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7 ottobre 2016 21:00 - ennio4531
Campagna Ufficiale: “QUELL’ERBA E’ ANCHE MIA!”


Il 18 agosto la squadra mobile ha fatto irruzione nei locali del centro sociale Gabrio sequestrando 80 piante, la strumentazione per la coltivazione (vasi, lampade e ventilatori) e denunciando i due compagni presenti.

Il giorno seguente i media riportano la notizia come di una “scoperta”, parlando di “spaccio” e di “traffico” ignorando completamente la storia, ormai ventennale, della lotta del centro sociale Gabrio per il riconoscimento dei diritti dei consumatori di sostanze in Italia.
Infatti, in coerenza con quanto dichiarato nella prima manifestazione antiproibizionista di Torino il 16 novembre 1996, noi iniziammo ad autoprodurre marijuana per condividerla attraverso feste e iniziative antiproibizioniste. Gia? nel 1999 abbiamo subito perquisizioni e processi finiti con la piena assoluzione dei compagni coinvolti.

Il ripetersi oggi di una inchiesta sulle lotte antiproibizioniste non e? casuale dato che, proprio in questi mesi, e? in discussione in parlamento una proposta di legge che in apparenza sembrerebbe mettere fine alle fallimentari politiche proibizioniste, riconoscendo il diritto al consumo e alla produzione della canapa, ma che invece, di fatto, e? finalizzata ad instaurare un monopolio sulla cannabis, senza per altro l’intenzione di modificare il codice della strada e la normativa sul lavoro. Ancora una volta e? stato disatteso un cambio di passo sulle leggi proibizioniste richiesto dalla commissione europea: diversi stati dell’unione hanno infatti gia? legiferato in tal senso mentre, ancora una volta, il nostro paese e? il fanalino di coda nella garanzia dei diritti personali come di recente successo nel dibattito sulle unioni civili.

La pianta della cannabis ha peraltro molteplici usi anche nel campo medico e industriale. Il proibizionismo ha impedito per decenni (e continua ad ostacolare) la ricerca scientifica sui notevoli benefici terapeutici dei suoi principi attivi nel trattamento di molte patologie anche gravi, costringendo i medici a prescrivere farmaci di sintesi meno efficaci e che spesso inducono pesanti effetti collaterali. Il proibizionismo ha inoltre sradicato dalle nostre campagne la tradizionale coltivazione a scopo industriale, e la canapa e? stata sostituita da fibre sintetiche caratterizzate da produzioni e smaltimenti ad elevato impatto ambientale.

La proposta di legge ha provocato scetticismo tra molti parlamentari e l’opinione pubblica e? ancora condizionata dalla retorica proibizionista dei principali media che spesso sfocia in autentico terrorismo psicologico impedendo un dibattito libero e basato sui fatti.



Pertanto come libere persone affermiamo che:

• la pratica dell’autoproduzione e? una scelta sana e naturale per contrastare e sconfiggere le mafie e il narcotraffico;

• le politiche proibizioniste, che hanno provocato le persecuzioni dei consumatori (carcere e misure restrittive), la disinformazione e la crescita del mercato clandestino gestito dalle mafie, devono essere abbandonate;

• la pianta della canapa per i suoi molteplici usi (terapeutici, ricreativi e industriali) non puo? continuare ad essere bandita, ne diventare un monopolio di stato: la sua coltivazione deve essere libera;

e chiediamo:

• Liberta? per gli antiproibizionisti perche? l’erba prodotta dal Gabrio e? sempre stata condivisa, quindi

#QUELLERBAE?ANCHEMIA

Prossimi appuntamenti:

SABATO 15 OTTOBRE 2016 – Presentazione della campagna “Quell’erba è anche mia”
Dalle 18 Apericena

Area Informativa con materiale cartaceo
a seguire presentazione del libro “Dottor Cannabis. La storia di un medico antiproibizionista“” con Fabrizio Cinquini – Dibattito e Dj set
@ CSOA Gabrio – Via Millio 42



SABATO 5 NOVEMBRE 2016 – Assemblea Nazionale Antiproibizionista @ CSOA Gabrio
More info coming soon
1 ottobre 2016 11:32 - ennio fò 'r preside
Facendo leva sul mio ruolo, intendo organizzare degli incontri dibattito sulla cannabis.
Invitando sia gli antiproibizionisti che chi si batte per la legalizzazione della cannabis. Almeno vediamo se riescono a trovare un punto di incontro.
1 ottobre 2016 10:56 - ennius4531
... ennius4581 non é altro che un parassita che si ritiene furbastro scimmiottando il mio nickname per tentare di confondere il lettore distratto.

Gli effetti dell'erba magica per usi ludici, di questa sí sta parlando, sono evidenziati da numerose ricerche specialistiche come .....


( Abstract )
Harvard Medical School 16/04/2014

' Nello studio, pubblicato sul Journal of Neurosciences, le persone che avevano usato cannabis una o due volte la settimana anche per pochi mesi, sono state trovate avere cambiamenti nelle zone del cervello che regolano le emozioni, la motivazione e la dipendenza.

I ricercatori della Harvard Medical School hanno effettuate scansioni 3D dettagliate sul cervello degli studenti che avevano consumato cannabis raramente e non erano assuefatti e li hanno confrontati con quelle di studenti che non avevano mai consumato la droga.

Due sezioni principali del cervello sono risultate essere colpite. Ovviamente, più alto il consumo di cannabis dei soggetti dello studio, maggiori le anomalie cerebrali su migliaia di soggetti .

L’autore della ricerca , il dottor Hans Breiter, professore di psichiatria e scienze comportamentali alla Northwestern University Feinberg School of Medicine, ha dichiarato : “Questo studio solleva una sfida forte all’idea che l’uso occasionale di marijuana non sia associato a conseguenze negative. ...."

Mark Winstanley , chief executive del centro per malati mentali Rethink , ha detto: “Per troppo tempo la cannabis è stata vista come sicura, ma come suggerisce questo studio, può avere davvero un grave impatto sulla vostra salute mentale . La ricerca mostra anche che quando la gente fuma cannabis prima dei 15 anni, si quadruplica la probabilità di sviluppare psicosi. Ma poche persone sono consapevoli dei rischi.”

Da Aduc

Notizia 11 ottobre 2013 18:54

"Dire "si'" alla marijuana aumenta le probabilita' di concedere un "si'" anche ad altre tipologie di stupefacenti piu' pericolose, secondo un nuovo studio statunitense che ha coinvolto un campione di 29054 studenti delle scuole superiori.

Dai dati e' emerso che fumare marijuana rende piu' possibilisti e meno giudicanti relativamente all'uso di altre droghe piu' pesanti, come cocaina, crack, LSD, eroina, anfetamine ed ecstasy. In pratica, l'assunzione di una droga rende meno critici rispetto all'assunzione di altre droghe.

Chi fuma marijuana tende ad essere meno giudicante in particolare verso l'utilizzo delle cosiddette droghe "socialmente accettabili" come LSD, anfetamine ed ecstasy. Gli studenti dal background socio-economico piu' elevato sono apparsi piu' tolleranti verso gli stupefacenti socially acceptable mentre le donne in generale sono risultate piu' inclini a dire "no" a droghe come cocaina, crack, LSD e ecstasy.

Lo studio e' stato condotto da Joseph Palamar della New York University e pubblicato su Prevention Science."


USA - Cannabis. Fumarne troppa
fa male alla memoria. Studio

Aduc 2 febbraio 2016
Il sospetto c'era gia' da tempo ma ora la scienza ne e' certa: fumare troppa cannabis per un periodo troppo prolungato puo' danneggiare la memoria a breve termine. Lo studio, pubblicato dal magazine Jama Internal Medicine e condotto da un team di ricercatori dell'Universita' di Losanna capitanato dal professor Reto Auer, si e' basato sulle abitudini di 3.400 americani in un periodo di tempo di 25 anni.

Cosi', nella ricerca rilanciata nel Regno Unito dal quotidiano The Independent, e' stato dimostrato come chi fuma marijuana tutti i giorni per un periodo superiore a cinque anni tenda ad avere danni permanenti alla memoria a breve termine, quella che fra l'altro e' legata anche alla capacita' di prendere decisioni immediate. Lo studio ha tuttavia sottolineato come questa perdita di memoria sia registrabile solamente nei consumatori abituali.

Da Aduc
USA - Cannabis legalizzata. Incidenti stradali raddoppiati
Notizia
12 maggio 2016 11:56

Incidenti stradali raddoppiati negli Stati americani che hanno recentemente legalizzato la marijuana fra chi fa uso di questa sostanza.
Lo rivela l'ultima ricerca della AAA Foundation for Traffic Safety, secondo cui i limiti di legge sul consumo di cannabis consentito per guidare sono arbitrari e non supportati dalla scienza, cosa che potrebbe tradursi in un pericolo concreto per gli automobilisti. Washington è stato uno dei primi Stati a legalizzare l'uso ricreativo di marijuana, e questi risultati sollevano preoccupazione, dato che almeno altri 20 Stati Usa stanno considerando di fare la stessa scelta quest'anno.

La Fondazione ha esaminato proprio la situazione dello Stato di Washington, che ha legalizzato la marijuana nel dicembre del 2012. I ricercatori hanno scoperto che la percentuale di conducenti coinvolti in incidenti mortali che avevano recentemente consumato cannabis è più che raddoppiata: dall'8 al 17% tra il 2013 e il 2014.

E' inoltre emerso che un conducente su 6 coinvolto in incidenti mortali nel 2014 aveva recentemente usato marijuana. "Questo aumento significativo è allarmante", ha detto Peter Kissinger, presidente e Ceo della Fondazione AAA. "Washington deve servire come 'caso studio' per aprire gli occhi su quello che può verificarsi negli altri Stati per quanto riguarda la sicurezza stradale, dopo la legalizzazione della droga"
30 settembre 2016 5:02 - ennius4581
Da ARFIUC

Ognuno raccoglie quel che semina. Se si dovesse dare la colpa degli omicidi alle armi o la colpa dei tumori alle sigarette allora continueremo un orribile circolo vizioso di de-responsabilizzazione. Se ti droghi devi sapere che ti rovinerai il cervello e la vita. Se spari devi sapere che ucciderai. Se fumi devi sapere che potrai ammalarti. La scelta però deve essere solo tua. Le 'vittime' delle droghe sono persone che hanno ceduto ad un vizio per GODERE, godimento che poi li ha portati alla perdizione e gli ha rovinato la vita. Si deve educare, non limitare le scelte degli individui.
30 settembre 2016 3:26 - anandamide1972
mciu mciu, micino, vieni vieniii, ztztzt, vieni erniuccio piccolo...ma che bel gattone che sei...
29 settembre 2016 17:42 - ennius4531
Scrive alfio ....

"La scelta però deve essere solo tua.....
Si deve educare, non limitare le scelte degli individui." .

Parole sante !

Ne consegue che se la scelta ha da essere solo tua, allora si può pretendere di abolire il divieto di circolare senza casco o senza cintura, i limiti di velocità e le misure di sicurezza nei cantieri: perché obbligare il muratore d'estate ad indossare il casco protettore a temperature esterne di 40 e più gradi ?

Se la scelta, con relative conseguenze, ha da essere solo degli individui , perché non legalizzare i matrimoni tra consanguinei ?

Come dice alfio ..... limitiamoci ad educare....

P.s. intanto le ricerche specialistiche ci dicono che ..

Da Aduc

Notizia 12 maggio 2016 11:56

USA - Cannabis legalizzata. Incidenti stradali raddoppiati

Incidenti stradali raddoppiati negli Stati americani che hanno recentemente legalizzato la marijuana fra chi fa uso di questa sostanza. Lo rivela l'ultima ricerca della AAA Foundation for Traffic Safety, secondo cui i limiti di legge sul consumo di cannabis consentito per guidare sono arbitrari e non supportati dalla scienza, cosa che potrebbe tradursi in un pericolo concreto per gli automobilisti.

Washington è stato uno dei primi Stati a legalizzare l'uso ricreativo di marijuana, e questi risultati sollevano preoccupazione, dato che almeno altri 20 Stati Usa stanno considerando di fare la stessa scelta quest'anno. La Fondazione ha esaminato proprio la situazione dello Stato di Washington, che ha legalizzato la marijuana nel dicembre del 2012. I ricercatori hanno scoperto che la percentuale di conducenti coinvolti in incidenti mortali che avevano recentemente consumato cannabis è più che raddoppiata: dall'8 al 17% tra il 2013 e il 2014.

E' inoltre emerso che un conducente su 6 coinvolto in incidenti mortali nel 2014 aveva recentemente usato marijuana. "Questo aumento significativo è allarmante", ha detto Peter Kissinger, presidente e Ceo della Fondazione AAA. "Washington deve servire come 'caso studio' per aprire gli occhi su quello che può verificarsi negli altri Stati per quanto riguarda la sicurezza stradale, dopo la legalizzazione della droga".

Altra ricerca ..

La Cannabis triplica gli incidenti mortali sulle strade .

Incidenti mortali che coinvolgono l’uso di marijuana sono triplicati nell’ultimo decennio, lo sostengono i ricercatori in Rapporto elaborato dalla Mailman School of Public Health della Columbia University. 

Chi assume marijuana guida più o meno allo stesso modo di chi ha abusato di alcol, ha spiegato Jonathan Adkins, vice direttore esecutivo dell’Associazione Governors Highway Safety. Si altera la capacita’ di giudizio, riduce la vista e rende una persona più distratta e con più probabilità di correre rischi durante la guida.

"E ‘un campanello d’allarme per noi nella Sicurezza stradale”, ha detto Adkins . “La legalizzazione della cannabis sta per diffondersi ad altri stati. Non è nemmeno una questione di parte, a questo punto. La nostra previsione è questa situazione diventerà la norma piuttosto che l’eccezione”.

Il problema è anche che assumere marijuana, e le altre droghe, prima di mettersi alla guida non ha lo stesso stigma che la società ha acquisito nel corso degli anni verso chi guida ubriaco. “Le persone sanno se chi guida e’ un ubriaco, ma non credo abbia la stessa consapevolezza verso chi guida drogato, quindi questo è un problema enorme”, ha detto Adkins .

“Abbiamo bisogno di sensibilizzare il pubblico sul fatto che se hai utilizzato qualsiasi tipo di sostanza psicoattiva, non si dovrebbe mettersi al volante. Dobbiamo creare quella stessa cultura per cui, come per la guida per un ubriaco, non è accettabile.”

I risultati sono stati pubblicati on-line il 29 gennaio scorso nell’American Journal of Epidemiology.

Il team di ricerca ha tratto le sue conclusioni dalle statistiche sugli incidenti provenienti da sei Stati che abitualmente eseguono test tossicologici su conducenti coinvolti in relitti stradali mortali – California, Hawaii, Illinois, New Hampshire, Rhode Island e West Virginia. Le statistiche comprendono oltre 23.500 di conducenti deceduti entro un’ora da un incidente nel periodo compreso tra il 1999 ed il 2010. ".

Cosa facciamo alfio ? Chiudiamo un occhio ....
29 settembre 2016 13:41 - ennius4581
Garatteri non sa di cosa parla. E' vecchio di 50 anni rispetto agli eventi, che infatti non riesce a governare.
28 settembre 2016 20:23 - alfio4986
Ognuno raccoglie quel che semina. Se si dovesse dare la colpa degli omicidi alle armi o la colpa dei tumori alle sigarette allora continueremo un orribile circolo vizioso di de-responsabilizzazione. Se ti droghi devi sapere che ti rovinerai il cervello e la vita. Se spari devi sapere che ucciderai. Se fumi devi sapere che potrai ammalarti. La scelta però deve essere solo tua. Le 'vittime' delle droghe sono persone che hanno ceduto ad un vizio per GODERE, godimento che poi li ha portati alla perdizione e gli ha rovinato la vita. Si deve educare, non limitare le scelte degli individui.
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