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6 settembre 2016 13:43 - ennio4531
IL MAGGIOR SINDACATO DI POLIZA ITALIANA SI SCHIERA : LEGALIZZARE LA CANNABIS E' UNA BUONA IDEA

Dopo la Direzione nazionale antimafia e il presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone anche il maggior sindacato di polizia, il Siulp, prende posizione aprendo alla possibilità di una legalizzazione della cannabis. Il segretario generale del sindacato, Felice Romani, ha affermato: «Se la cannabis fosse somministrata attraverso un circuito legale sarebbe meno pericolosa e non conterrebbe quegli additivi chimici e inquinanti che fanno più danni dello stesso principio attivo. Oggi la microcriminalità, o criminalità diffusa, è alimentata soprattutto dai giovani che proprio per procurarsi queste sostanze si rivolgono al mercato nero e commettono reati come furti, scippi e rapine, i più odiosi nel sentire comune».

Siamo ancora lontani da ciò che accade negli Usa, dove i poliziotti contro il proibizionismo hanno fondato un’associazione che finanzia campagne per la legalizzazione e per spiegare come essa sia fondamentale per permettere alle forze dell’ordine di liberare risorse economiche ed umane per perseguire i reati più gravi, ma la presa di posizione del Siulp, che con oltre 25mila iscritti è il più rappresentativo tra i sindacati di polizia, rappresenta sicuramente una notizia rilevante che era tutt’altro che scontata nel panorama italiano: a quanto pare non tutti i poliziotti italiani trovano intelligente continuare a impegnare buona parte delle pattuglie per inseguire ragazzini con due grammi di erba in tasca.

Altri sindacati di polizia si sono invece espressi contrariamente ad ogni ipotesi di legalizzazione. Tra questi il Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) che in un comunicato ha affermato che «vietare l’uso delle droghe di qualsiasi tipo e’ la concretizzazione di una scelta etico-morale che mira a ridimensionare la cultura dello sballo e la promozione dei falsi valori e degli stili di vita decadenti e degenerativi». Per la cronaca il Sap è lo stesso sindacato al cui congresso venne riservata un’ovazione ai poliziotti condannati per l’uccisione di Federico Aldovrandi.
3 settembre 2016 0:01 - ennius4531
..... ennio4531 é solo un'ombra tossica che si attacca da parassita ai nickname degli altri scimmiottandoli approfittando del carente controllo da parte di Aduc dei nuovi nick.

Che lo Stato accetti di immettere ulteriore pattume ludico sul mercato legale rappresenta una ulteriore violazione delle norme costituzionali che impongono allo Stato in base all'art.32 di ...

'La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività..' .

L'interesse della collettività va tutelato inoltre da chi, scambiando per diritti i propri capricci, può rappresentare un pericolo per gli altri come le ricerche specialistiche hanno evidenziato alla faccia delle maggioranze o minoranze .

Da Aduc

Notizia 12 maggio 2016 11:56

USA - Cannabis legalizzata. Incidenti stradali raddoppiati

Incidenti stradali raddoppiati negli Stati americani che hanno recentemente legalizzato la marijuana fra chi fa uso di questa sostanza. Lo rivela l'ultima ricerca della AAA Foundation for Traffic Safety, secondo cui i limiti di legge sul consumo di cannabis consentito per guidare sono arbitrari e non supportati dalla scienza, cosa che potrebbe tradursi in un pericolo concreto per gli automobilisti.

Washington è stato uno dei primi Stati a legalizzare l'uso ricreativo di marijuana, e questi risultati sollevano preoccupazione, dato che almeno altri 20 Stati Usa stanno considerando di fare la stessa scelta quest'anno. La Fondazione ha esaminato proprio la situazione dello Stato di Washington, che ha legalizzato la marijuana nel dicembre del 2012. I ricercatori hanno scoperto che la percentuale di conducenti coinvolti in incidenti mortali che avevano recentemente consumato cannabis è più che raddoppiata: dall'8 al 17% tra il 2013 e il 2014.

E' inoltre emerso che un conducente su 6 coinvolto in incidenti mortali nel 2014 aveva recentemente usato marijuana. "Questo aumento significativo è allarmante", ha detto Peter Kissinger, presidente e Ceo della Fondazione AAA. "Washington deve servire come 'caso studio' per aprire gli occhi su quello che può verificarsi negli altri Stati per quanto riguarda la sicurezza stradale, dopo la legalizzazione della droga".

Altra ricerca ..

La Cannabis triplica gli incidenti mortali sulle strade .

Incidenti mortali che coinvolgono l’uso di marijuana sono triplicati nell’ultimo decennio, lo sostengono i ricercatori in Rapporto elaborato dalla Mailman School of Public Health della Columbia University.

Chi assume marijuana guida più o meno allo stesso modo di chi ha abusato di alcol, ha spiegato Jonathan Adkins, vice direttore esecutivo dell’Associazione Governors Highway Safety. Si altera la capacita’ di giudizio, riduce la vista e rende una persona più distratta e con più probabilità di correre rischi durante la guida.

"E ‘un campanello d’allarme per noi nella Sicurezza stradale”, ha detto Adkins . “La legalizzazione della cannabis sta per diffondersi ad altri stati. Non è nemmeno una questione di parte, a questo punto. La nostra previsione è questa situazione diventerà la norma piuttosto che l’eccezione”.
2 settembre 2016 20:03 - ennio4531
IL MAGGIOR SINDACATO DI POLIZA ITALIANA SI SCHIERA : LEGALIZZARE LA CANNABIS E' UNA BUONA IDEA

Dopo la Direzione nazionale antimafia e il presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone anche il maggior sindacato di polizia, il Siulp, prende posizione aprendo alla possibilità di una legalizzazione della cannabis. Il segretario generale del sindacato, Felice Romani, ha affermato: «Se la cannabis fosse somministrata attraverso un circuito legale sarebbe meno pericolosa e non conterrebbe quegli additivi chimici e inquinanti che fanno più danni dello stesso principio attivo. Oggi la microcriminalità, o criminalità diffusa, è alimentata soprattutto dai giovani che proprio per procurarsi queste sostanze si rivolgono al mercato nero e commettono reati come furti, scippi e rapine, i più odiosi nel sentire comune».

Siamo ancora lontani da ciò che accade negli Usa, dove i poliziotti contro il proibizionismo hanno fondato un’associazione che finanzia campagne per la legalizzazione e per spiegare come essa sia fondamentale per permettere alle forze dell’ordine di liberare risorse economiche ed umane per perseguire i reati più gravi, ma la presa di posizione del Siulp, che con oltre 25mila iscritti è il più rappresentativo tra i sindacati di polizia, rappresenta sicuramente una notizia rilevante che era tutt’altro che scontata nel panorama italiano: a quanto pare non tutti i poliziotti italiani trovano intelligente continuare a impegnare buona parte delle pattuglie per inseguire ragazzini con due grammi di erba in tasca.

Altri sindacati di polizia si sono invece espressi contrariamente ad ogni ipotesi di legalizzazione. Tra questi il Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) che in un comunicato ha affermato che «vietare l’uso delle droghe di qualsiasi tipo e’ la concretizzazione di una scelta etico-morale che mira a ridimensionare la cultura dello sballo e la promozione dei falsi valori e degli stili di vita decadenti e degenerativi». Per la cronaca il Sap è lo stesso sindacato al cui congresso venne riservata un’ovazione ai poliziotti condannati per l’uccisione di Federico Aldovrandi.
2 settembre 2016 18:33 - lucillafiaccola1796
ce usion si fumasse tutte le cannabis dell'universo così non si riproducono più e la Terra è in Pace at last!
2 settembre 2016 15:59 - ennius4531
... ho seguito il tuo consiglio e ho spulciato negli archivi dai quali é fuoriuscito un campionario dei tuoi interventi il cui giudizio lascio a chi li legge.


26 novembre 2014 12:38 - Block_Macigno
t'ho risposto, ti aspetto domani che andiamo a fuma alla faccia di ooo oo pikkola enny!!!!....capito ooo oo pikkola enny? ci faremo i selfie per te pikkola zoccotroll!!!

22 novembre 2014 13:07 - Block_Macigno
ooo oo pikkola enny non fare la sciocca, la notizia l'ha diffusa il tuo capo, come non te loha detto? strano.....FAI RIDE OOO OO PIKKOLA ENNY....

3 dicembre 2014 21:17 - Block_Macigno
facile facile zoccotroll....vaffanc*lo! con moderazione Block

15 novembre 2014 12:22 - Block_Macigno
ooo oo pikkola enny: 1 non sono block di macigno ma Block_macigno e basta, mi urta sensibilmente che qualcuno modifichi il mio sopranome, 2 ciai rotto e 3 ciai rotto. per gli esseri insignificanti come ooo oo pikkola enny l'unica soluzione è un iniezione anale di pene nero, che al suddetto piace.
2 settembre 2016 13:29 - Block_Macigno
vedo che il tempo passa ed ennius è stato sostituito, quindi ti do il benvenuto nuovo ennius, spulcia negli archivi che ti sono stati passati chi sono, e tu dimmi un po, chi sei? sembri meno aggressivo del tue predecessore.....direi che il mestiere del troll stia diventando un po noioso!
2 settembre 2016 9:02 - elisabeth5663
Se si trova una soluzione migliore, si fa quella, fino ad ora non si è trovata (la proposta prevede anche prevenzione)
Quanto alla quantità ammessa, in diversi periodi, si sono rimepite le carceri di chi non doveva stare lì ma anche per altri motivi.
E' stato un piacere ma devo chiudere!
1 settembre 2016 23:36 - ennius4531
..."Il fenomeno è esteso e non si riesce a controllare, .."

Ecco, anche il 'fenomeno' mafia aveva queste caratteristiche .

Ahh, si doveva prenderne atto e legalizzarlo al meglio !!!
1 settembre 2016 19:25 - elisabeth5663
E' col sistema attuale che si chiudono gli occhi. Il fenomeno è esteso e non si riesce a controllare, la criminalità si arricchisce ulteriormente con quel che ne consegue.
Poi esiste anche la libertà personale.
1 settembre 2016 16:45 - ennius4531
Il 'fenomeno' va limitato facendo rispettare i divieti di legge, come avviene per gli eccessi di velocità, e soprattutto abbandonando quel rinunciatario fatalismo che si riassume nel laissez faire laissez passer, carpe diem e chiudiamo un occhio, tipico di chi confonde il capriccio tossico con il diritto di danneggiare se stesso e anche altri.

Frassica in TV dice del pattume, cugino dell'erba magica, :

fumi ? Ma che sei scemo ?,

e perché quindi dovremmo dire sí ad altro pattume ?

Vogliamo essere ancora più scemi ?

Per quanto attiene il carcere, é risaputo che il consumo personale non è reato .

Intanto la ricerca specialistica ci dice che, oltre sul comprendonio, l'erba magica ha altri effetti deleteri...

USA: Cannabis riduce dimensione e forma spermatozoi.
Studio 9 giugno 2014

 Da Aduc
La cannabis mette a serio rischio la fertilita' dei giovani uomini, secondo un nuovo studio dell'Universita' di Sheffield secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista 'Human Reproduction'.Il consumo di marijuana riduce infatti le dimensioni e la forma degli spermatozoi. Se si progetta di mettere su famiglia, quindi, e' meglio smettere di fumarla. La ricerca e' la piu' grande mai effettuata al mondo per valutare come comuni stili di vita influenzino la struttura degli spermatozoi.

Dalle analisi sono emersi anche altri fattori che esercitano un impatto sulla morfologia degli spermatozoi. Ad esempio, forma e dimensioni sembrano peggiorare nei campioni eiaculati durante i mesi estivi mentre migliorano negli uomini che si sono astenuti da attivita' sessuali per piu' di sei giorni. Sigarette e alcol pare abbiano, invece, poco effetto. L'indagine ha reclutato un campione di 2.249 uomini da quattordici cliniche per la fertilita' del Regno Unito. ....

Additional information

The paper, ‘Modified and non-modifiable risk factors for poor sperm morphology’ by AA Pacey et al, will be published in the journal Human Reproduction, at 00:05 (BST) on Thursday 5 June 2014.
1 Participating centres were: Department of Obstetrics and Gynaecology, Queens University, Belfast; Assisted Conception Unit, Birmingham Women’s Hospital; Division of Obstetrics and Gynaecology, St Michael’s Hospital, Bristol; Directorate of Women’s Health, Southmead Hospital, Bristol; Cardiff Assisted Reproduction Unit, University of Wales; MRC Reproductive Biology Unit, Edinburgh; Reproductive Medicine Unit, Liverpool Women’s Hospital; St Bartholomew’s Hospital, London; Department of Obstetrics and Gynaecology, Royal Free and University College, London; Department of Reproductive Medicine, St Mary’s Hospital, Manchester; IVF/Immunology Laboratory, Salford Royal Hospital Department of Histopathology, University hospital of South Manchester; International Centre for Life, Newcastle; Department of Obstetrics and Gynaecology, Jessop Hospital for Women, Sheffield; Shropshire and Mid-Wales Fertility Centre, Royal Shrewsbury NHS Trust.
31 agosto 2016 17:25 - elisabeth5663
e poi carceri sovraffollate ma anche lì ci sarebbe da dire...
31 agosto 2016 17:23 - elisabeth5663
Inoltre si deve migliorare la situazione della cannabis terapeutica sulla quale ci sarebbe da fare un lungo discorso. Si parla anche di quello.
31 agosto 2016 17:21 - elisabeth5663
No, si tratta di limitare il fenomeno.
Se non si riesce a fermarlo, lo si riduce.
Quello che viene venduto dallo stato, è controllato, quello che è venduto dalle mafie no e può essere molto peggiore.
Un adulto può voler sapere cosa compra e se lo passa ai minorenni (che per legge non possono), passa loro qualcosa di quantomeno più controllato.
Le forze dell'ordine farebbero confluire sforzi nel perseguire criminali pericolosi, non chi fuma, quindi è meglio per tutti.
Si cancellerebbe una parte dell'arretrato giudiziario quindi anche qui, ci si concentrerebbe su cose gravi ed è meglio per tutti.
Si risparmierebbe poi su processi, carcere e insieme alle tasse si fa prevenzione sulla droga e si finanziano altri servizi anche non legati a questo.
Si crea lavoro che non è quello creato dalle mafie.
La gente viene meno in contatto con i criminali, s'indeboliscono mafie e terrorismo, qui e altrove.
L'adulto, informato, è libero di fare come crede se non lede altri. Paga tasse sanità e tante cose che la gente fa, non solo alcool e tabacco, altre cose prese per normali, possono far male.
Lo stato e le persone però sono incoerenti.
Le soluzioni ideali non ci sono. Si valutano vari aspetti e si cerca il male minore, senza ideologie.
Si mettono regole varie infatti è errato parlare di liberalizzazione che è quella che c'è attualmente, cioè si compra di tutto senza controllo. Giusto invece parlare di legalizzazione.
31 agosto 2016 16:57 - ennius4531
... della serie ... c'è già spazzatura lecita....

Perché non aggiungerne dell'altra ?
31 agosto 2016 14:29 - elisabeth5663
Si devono mettere divieti per la guida.
Legale o illegale, c'è sempre chi guida avendo fumato bevuto o altro.
l'alcool però è legale.
Ci vogliono controlli e sensibilizzazione sull'argomento.
31 agosto 2016 11:10 - ennius4531
... prima di firmare, occorrerebbe informarsi sugli effetti dell'erba magica anche a danno di terzi .

Alcuni studi sull'argomento ...

Da Aduc
USA - Cannabis legalizzata. Incidenti stradali raddoppiati
Notizia  12 maggio 2016 11:56
 
Incidenti stradali raddoppiati negli Stati americani che hanno recentemente legalizzato la marijuana fra chi fa uso di questa sostanza. Lo rivela l'ultima ricerca della AAA Foundation for Traffic Safety, secondo cui i limiti di legge sul consumo di cannabis consentito per guidare sono arbitrari e non supportati dalla scienza, cosa che potrebbe tradursi in un pericolo concreto per gli automobilisti. Washington è stato uno dei primi Stati a legalizzare l'uso ricreativo di marijuana, e questi risultati sollevano preoccupazione, dato che almeno altri 20 Stati Usa stanno considerando di fare la stessa scelta quest'anno.

La Fondazione ha esaminato proprio la situazione dello Stato di Washington, che ha legalizzato la marijuana nel dicembre del 2012. I ricercatori hanno scoperto che la percentuale di conducenti coinvolti in incidenti mortali che avevano recentemente consumato cannabis è più che raddoppiata: dall'8 al 17% tra il 2013 e il 2014.

E' inoltre emerso che un conducente su 6 coinvolto in incidenti mortali nel 2014 aveva recentemente usato marijuana. "Questo aumento significativo è allarmante", ha detto Peter Kissinger, presidente e Ceo della Fondazione AAA. "Washington deve servire come 'caso studio' per aprire gli occhi su quello che può verificarsi negli altri Stati per quanto riguarda la sicurezza stradale, dopo la legalizzazione della droga".
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"La Cannabis triplica gli incidenti mortali sulle strade .

Incidenti mortali che coinvolgono l’uso di marijuana sono triplicati nell’ultimo decennio, lo sostengono i ricercatori in Rapporto elaborato dalla Mailman School of Public Health della Columbia University. 

Chi assume marijuana guida più o meno allo stesso modo di chi ha abusato di alcol, ha spiegato Jonathan Adkins, vice direttore esecutivo dell’Associazione Governors Highway Safety. Si altera la capacita’ di giudizio, riduce la vista e rende una persona più distratta e con più probabilità di correre rischi durante la guida.

"E ‘un campanello d’allarme per noi nella Sicurezza stradale”, ha detto Adkins . “La legalizzazione della cannabis sta per diffondersi ad altri stati. Non è nemmeno una questione di parte, a questo punto. La nostra previsione è questa situazione diventerà la norma piuttosto che l’eccezione”.

Il problema è anche che assumere marijuana, e le altre droghe, prima di mettersi alla guida non ha lo stesso stigma che la società ha acquisito nel corso degli anni verso chi guida ubriaco. “Le persone sanno se chi guida e’ un ubriaco, ma non credo abbia la stessa consapevolezza verso chi guida drogato, quindi questo è un problema enorme”, ha detto Adkins .

“Abbiamo bisogno di sensibilizzare il pubblico sul fatto che se hai utilizzato qualsiasi tipo di sostanza psicoattiva, non si dovrebbe mettersi al volante. Dobbiamo creare quella stessa cultura per cui, come per la guida per un ubriaco, non è accettabile.”

I risultati sono stati pubblicati on-line il 29 gennaio scorso nell’American Journal of Epidemiology.

Il team di ricerca ha tratto le sue conclusioni dalle statistiche sugli incidenti provenienti da sei Stati che abitualmente eseguono test tossicologici su conducenti coinvolti in relitti stradali mortali – California, Hawaii, Illinois, New Hampshire, Rhode Island e West Virginia. Le statistiche comprendono oltre 23.500 di conducenti deceduti entro un’ora da un incidente nel periodo compreso tra il 1999 ed il 2010. "
31 agosto 2016 10:24 - elisabeth5663
Diversi i motivi per legalizzare.
Si può dare un segnale firmando presso negozi, comuni, tavoli, costantemente aggiornati, al sito legalizziamo.it, fino a metà settembre, salvo proroghe.
Vi si trova la proposta, simile a quella di cui si discute in parlamento, dei Radicali, sostenuta da Possibile di Civati e da diverse associazioni.
30 agosto 2016 23:39 - ennius4531
Cosa ci dice la ricerca specialistica sugli effetti dell'erba magica ...

USA: Cannabis riduce dimensione e forma spermatozoi. Studio
9 giugno 2014

 Da Aduc

La cannabis mette a serio rischio la fertilita' dei giovani uomini, secondo un nuovo studio dell'Universita' di Sheffield secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista 'Human Reproduction'.Il consumo di marijuana riduce infatti le dimensioni e la forma degli spermatozoi. Se si progetta di mettere su famiglia, quindi, e' meglio smettere di fumarla. La ricerca e' la piu' grande mai effettuata al mondo per valutare come comuni stili di vita influenzino la struttura degli spermatozoi.

Dalle analisi sono emersi anche altri fattori che esercitano un impatto sulla morfologia degli spermatozoi. Ad esempio, forma e dimensioni sembrano peggiorare nei campioni eiaculati durante i mesi estivi mentre migliorano negli uomini che si sono astenuti da attivita' sessuali per piu' di sei giorni. Sigarette e alcol pare abbiano, invece, poco effetto. L'indagine ha reclutato un campione di 2.249 uomini da quattordici cliniche per la fertilita' del Regno Unito. ....

Additional information

The paper, ‘Modified and non-modifiable risk factors for poor sperm morphology’ by AA Pacey et al, will be published in the journal Human Reproduction, at 00:05 (BST) on Thursday 5 June 2014.
1 Participating centres were: Department of Obstetrics and Gynaecology, Queens University, Belfast; Assisted Conception Unit, Birmingham Women’s Hospital; Division of Obstetrics and Gynaecology, St Michael’s Hospital, Bristol; Directorate of Women’s Health, Southmead Hospital, Bristol; Cardiff Assisted Reproduction Unit, University of Wales; MRC Reproductive Biology Unit, Edinburgh; Reproductive Medicine Unit, Liverpool Women’s Hospital; St Bartholomew’s Hospital, London; Department of Obstetrics and Gynaecology, Royal Free and University College, London; Department of Reproductive Medicine, St Mary’s Hospital, Manchester; IVF/Immunology Laboratory, Salford Royal Hospital Department of Histopathology, University hospital of South Manchester; International Centre for Life, Newcastle; Department of Obstetrics and Gynaecology, Jessop Hospital for Women, Sheffield; Shropshire and Mid-Wales Fertility Centre, Royal Shrewsbury NHS Trust.
30 agosto 2016 14:43 - gian67
e comunque, io daccordo con lui , non si puo' liberallizzare cio' che fa male , alcool , tabacco , gioco da zardo , ciminiere , veleni nelle acque , fertilizzanti ecc , METTIAMO TUTTO FURI LEGGE !!!
30 agosto 2016 14:39 - gian67
e molto informato sto' magistrato , non sulla legge , ma sulla salute !! gia che e' dottore , qualche cura x il mal di schiena ?? x quanto riguarda le leggi , mi informero' da un ottorino !
30 agosto 2016 14:26 - ennio4531
IL MAGGIOR SINDACATO DI POLIZA ITALIANA SI SCHIERA : LEGALIZZARE LA CANNABIS E' UNA BUONA IDEA

Dopo la Direzione nazionale antimafia e il presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone anche il maggior sindacato di polizia, il Siulp, prende posizione aprendo alla possibilità di una legalizzazione della cannabis. Il segretario generale del sindacato, Felice Romani, ha affermato: «Se la cannabis fosse somministrata attraverso un circuito legale sarebbe meno pericolosa e non conterrebbe quegli additivi chimici e inquinanti che fanno più danni dello stesso principio attivo. Oggi la microcriminalità, o criminalità diffusa, è alimentata soprattutto dai giovani che proprio per procurarsi queste sostanze si rivolgono al mercato nero e commettono reati come furti, scippi e rapine, i più odiosi nel sentire comune».

Siamo ancora lontani da ciò che accade negli Usa, dove i poliziotti contro il proibizionismo hanno fondato un’associazione che finanzia campagne per la legalizzazione e per spiegare come essa sia fondamentale per permettere alle forze dell’ordine di liberare risorse economiche ed umane per perseguire i reati più gravi, ma la presa di posizione del Siulp, che con oltre 25mila iscritti è il più rappresentativo tra i sindacati di polizia, rappresenta sicuramente una notizia rilevante che era tutt’altro che scontata nel panorama italiano: a quanto pare non tutti i poliziotti italiani trovano intelligente continuare a impegnare buona parte delle pattuglie per inseguire ragazzini con due grammi di erba in tasca.

Altri sindacati di polizia si sono invece espressi contrariamente ad ogni ipotesi di legalizzazione. Tra questi il Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) che in un comunicato ha affermato che «vietare l’uso delle droghe di qualsiasi tipo e’ la concretizzazione di una scelta etico-morale che mira a ridimensionare la cultura dello sballo e la promozione dei falsi valori e degli stili di vita decadenti e degenerativi». Per la cronaca il Sap è lo stesso sindacato al cui congresso venne riservata un’ovazione ai poliziotti condannati per l’uccisione di Federico Aldovrandi.
29 agosto 2016 20:46 - ennio4531
daccordo su tutto ugraal,questo servo delle comunita' pubblica solo ricerche bufala,smentite poi dalle stesse universita' che pubblicano la sue profezie,e' un vecchio di merda che si deve occupare di trattamenti pensionistici

attendiamo risposte sui quesiti posti non copia e incolla deficente4531
29 agosto 2016 19:21 - ugraal
Egregio Ennius, proprio stamattina leggevo uno studio fatto su due campioni di popolazione bipolare che concludeva "I risultati hanno rivelato che, sebbene la cannabis ed il disturbo bipolare siano stati in passato associati con un certo grado di deficit cognitivo, non vi era alcuna differenza significativa tra i due gruppi con disturbo bipolare (utilizzatori e non utilizzatori di cannabis), per cui non vi è alcuna evidenza di un disturbo bipolare additivo con impatto negativo da uso di cannabis sulla cognizione." http://freeweed.it/studio-effetti-benefici-della-cannabis-ne i-pazienti-bipolari/

Ma veniamo al tuo cavallo di battaglia al ritornello con cui smaroni la sezione commenti di questo sito e ti pongo una domanda: il tuo studio parla di quali cannabionoidi sono stati somministrati ai soggetti esaminati per la ricerca? Che percentuale di cbd contenvano le infiorescenze usate? perchè vedi se dici Cannabis puoi dire tutto e niente ti lascio delle letture per la sera ("However, laboratory rodents and human studies have shown that this cannabinoid is able to prevent psychotic-like symptoms induced by high doses of ?(9)- THC. Subsequent studies have demonstrated that CBD has antipsychotic effects as observed using animal models and in healthy volunteers")
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22716160.
Ultima domanda alla quale non hai mai risposto: Il thc chimicamente danneggia le aree del cervello o lo fa solo come conseguenza comportamentale legata all'effetto proprio del solo thc? sai i tuoi studi statistici non fugano mai questo dubbio!
29 agosto 2016 15:32 - ennius4531
La ricerca specialistica, quella che opera sull'uomo, cosa ci dice ?

Alcuni studi ....

(Abstract ).
Harvard Medical School 16/04/2014

' Nello studio, pubblicato sul Journal of Neurosciences, le persone che avevano usato cannabis una o due volte la settimana anche per pochi mesi, sono state trovate avere cambiamenti nelle zone del cervello che regolano le emozioni, la motivazione e la dipendenza.

I ricercatori della Harvard Medical School hanno effettuate scansioni 3D dettagliate sul cervello degli studenti che avevano consumato cannabis raramente e non erano assuefatti e li hanno confrontati con quelle di studenti che non avevano mai consumato la droga.

Due sezioni principali del cervello sono risultate essere colpite. Ovviamente, più alto il consumo di cannabis dei soggetti dello studio, maggiori le anomalie cerebrali su migliaia di soggetti .

L’autore della ricerca , il dottor Hans Breiter, professore di psichiatria e scienze comportamentali alla Northwestern University Feinberg School of Medicine, ha dichiarato : “Questo studio solleva una sfida forte all’idea che l’uso occasionale di marijuana non sia associato a conseguenze negative. ...."

Mark Winstanley , chief executive del centro per malati mentali Rethink , ha detto: “Per troppo tempo la cannabis è stata vista come sicura, ma come suggerisce questo studio, può avere davvero un grave impatto sulla vostra salute mentale . La ricerca mostra anche che quando la gente fuma cannabis prima dei 15 anni, si quadruplica la probabilità di sviluppare psicosi. Ma poche persone sono consapevoli dei rischi.”

University of Texas. 2014

"Fumare marijuana in giovane eta' puo' avere conseguenze di lungo termine sul cervello, e persino ridurre il quoziente intellettivo: lo rivela uno studio dei ricercatori della University of Texas. "

Lo studio mostra come ci siano differenze cerebrali tra i fumatori abituali di marijuana e le altre persone. ..

Prima si inizia a fare uso di marijuana, piu' pronunciate sono le differenze", ha spiegato ai media statunitensi la dottoressa Francesca Filbey, autrice principale dello studio e professore alla School of Behavioral and Brain Sciences dell'University of Texas. " .

STUDIO, CANNABIS CAUSA L’INSORGERE DI PSICOSI: SCHIZOFRENIA E DISTURBO BIPOLARE
GENNAIO 10, 2014

Nel nuovo studio, pubblicato in Schizophrenia Bulletin, i ricercatori si sono concentrati sui modelli di consumo di cannabis, il sesso e le relazioni tra tali fattori e un’insorgenza precoce del primo episodio psicotico .

Lo studio svolto da ricercatori britannici su adulti che hanno vissuto episodi di psicosi, l’assunzione di marijuana è stata collegata all’insorgere della malattia.
Il legame tra l’uso della cannabis e le malattie psichiche è ormai noto, soprattutto nei casi di schizofrenia.

In questo caso, come riferisce Marta Di Forti , che ha guidato la ricerca presso l’Istituto di Psichiatria al Kings College, lo studio associa l’uso quotidiano di cannabis all’insorgere della psicosi.

“Vorrei cercare di capire perché le persone usano cannabis, cosa ricevono da questo utilizzo e poi coinvolgerli spiegando loro come questo può causare danni al cervello e aumentare il rischio di psicosi “, ha detto la ricercatrice Marta Di Forti.

Australia ....Centro Nazionale di Ricerca su Droghe e Alcool dell'Università del Nuovo Galles del Sud ...

Gli studiosi hanno elaborato i dati di 3765 partecipanti che hanno usato cannabis, da tre ampi studi di lunga durata sulla frequenza e sugli effetti del suo uso. Secondo gli autori della ricerca, pubblicata su The Lancet Psychiatry, si tratta della dimostrazione più fondata dei danni della marijuana negli anni dell'adolescenza. .." .

Acta Psychiatrica Scandinavica
Volume 79, Issue 5, pages 505–510, May 1989

Schizophrenia in users and nonusers of cannabis
A longitudinal study in Stockholm County

Stanley Zammit, MRC clinical research fellow,a Peter Allebeck, professor of social medicine,b Sven Andreasson, associate professor of social medicine,c Ingvar Lundberg, professor of occupational epidemiology,c and Glyn Lewis, professor of psychiatric epidemiologyd.

Participants
50 087 subjects: data were available on self reported use of cannabis and other drugs, and on several social and psychological characteristics.

Conclusions
Cannabis use is associated with an increased risk of developing schizophrenia, consistent with a causal relation. This association is not explained by use of other psychoactive drugs or personality traits relating to social integration.
29 agosto 2016 9:28 - ugraal
Sarebbe fantastico, egregio dottore immagino in neurologia applicata, che se cita dei numeri poi citi anche le fonti! Tipo già questo studio pubblicato venerdì da Aduc la sbugiarda: http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+studio+sui+ratti+li+r ende+pigri+ma+non_132831.php
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