preferisco 100 volte la schiettezza di vac rispetto al
cinismo dell'avvocato, rispettiamo i protocolli e
via... finchè c'è vita biologica c'è la
dignità di una persona che interpella tutti, certo è più
facile farla fuori che chiederci se la 'società dei
sani' potesse fare qualcosa per aiutare questa
persona. l'uccisione di un essere umano per fame e
sete è come detto barbaro e macabro e costituisce un grave
precedente per tutti coloro che vivono in stato vegetativo.
10 luglio 2008 0:00 - Sergio
Ritengo che i giudici non potessero spingersi oltre.
Hanno preso una decisione conforme al nostro diritto.
La sospensione terapeutica è un diritto dell’individuo;
da qui all’eutanasia attiva inizia il compito del
legislatore.
Dalle anticipazioni di stampa mi
sembra di poter concludere che i giudici non hanno
semplicemente autorizzato la sospensione dei trattamenti
vitali ma hanno anche disposto che continuino i trattamenti
sedativi. Se è così, credo si possa affermare che,
nel pieno rispetto del consenso informato, si opera la
scelta sui trattamenti: quali sì e quali no. Spetterà
adesso ai medici valutare i giusti dosaggi dei sedativi.
D’altra parte “l’ora della morte” era per Eluana
già giunta e la medicina ha procrastinato l’evento senza
alcun obiettivo terapeutico. Ora la medicina dovrà
provvedere. Un bacio a Eluana e ai suoi meravigliosi
genitori.
9 luglio 2008 0:00 - vac
Non mi esprimo a favore o contro poiché non conosco il caso
(e francamente non mi interessa)
Ma tagliare gli
alimenti = far morire di fame mi sembra veramente
macrabo.
Piuttosto sparategli un colpo in
testa. Nemmeno i condannati a morte vengono fatti
morire di fame!