pensiamo quanto il motorizzato è maldisposto verso i
pedoni...se li ammazza, anche sulle strisce, non va in
galera neanche per una ora!!!!! In ogni caso è il Pedone il
più a rischio. Infatti i ciclisti vanna a tutta birra sui
marciapiedi menefregandosi degli altri e questi si
equiparano ai motorizzati, i quali non scendono mai dal
"mezzo" perché diverrebbero PEDONI e quindi...Ba$tardi
30 novembre 2015 17:47 - savpg8801
Non solo a Firenze, ma dovunque il "motorizzato"è arrogante
e maldisposto verso i ciclisti, vantando che a volte non
rispettano le regole che vorrebbero equiparare il ciclista
(quale "veicolo" ) ai mezzi più grossi e blasonati.
Come elenca finalmente Donvito ci sono condizioni in cui il
ciclista proprio anche se volesse, non può utilizzare
piste. Allora diventa utente debole, tra l'altro con
l'attenuante di non avere la patente e di essere ciclista
anche il bambino, il diversamente abile, l'anziano, il
malato e non solo quello "specialista abilitato conducente
con potenzialità di uccidere".
Pertanto, differenze sostanziali; virtuali e reali.
Differenze, appunto, che pongono il ciclista su un piano
basso, quasi come il pedone, nella scala delle umane
responsabilità.
L'art.140 e, meglio, il 141 del C.d.S. recitano in maniera
assolutamente esplicativa circa il comportamento ta tenersi
da parte del motorizzato che possiede un cannone da non
paragonarsi alla semplice fionda del ciclista(ovviamente
anch'esso potenzialmente talvolta pericoloso, ma senza
paragone con il conducente patentato e solo quando
investe).
Per l'atteggiamento delle autorità, meglio lasciare
perdere. Non ci si fa nulla. Spesso si pongono
nell'atteggiamento di favorire con ogni accusa
l'eliminazione del ciclista a favore del motorizzato. E il
luogo comune impera. Il ciclista è stupido, disattento, non
rispetta i diritti acquisiti di chi ha il mezzo forte e
potente, taglia sempre la strada, va contromano(quando
spesso anche piste sono contromano) e inveisce contro
all'automobilista che va forte e non lo lascia circolare,
ammazzandolo appena appena con un po'di colpa;(ma se ha
colpa è colpevole, quindi reo!).
Neanche con la pietà e la compassione si potrà ricondurre
a partito l'arrogante "motorizzato" sui propri "cavalli", ma
esso stesso "somaro".