COMMENTI
  (Da 1 a 3 di 3)  
10 luglio 2008 0:00 - carson
preferisco 100 volte la schiettezza di vac rispetto al cinismo dell'avvocato, rispettiamo i protocolli e via...
finchè c'è vita biologica c'è la dignità di una persona che interpella tutti, certo è più facile farla fuori che chiederci se la 'società dei sani' potesse fare qualcosa per aiutare questa persona.
l'uccisione di un essere umano per fame e sete è come detto barbaro e macabro e costituisce un grave precedente per tutti coloro che vivono in stato vegetativo.
10 luglio 2008 0:00 - Sergio
Ritengo che i giudici non potessero spingersi oltre.
Hanno preso una decisione conforme al nostro diritto.
La sospensione terapeutica è un diritto dell’individuo; da qui all’eutanasia attiva inizia il compito del legislatore.

Dalle anticipazioni di stampa mi sembra di poter concludere che i giudici non hanno semplicemente autorizzato la sospensione dei trattamenti vitali ma hanno anche disposto che continuino i trattamenti sedativi.
Se è così, credo si possa affermare che, nel pieno rispetto del consenso informato, si opera la scelta sui trattamenti: quali sì e quali no. Spetterà adesso ai medici valutare i giusti dosaggi dei sedativi.
D’altra parte “l’ora della morte” era per Eluana già giunta e la medicina ha procrastinato l’evento senza alcun obiettivo terapeutico. Ora la medicina dovrà provvedere.
Un bacio a Eluana e ai suoi meravigliosi genitori.
9 luglio 2008 0:00 - vac
Non mi esprimo a favore o contro poiché non conosco il caso (e francamente non mi interessa)

Ma tagliare gli alimenti = far morire di fame mi sembra veramente macrabo.

Piuttosto sparategli un colpo in testa.
Nemmeno i condannati a morte vengono fatti morire di fame!
  COMMENTI
  (Da 1 a 3 di 3)