una cosa vorrei sapere, il nanoparticolato neurotossico è
monitorato o allegramente ignorato per non pestare i calli a
qualcuno che non abita sicuramente a Padova, cari Padovani
fate una colletta e compratevi un rivelatore di polveri
sottili, è un palmare che fanno a Vicenza, vi darei il link
ma non vorrei fare pubblicità occulta, se lo volete vedere
all'opera c'è un sito sulle scie chimiche che vi dimostra
con dati alla mano quanto censurati sono i rilievi degli
enti preposti al controllo.
Io ho fatto dei lavori all'inceneritore e parlando con i
tecnici che lo hanno costruito ho capito che loro stavano
costruendo una centrale non un inceneritore e l'unica cosa
che avevano a cuore era che producesse energia e incassare
il dovuto, alla mia domanda sul nanoparticolato ho ricevuto
risposte evasive tipo " e chi lo ferma quello" quindi
conoscono benissimo il problema ma sanno anche che in
mancanza di lunghe ricerche senza fondi non possono farci
niente, se non avete molto da fare provate a fermarvi
davanti all'ingresso a contare i bilici di balle di
spazzatura provenienti da tutt'Italia e chiedervi dove
finiscono le ceneri, se state a guardare vedrete che chi
porta la calce per i filtri poi cambia tabella, mette su il
teschio e carica cenere, alla mia domanda dove le portate
candidamente mi hanno risposto vanno miscelate a malte e
asfalti e diventano così inerti!!!! quindi meditate gente,
meditate....
20 febbraio 2013 8:26 - dinella
in compenso il Comune di Padova trova il tempo di vietare la
somministrazione di cibo agli anatidi del canale, perché
inquinanti. Con le rive desertificate (lo sfalcio delle erbe
è stato eseguito in dicembre) fino a marzo le povere bestie
non trovano nutrimento, quindi possono solo morire, e così
i loro cadaveri inquineranno le rive e l'acqua.