungimirante, facciamo sentire la nostra voce".
"Chiediamo alla Giunta regionale di intervenire presso il
Parlamento affinchè approvi la legge dell'intergruppo sulla
legalizzazione della cannabis", prosegue. Il testo della
mozione è "un appello ad andare avanti parte dalla Toscana
e dai Giovani Democratici che pochi giorni fa hanno raccolto
oltre 200 firme, a partire da quelle del presidente della
Regione, Enrico Rossi, del segretario regionale Pd, Dario
Parrini, del consigliere per i diritti della Regione
Toscana, Enzo Brogi, anche padre della legge sull'accesso ai
farmaci cannabinoidi". L'ulteriore richiesta al governatore
è di consolidare il cammino per l'uso terapeutico già
avviato in Toscana: "Sollecitiamo il presidente Enrico Rossi
- chiarisce Leonardo Marras, capogruppo Pd e primo
firmatario della mozione -ad attivarsi presso la conferenza
Stato-Regioni al fine di arrivare ad uniformare l'accesso ai
farmaci, evitando disparità nei confronti dei pazienti".
La Regione Toscana, così, sostengono i due dem, "potrebbe
intraprendere iniziative d'informazione e sensibilizzazione
in materia: siamo da sempre terra attenta ai diritti, alle
marginalità, al superamento di tabù". Il messaggio di
fondo dei dem è che "è necessario dare vita a un sistema
che non abbia il suo fulcro nelle politiche proibizioniste.
In questi anni- concludono i due consiglieri regionali del
Partito Democratico- la Toscana ha fatto da apripista sulla
cannabis, oggi chiediamo di fare un ulteriore passo in
questa direzione, sollecitiamo il Parlamento di andare
avanti sostenendo il lavoro prodotto dall'intergruppo.
Coraggio".
Giudizio negativo è stato ribadito da Manuel Vescovi,
capogruppo Lega Nord, che ha affermato: “Confermo la
posizione contraria della Lega. La droga va combattuta, non
liberalizzata. Ho fatto il poliziotto e ho visto gente che
con la droga si fa male, molto male. Bisogna combatterla, la
droga. Questa è una posizione che assumiamo con molta
veemenza perché un conto è usarla a scopi terapeutici, un
conto è dare la possibilità di comprarla ed utilizzarla
liberamente. Combattiamo il mercato nero e mettiamo in
galera chi vende la morte”.
Gabriele Bianchi, M5s, ha sottolineato che “tutto fa male,
anche mangiare dieci piatti di spaghetti può far male” se
“qualcosa viene utilizzato senza limiti o controllo”.
Secondo Bianchi “occorre vedere l’uso e le modalità
d’uso che si adottano per la cannabis” e in questo senso
“servono azioni informative”. Detto ciò, secondo
Bianchi, la coltivazione e l’uso della canapa “è
ostacolata dalle multinazionali” perché essa può essere
usata anche per motivi non legati alla preparazione di
droghe ed anzi “solo una percentuale minima è utilizzata
per il cosiddetto uso ricreativo”. Il fatto che la canapa
possa essere alternativa ai prodotti chimici e al petrolio
nella realizzazione di manufatti, secondo Bianchi, fa sì
che venga “ostacolata dalle grandi aziende che temono la
sua valenza commerciale” dal momento che “con essa si
possono fare maglie, carta, indumenti”.
Anche Giovanni Donzelli, FdI, è partito dal fatto che
“tutto fa male e tutto fa bene”. Ma ha aggiunto:
“L’assioma che con la canapa si possono fare le
magliette, non la rende buona a prescindere”. Secondo
Donzelli “quando si parla di droga, si parla della vita
delle persone e ciò non è un dettaglio”. Combattere la
droga, per Donzelli, è un dovere sociale. In base a questo
Donzelli si è dichiarato “fermamente contrario” ad
entrambe le mozioni.
5 agosto 2016 8:43 - ennius4531
... ennio4531 é solo un'ombra tossica che si attacca da
parassita ai nickname degli altri scimmiottandoli
approfittando del carente controllo da parte di Aduc dei
nuovi nick...
Schizophrenia in users and nonusers of cannabis
A longitudinal study in Stockholm County
Stanley Zammit, MRC clinical research fellow,a Peter
Allebeck, professor of social medicine,b Sven Andreasson,
associate professor of social medicine,c Ingvar Lundberg,
professor of occupational epidemiology,c and Glyn Lewis,
professor of psychiatric epidemiologyd
An association between use of cannabis in adolescence and
subsequent risk of schizophrenia was previously reported in
a follow up of Swedish conscripts. Arguments were raised
that this association may be due to use of drugs other than
cannabis and that personality traits may have confounded
results. We performed a further analysis of this cohort to
address these uncertainties while extending the follow up
period to identify additional cases.
Setting 1969-70 survey of Swedish conscripts (97% of the
country's male population aged 18-20).
Participants
50 087 subjects: data were available on self reported use of
cannabis and other drugs, and on several social and
psychological characteristics.
Results
Cannabis was associated with an increased risk of developing
schizophrenia in a dose dependent fashion both for subjects
who had ever used cannabis (adjusted odds ratio for linear
trend of increasing frequency 1.2, 95% confidence interval
1.1 to 1.4, P50 times was 6.7 (2.1 to 21.7) in the cannabis
only group. Similar results were obtained when analysis was
restricted to subjects developing schizophrenia after five
years after conscription, to exclude prodromal cases.
5 agosto 2016 0:23 - ennio4531
[ASCIA] I gemelli Giovanardi: conflitto di interessi?
Ci sono state segnalate alcune questioni (che qualora
vengano confermate, potremmo definire anomalie per esser
buoni o addirittura conflitto di interessi), relative alle
mansioni più o meno istituzionali e alla connessione tra
cariche governative e strutture assistenziali, dei gemelli
Daniele e Carlo Giovanardi.
Daniele Giovanardi fino al 2002 era a capo della Croce
Rossa, che a Roma ha la comunità per il recupero dalle
tossicodipendenze di Villa Maraini, poi è passato a
dirigere "Le Misericordie", che proprio nel 2002 ottenne
anche la gestione di alcuni Centri di Permanenza
Temporanei.
In Emilia, il buon samaritano Daniele è st! ato per anni,
tra Croce Rossa, Ospedali, pronti soccorso e Misericordie, a
strettissimo contatto con le comunità convenzionate.
Ma dopo qualche anno di attività e di lucrosi affari, ai
fratelli Giovanardi deve essere sembrato un incubo il calo
di soggetti che si rivolgevano alle Comunità, vista la
decrescita dei consumi di eroina.
Bisognava trovare nuovi clienti per le quelle strutture,
nuovi tossicodipendenti!
Et voilà! “...clienti trovati, basta mettere in mezzo
alle fasce da curare, anche i fumatori di cannabis” devono
essersi detto i due amabili gemelli ...e così probabilmente
nacque la geniale idea della 49/06 con la complicità della
destra assatanata di vendetta e capeggiata da Gianfranco
Fini.
Ora “Le Misericordie” di Daniele si sono specializzate
in gestione di comunità per la detenzione e identificazione
di immigrati, un’altro b! el canale fonte di profitti
certi e continui, mentre il fratel! lo Carlo può continuare
a difendere gli interessi economici delle comunità di
recupero per tossicodipendenti più liberamente, con la
incommensurabile gratitudine della Chiesa e dei suoi
discutibili collaboratori come Muccioli o Don Gelmini.
In questo panorama abbastanza inquietante il risultato è
che il business sull'aumento di fatturato e di clienti per
le comunità è un fatto reale, come lo sono i dati del DpA
che parlano di "migliaia di tossicodipendenti da cannabis
che chiedono trattamento", dati utilissimi per le attuali
campagne terroristiche del Dipartimento Politiche
Antidroga.
Ma la verità è che alcuni operatori di Sert e comunità
affermano che non saprebbero proprio quale trattamento
imporre ai consumatori beccati con cannabis che si ritrovano
a dover aiutare nella "disintossicazione".
L'anno scorso si parlava di terapia antagonista del sistema
cannabinoide! (Rimobanant) da utilizzarsi come vaccino e
"antaxone della cannabis", poi, per fortuna, dopo i primi
casi di suicidio causati da questo farmaco creato come
anoressizzante, non se ne parla più.
Noi abbiamo fatto un salto nel passato recente e consultando
questi siti ...il dubbio ci è venuto:
4 agosto 2016 22:21 - ennio4531
[ASCIA] I gemelli Giovanardi: conflitto di interessi?
Ci sono state segnalate alcune questioni (che qualora
vengano confermate, potremmo definire anomalie per esser
buoni o addirittura conflitto di interessi), relative alle
mansioni più o meno istituzionali e alla connessione tra
cariche governative e strutture assistenziali, dei gemelli
Daniele e Carlo Giovanardi.
Daniele Giovanardi fino al 2002 era a capo della Croce
Rossa, che a Roma ha la comunità per il recupero dalle
tossicodipendenze di Villa Maraini, poi è passato a
dirigere "Le Misericordie", che proprio nel 2002 ottenne
anche la gestione di alcuni Centri di Permanenza
Temporanei.
In Emilia, il buon samaritano Daniele è st! ato per anni,
tra Croce Rossa, Ospedali, pronti soccorso e Misericordie, a
strettissimo contatto con le comunità convenzionate.
Ma dopo qualche anno di attività e di lucrosi affari, ai
fratelli Giovanardi deve essere sembrato un incubo il calo
di soggetti che si rivolgevano alle Comunità, vista la
decrescita dei consumi di eroina.
Bisognava trovare nuovi clienti per le quelle strutture,
nuovi tossicodipendenti!
Et voilà! “...clienti trovati, basta mettere in mezzo
alle fasce da curare, anche i fumatori di cannabis” devono
essersi detto i due amabili gemelli ...e così probabilmente
nacque la geniale idea della 49/06 con la complicità della
destra assatanata di vendetta e capeggiata da Gianfranco
Fini.
Ora “Le Misericordie” di Daniele si sono specializzate
in gestione di comunità per la detenzione e identificazione
di immigrati, un’altro b! el canale fonte di profitti
certi e continui, mentre il fratel! lo Carlo può continuare
a difendere gli interessi economici delle comunità di
recupero per tossicodipendenti più liberamente, con la
incommensurabile gratitudine della Chiesa e dei suoi
discutibili collaboratori come Muccioli o Don Gelmini.
In questo panorama abbastanza inquietante il risultato è
che il business sull'aumento di fatturato e di clienti per
le comunità è un fatto reale, come lo sono i dati del DpA
che parlano di "migliaia di tossicodipendenti da cannabis
che chiedono trattamento", dati utilissimi per le attuali
campagne terroristiche del Dipartimento Politiche
Antidroga.
Ma la verità è che alcuni operatori di Sert e comunità
affermano che non saprebbero proprio quale trattamento
imporre ai consumatori beccati con cannabis che si ritrovano
a dover aiutare nella "disintossicazione".
L'anno scorso si parlava di terapia antagonista del sistema
cannabinoide! (Rimobanant) da utilizzarsi come vaccino e
"antaxone della cannabis", poi, per fortuna, dopo i primi
casi di suicidio causati da questo farmaco creato come
anoressizzante, non se ne parla più.
Noi abbiamo fatto un salto nel passato recente e consultando
questi siti ...il dubbio ci è venuto
4 agosto 2016 11:12 - ennio4531
[ASCIA] I gemelli Giovanardi: conflitto di interessi?
Ci sono state segnalate alcune questioni (che qualora
vengano confermate, potremmo definire anomalie per esser
buoni o addirittura conflitto di interessi), relative alle
mansioni più o meno istituzionali e alla connessione tra
cariche governative e strutture assistenziali, dei gemelli
Daniele e Carlo Giovanardi.
Daniele Giovanardi fino al 2002 era a capo della Croce
Rossa, che a Roma ha la comunità per il recupero dalle
tossicodipendenze di Villa Maraini, poi è passato a
dirigere "Le Misericordie", che proprio nel 2002 ottenne
anche la gestione di alcuni Centri di Permanenza
Temporanei.
In Emilia, il buon samaritano Daniele è st! ato per anni,
tra Croce Rossa, Ospedali, pronti soccorso e Misericordie, a
strettissimo contatto con le comunità convenzionate.
Ma dopo qualche anno di attività e di lucrosi affari, ai
fratelli Giovanardi deve essere sembrato un incubo il calo
di soggetti che si rivolgevano alle Comunità, vista la
decrescita dei consumi di eroina.
Bisognava trovare nuovi clienti per le quelle strutture,
nuovi tossicodipendenti!
Et voilà! “...clienti trovati, basta mettere in mezzo
alle fasce da curare, anche i fumatori di cannabis” devono
essersi detto i due amabili gemelli ...e così probabilmente
nacque la geniale idea della 49/06 con la complicità della
destra assatanata di vendetta e capeggiata da Gianfranco
Fini.
Ora “Le Misericordie” di Daniele si sono specializzate
in gestione di comunità per la detenzione e identificazione
di immigrati, un’altro b! el canale fonte di profitti
certi e continui, mentre il fratel! lo Carlo può continuare
a difendere gli interessi economici delle comunità di
recupero per tossicodipendenti più liberamente, con la
incommensurabile gratitudine della Chiesa e dei suoi
discutibili collaboratori come Muccioli o Don Gelmini.
In questo panorama abbastanza inquietante il risultato è
che il business sull'aumento di fatturato e di clienti per
le comunità è un fatto reale, come lo sono i dati del DpA
che parlano di "migliaia di tossicodipendenti da cannabis
che chiedono trattamento", dati utilissimi per le attuali
campagne terroristiche del Dipartimento Politiche
Antidroga.
Ma la verità è che alcuni operatori di Sert e comunità
affermano che non saprebbero proprio quale trattamento
imporre ai consumatori beccati con cannabis che si ritrovano
a dover aiutare nella "disintossicazione".
L'anno scorso si parlava di terapia antagonista del sistema
cannabinoide! (Rimobanant) da utilizzarsi come vaccino e
"antaxone della cannabis", poi, per fortuna, dopo i primi
casi di suicidio causati da questo farmaco creato come
anoressizzante, non se ne parla più.
Noi abbiamo fatto un salto nel passato recente e consultando
questi siti ...il dubbio ci è venuto:
3 agosto 2016 11:28 - ennio4531
Come la cannabis sta spaventando le multinazionali del
farmaco
Secondo alcuni osservatori la guerra tra cannabis medica e
medicina ufficiale è già in atto da tempo. Ed è
nient’altro che l’ultimo capitolo di un contenzioso
storico che da sempre oppone le medicine naturali alle
multinazionali del farmaco. Prima della cannabis era toccata
la stessa sorte per esempio alle vitamine o al magnesio,
relegate nel recinto delle “cure alternative”:
definizione che in buona sostanza equivale ad essere
classificati come medicine “di serie b”, sulla quale
poco si finanzia la ricerca, e poco si verificano i
risultati.
Già alcune settimane fa avevamo analizzato questo tema,
riferendovi di come la Fda (l’ente governativo
statunitense che si occupa della regolamentazione dei
farmaci) stesse procedendo per inibire le aziende
produttrici di farmaci a base di Cbd (cannabidiolo, uno dei
principali principi attivi della cannabis) dal pubblicizzare
i propri prodotti.
Ora è una ricerca scientifica realizzata dall’Università
della Georgia e pubblicata sulla rivista Health Affairs a
fornire spunti decisivi per capire meglio il perché di
tanto ostracismo verso le cure a base di cannabis. Secondo
quanto riportato dai ricercatori americani, infatti, la
progressiva regolamentazione dell’accesso alle medicine a
base di marijuana rischia di comportare notevoli perdite
economiche per le grandi aziende farmaceutiche.
Secondo i dati gli stati USA che hanno legalizzato la
cannabis terapeutica hanno registrato un risparmio, su base
annua, di circa 165 milioni di dollari. Questo perché i
pazienti che, per il trattamento di disturbi come dolore,
depressione, disordini del sonno, ansia, assumono cannabis
medica rinunciano ai farmaci tradizionali, più costosi e
talvolta meno efficaci.
Ma non è tutto. Secondo i ricercatori dell’Università
della Georgia, infatti, se tutti gli stati americani
approvassero l’accesso ai farmaci a base di cannabinoidi
per tutte le patologie per le quali la ricerca scientifica
ha già verificato i benefici apportati dalla cannabis, si
potrebbe ottenere un risparmio di mezzo miliardo di dollari
l’anno.
Una cifra molto consistente, che permetterebbe forte
risparmi per molti malati e per i sistemi sanitari pubblici,
ma che evidentemente andrebbe a danno di chi quei soldi
riceve, cioè le case farmaceutiche.
2 agosto 2016 23:58 - ennius4531
... ennio4531 é solo un'ombra tossica che si attacca da
parassita ai nickname degli altri scimmiottandoli
approfittando del difettoso controllo da parte di Aduc dei
nuovi nick...
Schizophrenia in users and nonusers of cannabis
A longitudinal study in Stockholm County
Stanley Zammit, MRC clinical research fellow,a Peter
Allebeck, professor of social medicine,b Sven Andreasson,
associate professor of social medicine,c Ingvar Lundberg,
professor of occupational epidemiology,c and Glyn Lewis,
professor of psychiatric epidemiologyd
An association between use of cannabis in adolescence and
subsequent risk of schizophrenia was previously reported in
a follow up of Swedish conscripts. Arguments were raised
that this association may be due to use of drugs other than
cannabis and that personality traits may have confounded
results. We performed a further analysis of this cohort to
address these uncertainties while extending the follow up
period to identify additional cases.
Setting 1969-70 survey of Swedish conscripts (97% of the
country's male population aged 18-20).
Participants
50 087 subjects: data were available on self reported use of
cannabis and other drugs, and on several social and
psychological characteristics.
Results
Cannabis was associated with an increased risk of developing
schizophrenia in a dose dependent fashion both for subjects
who had ever used cannabis (adjusted odds ratio for linear
trend of increasing frequency 1.2, 95% confidence interval
1.1 to 1.4, P50 times was 6.7 (2.1 to 21.7) in the cannabis
only group. Similar results were obtained when analysis was
restricted to subjects developing schizophrenia after five
years after conscription, to exclude prodromal cases.
2 agosto 2016 22:38 - ennio4531
Come la cannabis sta spaventando le multinazionali del
farmaco
Secondo alcuni osservatori la guerra tra cannabis medica e
medicina ufficiale è già in atto da tempo. Ed è
nient’altro che l’ultimo capitolo di un contenzioso
storico che da sempre oppone le medicine naturali alle
multinazionali del farmaco. Prima della cannabis era toccata
la stessa sorte per esempio alle vitamine o al magnesio,
relegate nel recinto delle “cure alternative”:
definizione che in buona sostanza equivale ad essere
classificati come medicine “di serie b”, sulla quale
poco si finanzia la ricerca, e poco si verificano i
risultati.
Già alcune settimane fa avevamo analizzato questo tema,
riferendovi di come la Fda (l’ente governativo
statunitense che si occupa della regolamentazione dei
farmaci) stesse procedendo per inibire le aziende
produttrici di farmaci a base di Cbd (cannabidiolo, uno dei
principali principi attivi della cannabis) dal pubblicizzare
i propri prodotti.
Ora è una ricerca scientifica realizzata dall’Università
della Georgia e pubblicata sulla rivista Health Affairs a
fornire spunti decisivi per capire meglio il perché di
tanto ostracismo verso le cure a base di cannabis. Secondo
quanto riportato dai ricercatori americani, infatti, la
progressiva regolamentazione dell’accesso alle medicine a
base di marijuana rischia di comportare notevoli perdite
economiche per le grandi aziende farmaceutiche.
Secondo i dati gli stati USA che hanno legalizzato la
cannabis terapeutica hanno registrato un risparmio, su base
annua, di circa 165 milioni di dollari. Questo perché i
pazienti che, per il trattamento di disturbi come dolore,
depressione, disordini del sonno, ansia, assumono cannabis
medica rinunciano ai farmaci tradizionali, più costosi e
talvolta meno efficaci.
Ma non è tutto. Secondo i ricercatori dell’Università
della Georgia, infatti, se tutti gli stati americani
approvassero l’accesso ai farmaci a base di cannabinoidi
per tutte le patologie per le quali la ricerca scientifica
ha già verificato i benefici apportati dalla cannabis, si
potrebbe ottenere un risparmio di mezzo miliardo di dollari
l’anno.
Una cifra molto consistente, che permetterebbe forte
risparmi per molti malati e per i sistemi sanitari pubblici,
ma che evidentemente andrebbe a danno di chi quei soldi
riceve, cioè le case farmaceutiche.
1 agosto 2016 22:18 - ennio4531
Come la cannabis sta spaventando le multinazionali del
farmaco
Secondo alcuni osservatori la guerra tra cannabis medica e
medicina ufficiale è già in atto da tempo. Ed è
nient’altro che l’ultimo capitolo di un contenzioso
storico che da sempre oppone le medicine naturali alle
multinazionali del farmaco. Prima della cannabis era toccata
la stessa sorte per esempio alle vitamine o al magnesio,
relegate nel recinto delle “cure alternative”:
definizione che in buona sostanza equivale ad essere
classificati come medicine “di serie b”, sulla quale
poco si finanzia la ricerca, e poco si verificano i
risultati.
Già alcune settimane fa avevamo analizzato questo tema,
riferendovi di come la Fda (l’ente governativo
statunitense che si occupa della regolamentazione dei
farmaci) stesse procedendo per inibire le aziende
produttrici di farmaci a base di Cbd (cannabidiolo, uno dei
principali principi attivi della cannabis) dal pubblicizzare
i propri prodotti.
Ora è una ricerca scientifica realizzata dall’Università
della Georgia e pubblicata sulla rivista Health Affairs a
fornire spunti decisivi per capire meglio il perché di
tanto ostracismo verso le cure a base di cannabis. Secondo
quanto riportato dai ricercatori americani, infatti, la
progressiva regolamentazione dell’accesso alle medicine a
base di marijuana rischia di comportare notevoli perdite
economiche per le grandi aziende farmaceutiche.
Secondo i dati gli stati USA che hanno legalizzato la
cannabis terapeutica hanno registrato un risparmio, su base
annua, di circa 165 milioni di dollari. Questo perché i
pazienti che, per il trattamento di disturbi come dolore,
depressione, disordini del sonno, ansia, assumono cannabis
medica rinunciano ai farmaci tradizionali, più costosi e
talvolta meno efficaci.
Ma non è tutto. Secondo i ricercatori dell’Università
della Georgia, infatti, se tutti gli stati americani
approvassero l’accesso ai farmaci a base di cannabinoidi
per tutte le patologie per le quali la ricerca scientifica
ha già verificato i benefici apportati dalla cannabis, si
potrebbe ottenere un risparmio di mezzo miliardo di dollari
l’anno.
Una cifra molto consistente, che permetterebbe forte
risparmi per molti malati e per i sistemi sanitari pubblici,
ma che evidentemente andrebbe a danno di chi quei soldi
riceve, cioè le case farmaceutiche.