IL MAGGIOR SINDACATO DI POLIZA ITALIANA SI SCHIERA :
LEGALIZZARE LA CANNABIS E' UNA BUONA IDEA
Dopo la Direzione nazionale antimafia e il presidente
dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone anche il
maggior sindacato di polizia, il Siulp, prende posizione
aprendo alla possibilità di una legalizzazione della
cannabis. Il segretario generale del sindacato, Felice
Romani, ha affermato: «Se la cannabis fosse somministrata
attraverso un circuito legale sarebbe meno pericolosa e non
conterrebbe quegli additivi chimici e inquinanti che fanno
più danni dello stesso principio attivo. Oggi la
microcriminalità, o criminalità diffusa, è alimentata
soprattutto dai giovani che proprio per procurarsi queste
sostanze si rivolgono al mercato nero e commettono reati
come furti, scippi e rapine, i più odiosi nel sentire
comune».
Siamo ancora lontani da ciò che accade negli Usa, dove i
poliziotti contro il proibizionismo hanno fondato
un’associazione che finanzia campagne per la
legalizzazione e per spiegare come essa sia fondamentale per
permettere alle forze dell’ordine di liberare risorse
economiche ed umane per perseguire i reati più gravi, ma la
presa di posizione del Siulp, che con oltre 25mila iscritti
è il più rappresentativo tra i sindacati di polizia,
rappresenta sicuramente una notizia rilevante che era
tutt’altro che scontata nel panorama italiano: a quanto
pare non tutti i poliziotti italiani trovano intelligente
continuare a impegnare buona parte delle pattuglie per
inseguire ragazzini con due grammi di erba in tasca.
Altri sindacati di polizia si sono invece espressi
contrariamente ad ogni ipotesi di legalizzazione. Tra questi
il Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) che in un comunicato
ha affermato che «vietare l’uso delle droghe di qualsiasi
tipo e’ la concretizzazione di una scelta etico-morale che
mira a ridimensionare la cultura dello sballo e la
promozione dei falsi valori e degli stili di vita decadenti
e degenerativi». Per la cronaca il Sap è lo stesso
sindacato al cui congresso venne riservata un’ovazione ai
poliziotti condannati per l’uccisione di Federico
Aldovrandi.
3 settembre 2016 0:01 - ennius4531
..... ennio4531 é solo un'ombra tossica che si attacca da
parassita ai nickname degli altri scimmiottandoli
approfittando del carente controllo da parte di Aduc dei
nuovi nick.
Che lo Stato accetti di immettere ulteriore pattume ludico
sul mercato legale rappresenta una ulteriore violazione
delle norme costituzionali che impongono allo Stato in base
all'art.32 di ...
'La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto
dell'individuo e interesse della collettività..' .
L'interesse della collettività va tutelato inoltre da chi,
scambiando per diritti i propri capricci, può rappresentare
un pericolo per gli altri come le ricerche specialistiche
hanno evidenziato alla faccia delle maggioranze o minoranze
.
Da Aduc
Notizia 12 maggio 2016 11:56
USA - Cannabis legalizzata. Incidenti stradali
raddoppiati
Incidenti stradali raddoppiati negli Stati americani che
hanno recentemente legalizzato la marijuana fra chi fa uso
di questa sostanza. Lo rivela l'ultima ricerca della AAA
Foundation for Traffic Safety, secondo cui i limiti di legge
sul consumo di cannabis consentito per guidare sono
arbitrari e non supportati dalla scienza, cosa che potrebbe
tradursi in un pericolo concreto per gli automobilisti.
Washington è stato uno dei primi Stati a legalizzare l'uso
ricreativo di marijuana, e questi risultati sollevano
preoccupazione, dato che almeno altri 20 Stati Usa stanno
considerando di fare la stessa scelta quest'anno. La
Fondazione ha esaminato proprio la situazione dello Stato di
Washington, che ha legalizzato la marijuana nel dicembre del
2012. I ricercatori hanno scoperto che la percentuale di
conducenti coinvolti in incidenti mortali che avevano
recentemente consumato cannabis è più che raddoppiata:
dall'8 al 17% tra il 2013 e il 2014.
E' inoltre emerso che un conducente su 6 coinvolto in
incidenti mortali nel 2014 aveva recentemente usato
marijuana. "Questo aumento significativo è allarmante", ha
detto Peter Kissinger, presidente e Ceo della Fondazione
AAA. "Washington deve servire come 'caso studio' per aprire
gli occhi su quello che può verificarsi negli altri Stati
per quanto riguarda la sicurezza stradale, dopo la
legalizzazione della droga".
Altra ricerca ..
La Cannabis triplica gli incidenti mortali sulle strade .
Incidenti mortali che coinvolgono l’uso di marijuana sono
triplicati nell’ultimo decennio, lo sostengono i
ricercatori in Rapporto elaborato dalla Mailman School of
Public Health della Columbia University.
Chi assume marijuana guida più o meno allo stesso modo di
chi ha abusato di alcol, ha spiegato Jonathan Adkins, vice
direttore esecutivo dell’Associazione Governors Highway
Safety. Si altera la capacita’ di giudizio, riduce la
vista e rende una persona più distratta e con più
probabilità di correre rischi durante la guida.
"E ‘un campanello d’allarme per noi nella Sicurezza
stradale”, ha detto Adkins . “La legalizzazione della
cannabis sta per diffondersi ad altri stati. Non è nemmeno
una questione di parte, a questo punto. La nostra previsione
è questa situazione diventerà la norma piuttosto che
l’eccezione”.
2 settembre 2016 20:03 - ennio4531
IL MAGGIOR SINDACATO DI POLIZA ITALIANA SI SCHIERA :
LEGALIZZARE LA CANNABIS E' UNA BUONA IDEA
Dopo la Direzione nazionale antimafia e il presidente
dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone anche il
maggior sindacato di polizia, il Siulp, prende posizione
aprendo alla possibilità di una legalizzazione della
cannabis. Il segretario generale del sindacato, Felice
Romani, ha affermato: «Se la cannabis fosse somministrata
attraverso un circuito legale sarebbe meno pericolosa e non
conterrebbe quegli additivi chimici e inquinanti che fanno
più danni dello stesso principio attivo. Oggi la
microcriminalità, o criminalità diffusa, è alimentata
soprattutto dai giovani che proprio per procurarsi queste
sostanze si rivolgono al mercato nero e commettono reati
come furti, scippi e rapine, i più odiosi nel sentire
comune».
Siamo ancora lontani da ciò che accade negli Usa, dove i
poliziotti contro il proibizionismo hanno fondato
un’associazione che finanzia campagne per la
legalizzazione e per spiegare come essa sia fondamentale per
permettere alle forze dell’ordine di liberare risorse
economiche ed umane per perseguire i reati più gravi, ma la
presa di posizione del Siulp, che con oltre 25mila iscritti
è il più rappresentativo tra i sindacati di polizia,
rappresenta sicuramente una notizia rilevante che era
tutt’altro che scontata nel panorama italiano: a quanto
pare non tutti i poliziotti italiani trovano intelligente
continuare a impegnare buona parte delle pattuglie per
inseguire ragazzini con due grammi di erba in tasca.
Altri sindacati di polizia si sono invece espressi
contrariamente ad ogni ipotesi di legalizzazione. Tra questi
il Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) che in un comunicato
ha affermato che «vietare l’uso delle droghe di qualsiasi
tipo e’ la concretizzazione di una scelta etico-morale che
mira a ridimensionare la cultura dello sballo e la
promozione dei falsi valori e degli stili di vita decadenti
e degenerativi». Per la cronaca il Sap è lo stesso
sindacato al cui congresso venne riservata un’ovazione ai
poliziotti condannati per l’uccisione di Federico
Aldovrandi.
2 settembre 2016 18:33 - lucillafiaccola1796
ce usion si fumasse tutte le cannabis dell'universo così
non si riproducono più e la Terra è in Pace at last!
2 settembre 2016 15:59 - ennius4531
... ho seguito il tuo consiglio e ho spulciato negli archivi
dai quali é fuoriuscito un campionario dei tuoi interventi
il cui giudizio lascio a chi li legge.
26 novembre 2014 12:38 - Block_Macigno
t'ho risposto, ti aspetto domani che andiamo a fuma alla
faccia di ooo oo pikkola enny!!!!....capito ooo oo pikkola
enny? ci faremo i selfie per te pikkola zoccotroll!!!
22 novembre 2014 13:07 - Block_Macigno
ooo oo pikkola enny non fare la sciocca, la notizia l'ha
diffusa il tuo capo, come non te loha detto? strano.....FAI
RIDE OOO OO PIKKOLA ENNY....
3 dicembre 2014 21:17 - Block_Macigno
facile facile zoccotroll....vaffanc*lo! con moderazione
Block
15 novembre 2014 12:22 - Block_Macigno
ooo oo pikkola enny: 1 non sono block di macigno ma
Block_macigno e basta, mi urta sensibilmente che qualcuno
modifichi il mio sopranome, 2 ciai rotto e 3 ciai rotto. per
gli esseri insignificanti come ooo oo pikkola enny l'unica
soluzione è un iniezione anale di pene nero, che al
suddetto piace.
2 settembre 2016 13:29 - Block_Macigno
vedo che il tempo passa ed ennius è stato sostituito,
quindi ti do il benvenuto nuovo ennius, spulcia negli
archivi che ti sono stati passati chi sono, e tu dimmi un
po, chi sei? sembri meno aggressivo del tue
predecessore.....direi che il mestiere del troll stia
diventando un po noioso!
2 settembre 2016 9:02 - elisabeth5663
Se si trova una soluzione migliore, si fa quella, fino ad
ora non si è trovata (la proposta prevede anche
prevenzione)
Quanto alla quantità ammessa, in diversi periodi, si sono
rimepite le carceri di chi non doveva stare lì ma anche per
altri motivi.
E' stato un piacere ma devo chiudere!
1 settembre 2016 23:36 - ennius4531
..."Il fenomeno è esteso e non si riesce a controllare, .."
Ecco, anche il 'fenomeno' mafia aveva queste
caratteristiche .
Ahh, si doveva prenderne atto e legalizzarlo al meglio !!!
1 settembre 2016 19:25 - elisabeth5663
E' col sistema attuale che si chiudono gli occhi. Il
fenomeno è esteso e non si riesce a controllare, la
criminalità si arricchisce ulteriormente con quel che ne
consegue.
Poi esiste anche la libertà personale.
1 settembre 2016 16:45 - ennius4531
Il 'fenomeno' va limitato facendo rispettare i divieti di
legge, come avviene per gli eccessi di velocità, e
soprattutto abbandonando quel rinunciatario fatalismo che
si riassume nel laissez faire laissez passer, carpe diem e
chiudiamo un occhio, tipico di chi confonde il capriccio
tossico con il diritto di danneggiare se stesso e anche
altri.
Frassica in TV dice del pattume, cugino dell'erba magica,
:
fumi ? Ma che sei scemo ?,
e perché quindi dovremmo dire sí ad altro pattume ?
Vogliamo essere ancora più scemi ?
Per quanto attiene il carcere, é risaputo che il consumo
personale non è reato .
Intanto la ricerca specialistica ci dice che, oltre sul
comprendonio, l'erba magica ha altri effetti deleteri...
USA: Cannabis riduce dimensione e forma spermatozoi.
Studio 9 giugno 2014
Da Aduc
La cannabis mette a serio rischio la fertilita' dei giovani
uomini, secondo un nuovo studio dell'Universita' di
Sheffield secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista
'Human Reproduction'.Il consumo di marijuana riduce infatti
le dimensioni e la forma degli spermatozoi. Se si progetta
di mettere su famiglia, quindi, e' meglio smettere di
fumarla. La ricerca e' la piu' grande mai effettuata al
mondo per valutare come comuni stili di vita influenzino la
struttura degli spermatozoi.
Dalle analisi sono emersi anche altri fattori che esercitano
un impatto sulla morfologia degli spermatozoi. Ad esempio,
forma e dimensioni sembrano peggiorare nei campioni
eiaculati durante i mesi estivi mentre migliorano negli
uomini che si sono astenuti da attivita' sessuali per piu'
di sei giorni. Sigarette e alcol pare abbiano, invece, poco
effetto. L'indagine ha reclutato un campione di 2.249 uomini
da quattordici cliniche per la fertilita' del Regno Unito.
....
Additional information
The paper, ‘Modified and non-modifiable risk factors for
poor sperm morphology’ by AA Pacey et al, will be
published in the journal Human Reproduction, at 00:05 (BST)
on Thursday 5 June 2014.
1 Participating centres were: Department of Obstetrics and
Gynaecology, Queens University, Belfast; Assisted Conception
Unit, Birmingham Women’s Hospital; Division of Obstetrics
and Gynaecology, St Michael’s Hospital, Bristol;
Directorate of Women’s Health, Southmead Hospital,
Bristol; Cardiff Assisted Reproduction Unit, University of
Wales; MRC Reproductive Biology Unit, Edinburgh;
Reproductive Medicine Unit, Liverpool Women’s Hospital; St
Bartholomew’s Hospital, London; Department of Obstetrics
and Gynaecology, Royal Free and University College, London;
Department of Reproductive Medicine, St Mary’s Hospital,
Manchester; IVF/Immunology Laboratory, Salford Royal
Hospital Department of Histopathology, University hospital
of South Manchester; International Centre for Life,
Newcastle; Department of Obstetrics and Gynaecology, Jessop
Hospital for Women, Sheffield; Shropshire and Mid-Wales
Fertility Centre, Royal Shrewsbury NHS Trust.
31 agosto 2016 17:25 - elisabeth5663
e poi carceri sovraffollate ma anche lì ci sarebbe da
dire...
31 agosto 2016 17:23 - elisabeth5663
Inoltre si deve migliorare la situazione della cannabis
terapeutica sulla quale ci sarebbe da fare un lungo
discorso. Si parla anche di quello.
31 agosto 2016 17:21 - elisabeth5663
No, si tratta di limitare il fenomeno.
Se non si riesce a fermarlo, lo si riduce.
Quello che viene venduto dallo stato, è controllato, quello
che è venduto dalle mafie no e può essere molto peggiore.
Un adulto può voler sapere cosa compra e se lo passa ai
minorenni (che per legge non possono), passa loro qualcosa
di quantomeno più controllato.
Le forze dell'ordine farebbero confluire sforzi nel
perseguire criminali pericolosi, non chi fuma, quindi è
meglio per tutti.
Si cancellerebbe una parte dell'arretrato giudiziario quindi
anche qui, ci si concentrerebbe su cose gravi ed è meglio
per tutti.
Si risparmierebbe poi su processi, carcere e insieme alle
tasse si fa prevenzione sulla droga e si finanziano altri
servizi anche non legati a questo.
Si crea lavoro che non è quello creato dalle mafie.
La gente viene meno in contatto con i criminali,
s'indeboliscono mafie e terrorismo, qui e altrove.
L'adulto, informato, è libero di fare come crede se non
lede altri. Paga tasse sanità e tante cose che la gente fa,
non solo alcool e tabacco, altre cose prese per normali,
possono far male.
Lo stato e le persone però sono incoerenti.
Le soluzioni ideali non ci sono. Si valutano vari aspetti e
si cerca il male minore, senza ideologie.
Si mettono regole varie infatti è errato parlare di
liberalizzazione che è quella che c'è attualmente, cioè
si compra di tutto senza controllo. Giusto invece parlare di
legalizzazione.
31 agosto 2016 16:57 - ennius4531
... della serie ... c'è già spazzatura lecita....
Perché non aggiungerne dell'altra ?
31 agosto 2016 14:29 - elisabeth5663
Si devono mettere divieti per la guida.
Legale o illegale, c'è sempre chi guida avendo fumato
bevuto o altro.
l'alcool però è legale.
Ci vogliono controlli e sensibilizzazione sull'argomento.
31 agosto 2016 11:10 - ennius4531
... prima di firmare, occorrerebbe informarsi sugli effetti
dell'erba magica anche a danno di terzi .
Alcuni studi sull'argomento ...
Da Aduc
USA - Cannabis legalizzata. Incidenti stradali
raddoppiati
Notizia 12 maggio 2016 11:56
Incidenti stradali raddoppiati negli Stati americani che
hanno recentemente legalizzato la marijuana fra chi fa uso
di questa sostanza. Lo rivela l'ultima ricerca della AAA
Foundation for Traffic Safety, secondo cui i limiti di legge
sul consumo di cannabis consentito per guidare sono
arbitrari e non supportati dalla scienza, cosa che potrebbe
tradursi in un pericolo concreto per gli automobilisti.
Washington è stato uno dei primi Stati a legalizzare l'uso
ricreativo di marijuana, e questi risultati sollevano
preoccupazione, dato che almeno altri 20 Stati Usa stanno
considerando di fare la stessa scelta quest'anno.
La Fondazione ha esaminato proprio la situazione dello
Stato di Washington, che ha legalizzato la marijuana nel
dicembre del 2012. I ricercatori hanno scoperto che la
percentuale di conducenti coinvolti in incidenti mortali che
avevano recentemente consumato cannabis è più che
raddoppiata: dall'8 al 17% tra il 2013 e il 2014.
E' inoltre emerso che un conducente su 6 coinvolto in
incidenti mortali nel 2014 aveva recentemente usato
marijuana. "Questo aumento significativo è allarmante", ha
detto Peter Kissinger, presidente e Ceo della Fondazione
AAA. "Washington deve servire come 'caso studio' per aprire
gli occhi su quello che può verificarsi negli altri Stati
per quanto riguarda la sicurezza stradale, dopo la
legalizzazione della droga".
-----------
"La Cannabis triplica gli incidenti mortali sulle strade
.
Incidenti mortali che coinvolgono l’uso di marijuana sono
triplicati nell’ultimo decennio, lo sostengono i
ricercatori in Rapporto elaborato dalla Mailman School of
Public Health della Columbia University.
Chi assume marijuana guida più o meno allo stesso modo di
chi ha abusato di alcol, ha spiegato Jonathan Adkins, vice
direttore esecutivo dell’Associazione Governors Highway
Safety. Si altera la capacita’ di giudizio, riduce la
vista e rende una persona più distratta e con più
probabilità di correre rischi durante la guida.
"E ‘un campanello d’allarme per noi nella Sicurezza
stradale”, ha detto Adkins . “La legalizzazione della
cannabis sta per diffondersi ad altri stati. Non è nemmeno
una questione di parte, a questo punto. La nostra previsione
è questa situazione diventerà la norma piuttosto che
l’eccezione”.
Il problema è anche che assumere marijuana, e le altre
droghe, prima di mettersi alla guida non ha lo stesso stigma
che la società ha acquisito nel corso degli anni verso chi
guida ubriaco. “Le persone sanno se chi guida e’ un
ubriaco, ma non credo abbia la stessa consapevolezza verso
chi guida drogato, quindi questo è un problema enorme”,
ha detto Adkins .
“Abbiamo bisogno di sensibilizzare il pubblico sul fatto
che se hai utilizzato qualsiasi tipo di sostanza
psicoattiva, non si dovrebbe mettersi al volante. Dobbiamo
creare quella stessa cultura per cui, come per la guida per
un ubriaco, non è accettabile.”
I risultati sono stati pubblicati on-line il 29 gennaio
scorso nell’American Journal of Epidemiology.
Il team di ricerca ha tratto le sue conclusioni dalle
statistiche sugli incidenti provenienti da sei Stati che
abitualmente eseguono test tossicologici su conducenti
coinvolti in relitti stradali mortali – California,
Hawaii, Illinois, New Hampshire, Rhode Island e West
Virginia. Le statistiche comprendono oltre 23.500 di
conducenti deceduti entro un’ora da un incidente nel
periodo compreso tra il 1999 ed il 2010. "
31 agosto 2016 10:24 - elisabeth5663
Diversi i motivi per legalizzare.
Si può dare un segnale firmando presso negozi, comuni,
tavoli, costantemente aggiornati, al sito legalizziamo.it,
fino a metà settembre, salvo proroghe.
Vi si trova la proposta, simile a quella di cui si discute
in parlamento, dei Radicali, sostenuta da Possibile di
Civati e da diverse associazioni.
30 agosto 2016 23:39 - ennius4531
Cosa ci dice la ricerca specialistica sugli effetti
dell'erba magica ...
USA: Cannabis riduce dimensione e forma spermatozoi. Studio
9 giugno 2014
Da Aduc
La cannabis mette a serio rischio la fertilita' dei giovani
uomini, secondo un nuovo studio dell'Universita' di
Sheffield secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista
'Human Reproduction'.Il consumo di marijuana riduce infatti
le dimensioni e la forma degli spermatozoi. Se si progetta
di mettere su famiglia, quindi, e' meglio smettere di
fumarla. La ricerca e' la piu' grande mai effettuata al
mondo per valutare come comuni stili di vita influenzino la
struttura degli spermatozoi.
Dalle analisi sono emersi anche altri fattori che esercitano
un impatto sulla morfologia degli spermatozoi. Ad esempio,
forma e dimensioni sembrano peggiorare nei campioni
eiaculati durante i mesi estivi mentre migliorano negli
uomini che si sono astenuti da attivita' sessuali per piu'
di sei giorni. Sigarette e alcol pare abbiano, invece, poco
effetto. L'indagine ha reclutato un campione di 2.249 uomini
da quattordici cliniche per la fertilita' del Regno Unito.
....
Additional information
The paper, ‘Modified and non-modifiable risk factors for
poor sperm morphology’ by AA Pacey et al, will be
published in the journal Human Reproduction, at 00:05 (BST)
on Thursday 5 June 2014.
1 Participating centres were: Department of Obstetrics and
Gynaecology, Queens University, Belfast; Assisted Conception
Unit, Birmingham Women’s Hospital; Division of Obstetrics
and Gynaecology, St Michael’s Hospital, Bristol;
Directorate of Women’s Health, Southmead Hospital,
Bristol; Cardiff Assisted Reproduction Unit, University of
Wales; MRC Reproductive Biology Unit, Edinburgh;
Reproductive Medicine Unit, Liverpool Women’s Hospital; St
Bartholomew’s Hospital, London; Department of Obstetrics
and Gynaecology, Royal Free and University College, London;
Department of Reproductive Medicine, St Mary’s Hospital,
Manchester; IVF/Immunology Laboratory, Salford Royal
Hospital Department of Histopathology, University hospital
of South Manchester; International Centre for Life,
Newcastle; Department of Obstetrics and Gynaecology, Jessop
Hospital for Women, Sheffield; Shropshire and Mid-Wales
Fertility Centre, Royal Shrewsbury NHS Trust.
30 agosto 2016 14:43 - gian67
e comunque, io daccordo con lui , non si puo' liberallizzare
cio' che fa male , alcool , tabacco , gioco da zardo ,
ciminiere , veleni nelle acque , fertilizzanti ecc ,
METTIAMO TUTTO FURI LEGGE !!!
30 agosto 2016 14:39 - gian67
e molto informato sto' magistrato , non sulla legge , ma
sulla salute !! gia che e' dottore , qualche cura x il mal
di schiena ?? x quanto riguarda le leggi , mi informero' da
un ottorino !
30 agosto 2016 14:26 - ennio4531
IL MAGGIOR SINDACATO DI POLIZA ITALIANA SI SCHIERA :
LEGALIZZARE LA CANNABIS E' UNA BUONA IDEA
Dopo la Direzione nazionale antimafia e il presidente
dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone anche il
maggior sindacato di polizia, il Siulp, prende posizione
aprendo alla possibilità di una legalizzazione della
cannabis. Il segretario generale del sindacato, Felice
Romani, ha affermato: «Se la cannabis fosse somministrata
attraverso un circuito legale sarebbe meno pericolosa e non
conterrebbe quegli additivi chimici e inquinanti che fanno
più danni dello stesso principio attivo. Oggi la
microcriminalità, o criminalità diffusa, è alimentata
soprattutto dai giovani che proprio per procurarsi queste
sostanze si rivolgono al mercato nero e commettono reati
come furti, scippi e rapine, i più odiosi nel sentire
comune».
Siamo ancora lontani da ciò che accade negli Usa, dove i
poliziotti contro il proibizionismo hanno fondato
un’associazione che finanzia campagne per la
legalizzazione e per spiegare come essa sia fondamentale per
permettere alle forze dell’ordine di liberare risorse
economiche ed umane per perseguire i reati più gravi, ma la
presa di posizione del Siulp, che con oltre 25mila iscritti
è il più rappresentativo tra i sindacati di polizia,
rappresenta sicuramente una notizia rilevante che era
tutt’altro che scontata nel panorama italiano: a quanto
pare non tutti i poliziotti italiani trovano intelligente
continuare a impegnare buona parte delle pattuglie per
inseguire ragazzini con due grammi di erba in tasca.
Altri sindacati di polizia si sono invece espressi
contrariamente ad ogni ipotesi di legalizzazione. Tra questi
il Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) che in un comunicato
ha affermato che «vietare l’uso delle droghe di qualsiasi
tipo e’ la concretizzazione di una scelta etico-morale che
mira a ridimensionare la cultura dello sballo e la
promozione dei falsi valori e degli stili di vita decadenti
e degenerativi». Per la cronaca il Sap è lo stesso
sindacato al cui congresso venne riservata un’ovazione ai
poliziotti condannati per l’uccisione di Federico
Aldovrandi.
29 agosto 2016 20:46 - ennio4531
daccordo su tutto ugraal,questo servo delle comunita'
pubblica solo ricerche bufala,smentite poi dalle stesse
universita' che pubblicano la sue profezie,e' un vecchio di
merda che si deve occupare di trattamenti pensionistici
attendiamo risposte sui quesiti posti non copia e incolla
deficente4531
29 agosto 2016 19:21 - ugraal
Egregio Ennius, proprio stamattina leggevo uno studio fatto
su due campioni di popolazione bipolare che concludeva "I
risultati hanno rivelato che, sebbene la cannabis ed il
disturbo bipolare siano stati in passato associati con un
certo grado di deficit cognitivo, non vi era alcuna
differenza significativa tra i due gruppi con disturbo
bipolare (utilizzatori e non utilizzatori di cannabis), per
cui non vi è alcuna evidenza di un disturbo bipolare
additivo con impatto negativo da uso di cannabis sulla
cognizione."
http://freeweed.it/studio-effetti-benefici-della-cannabis-ne
i-pazienti-bipolari/
Ma veniamo al tuo cavallo di battaglia al ritornello con cui
smaroni la sezione commenti di questo sito e ti pongo una
domanda: il tuo studio parla di quali cannabionoidi sono
stati somministrati ai soggetti esaminati per la ricerca?
Che percentuale di cbd contenvano le infiorescenze usate?
perchè vedi se dici Cannabis puoi dire tutto e niente ti
lascio delle letture per la sera ("However, laboratory
rodents and human studies have shown that this cannabinoid
is able to prevent psychotic-like symptoms induced by high
doses of ?(9)- THC. Subsequent studies have demonstrated
that CBD has antipsychotic effects as observed using animal
models and in healthy volunteers")
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22716160.
Ultima domanda alla quale non hai mai risposto: Il thc
chimicamente danneggia le aree del cervello o lo fa solo
come conseguenza comportamentale legata all'effetto proprio
del solo thc? sai i tuoi studi statistici non fugano mai
questo dubbio!
29 agosto 2016 15:32 - ennius4531
La ricerca specialistica, quella che opera sull'uomo, cosa
ci dice ?
Alcuni studi ....
(Abstract ).
Harvard Medical School 16/04/2014
' Nello studio, pubblicato sul Journal of Neurosciences, le
persone che avevano usato cannabis una o due volte la
settimana anche per pochi mesi, sono state trovate avere
cambiamenti nelle zone del cervello che regolano le
emozioni, la motivazione e la dipendenza.
I ricercatori della Harvard Medical School hanno effettuate
scansioni 3D dettagliate sul cervello degli studenti che
avevano consumato cannabis raramente e non erano assuefatti
e li hanno confrontati con quelle di studenti che non
avevano mai consumato la droga.
Due sezioni principali del cervello sono risultate essere
colpite. Ovviamente, più alto il consumo di cannabis dei
soggetti dello studio, maggiori le anomalie cerebrali su
migliaia di soggetti .
L’autore della ricerca , il dottor Hans Breiter,
professore di psichiatria e scienze comportamentali alla
Northwestern University Feinberg School of Medicine, ha
dichiarato : “Questo studio solleva una sfida forte
all’idea che l’uso occasionale di marijuana non sia
associato a conseguenze negative. ...."
Mark Winstanley , chief executive del centro per malati
mentali Rethink , ha detto: “Per troppo tempo la cannabis
è stata vista come sicura, ma come suggerisce questo
studio, può avere davvero un grave impatto sulla vostra
salute mentale . La ricerca mostra anche che quando la gente
fuma cannabis prima dei 15 anni, si quadruplica la
probabilità di sviluppare psicosi. Ma poche persone sono
consapevoli dei rischi.”
University of Texas. 2014
"Fumare marijuana in giovane eta' puo' avere conseguenze di
lungo termine sul cervello, e persino ridurre il quoziente
intellettivo: lo rivela uno studio dei ricercatori della
University of Texas. "
Lo studio mostra come ci siano differenze cerebrali tra i
fumatori abituali di marijuana e le altre persone. ..
Prima si inizia a fare uso di marijuana, piu' pronunciate
sono le differenze", ha spiegato ai media statunitensi la
dottoressa Francesca Filbey, autrice principale dello studio
e professore alla School of Behavioral and Brain Sciences
dell'University of Texas. " .
STUDIO, CANNABIS CAUSA L’INSORGERE DI PSICOSI:
SCHIZOFRENIA E DISTURBO BIPOLARE
GENNAIO 10, 2014
Nel nuovo studio, pubblicato in Schizophrenia Bulletin, i
ricercatori si sono concentrati sui modelli di consumo di
cannabis, il sesso e le relazioni tra tali fattori e
un’insorgenza precoce del primo episodio psicotico .
Lo studio svolto da ricercatori britannici su adulti che
hanno vissuto episodi di psicosi, l’assunzione di
marijuana è stata collegata all’insorgere della
malattia.
Il legame tra l’uso della cannabis e le malattie psichiche
è ormai noto, soprattutto nei casi di schizofrenia.
In questo caso, come riferisce Marta Di Forti , che ha
guidato la ricerca presso l’Istituto di Psichiatria al
Kings College, lo studio associa l’uso quotidiano di
cannabis all’insorgere della psicosi.
“Vorrei cercare di capire perché le persone usano
cannabis, cosa ricevono da questo utilizzo e poi
coinvolgerli spiegando loro come questo può causare danni
al cervello e aumentare il rischio di psicosi “, ha detto
la ricercatrice Marta Di Forti.
Australia ....Centro Nazionale di Ricerca su Droghe e Alcool
dell'Università del Nuovo Galles del Sud ...
Gli studiosi hanno elaborato i dati di 3765 partecipanti che
hanno usato cannabis, da tre ampi studi di lunga durata
sulla frequenza e sugli effetti del suo uso. Secondo gli
autori della ricerca, pubblicata su The Lancet Psychiatry,
si tratta della dimostrazione più fondata dei danni della
marijuana negli anni dell'adolescenza. .." .
Schizophrenia in users and nonusers of cannabis
A longitudinal study in Stockholm County
Stanley Zammit, MRC clinical research fellow,a Peter
Allebeck, professor of social medicine,b Sven Andreasson,
associate professor of social medicine,c Ingvar Lundberg,
professor of occupational epidemiology,c and Glyn Lewis,
professor of psychiatric epidemiologyd.
Participants
50 087 subjects: data were available on self reported use of
cannabis and other drugs, and on several social and
psychological characteristics.
Conclusions
Cannabis use is associated with an increased risk of
developing schizophrenia, consistent with a causal relation.
This association is not explained by use of other
psychoactive drugs or personality traits relating to social
integration.
29 agosto 2016 9:28 - ugraal
Sarebbe fantastico, egregio dottore immagino in neurologia
applicata, che se cita dei numeri poi citi anche le fonti!
Tipo già questo studio pubblicato venerdì da Aduc la
sbugiarda:
http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+studio+sui+ratti+li+r
ende+pigri+ma+non_132831.php